capitolo 28

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Era da circa tre ore che Justin aveva chiamato i ragazzi e stavano discutendo di affari in salotto. L'aria intorno a noi era tesa.
Era tutto a dir poco snervante. Non sapevo cosa stessero facendo, di cosa stessero discutendo... cosa stessero progettando.
Non si sapevano mai i loro piani fin quando non li mettevano in atto, e a quel punto era già troppo tardi per riparare gli sbagli.
Mordendomi l'interno della guancia, camminavo avanti e indietro nella camera da letto mia e di Justin, Carly era seduta sul letto e mi guardava con occhi preoccupati. Come me, anche lei sapeva che c'era qualcosa di sbagliato, ma ormai non potevamo far più niente. 
Gli Snipers erano uno dei più grandi problemi adesso, più di quanto lo fossero prima e mi spaventava immaginare cosa potesse accadere nei giorni successivi.
"Hai paura?" sussurrò Carly, temendo che se avesse parlato più forte, avrebbe messo in pericolo entrambe.
Alzai lo sguardo, feci una breve riflessione sulla sua domanda, appoggiai le mani sulle mie cosce asciugando il sudore che si era formato mentre nervosamente catturai il suo sguardo. "Impaurita?" mormorai scuotendo la testa "Io sono terrorizzata!" Feci un lungo respiro e mi sedetti accanto a lei per calmarmi.
Carly annuì, "Anche io" confessò con calma, la sua mano afferrò la mia "Non l'ho mai visto così arrabbiato prima d'ora..." abbassando progressivamente la voce, i suoi occhi brillavano per le lacrime "Ero uscita dal supermercato quando sono venuti da me."
Allargando lo sguardo, sentii il mio respiro bloccarsi mentre realizzavo che stava per dirmi cos'era accaduto esattamente la notte scorsa. Presi la sua mano per rassicurarla e attesi in silenzio che si fece coraggio.
"Non sapevo chi fossero, ma dal modo in cui mi hanno affrontata, avevo capito che qualcosa non andava" andava nervosamente su e giù con il ginocchio, una sua cattiva abitudine, si rivolse a me "mi hanno chiesto come stavo e in un primo momento ho creduto che volessero soldi o roba simile, credevo avessero intenzione di infastidirmi un po', prendere la borsa e scappare via..." emise un respiro tremolante, scosse la testa e posò lo sguardo sulle mani "Ma no. Loro erano schifosamente gentili. Usavano un tono come se stessero parlando a un bambino. Mi hanno messa con le spalle alla macchina, giocavano con i miei capelli, hanno provato a mettermi dentro ma io li ho spinti. Mi hanno detto che potevo spingere tutto quello che volevo, ma contro di loro non ci sarei riuscita perché ottengono sempre tutto quello che desiderano... anche se ci vorrà un po' tempo."
"Poi sono andati via. Ero così scossa che quasi dimenticavo di prendere la spesa." Asciugandosi gli occhi, Carly prese un lungo respiro "ho chiamato John appena sono salita in macchina. Mi ha detto di restare lì e che sarebbe venuto appena poteva. Sono corsa fuori dalla macchina e mi sono precipitata da lui. Gli ho raccontato tutto, da quando sono uscita dal supermercato a quando mi hanno lasciata andare. Il suo volto, Kelsey..." piagnucolando, Carly scosse la testa, cercando di rimanere forte "Mi ha guardata come se fossi un fantasma... poi è diventato rosso. Era così arrabbiato, ha ammaccato la macchina e ha preso a calci qualsiasi cosa trovasse davanti. Sapeva di essere così arrabbiato che non si è nemmeno avvicinato per abbracciarmi o toccarmi."
"Non l'ho mai visto così, Kelsey." Carly scosse la testa, deglutendo a fatica. "Questa cosa con gli Snipers..." Fece una pausa e soffocò un singhiozzo "Non va bene."
Sentii il mio cuore frantumarsi a terra, mi feci forza come la stretta di mano che diedi a Carly "Andrà tutto bene... Justin e John non permetteranno che ci accada qualcosa" sorridendo, sentii i miei occhi pizzicare "te lo prometto."
Costringendo se stessa a guardare avanti, i suoi occhi non brillavano come al solito "Come ci siamo entrate, Kelsey?" sussurrò Carly, le sue lacrime cadevano giù lungo le sue guance mentre tirava su con il naso, le sue spalle si abbassarono per la sconfitta mentre la pressione saliva su di lei.
"Carly ... non andare lì. Va bene? Abbiamo già parlato di questo. Andrà 'tutto bene-"
"Come fai a saperlo?" Carly esclamò mentre mi spinse via alzandosi "Hm? Come fai a sapere che quando i ragazzi andranno da quei coglioni non moriranno? Come fai a sapere che non ci faranno del male?" lei strillò e potevo vederlo nei suoi occhi... lei si stava frantumando dentro.
Esitando, mi alzai in piedi mantenendo una certa distanza fra di noi."Non lo so, va bene? Io non so nulla, ma quello che so è che John ti ama e farebbe di tutto per proteggerti! Lo stesso vale per Justin. Non permetterebbero a nessuno che ci tocchino. Preferirebbero morire piuttosto che noi prendessimo il loro posto. Lo sai che è così, perché stai improvvisamente andando fuori di testa?"
"Non sono abituata a questo" Carly gettò le braccia in aria mentre le lacrime le rigavano il viso, "non so cosa fare o come comportarmi..." mise una mano tra i capelli e chiuse gli occhi "non mi è mai successo niente di simile prima d'ora. John come al solito andava a fare i suoi affari e poi sarebbe tornato a casa. Io ero fuori pericolo! Ora, tutto ad un tratto, le cose stanno cambiando e non so cosa fare..." lasciando che le mani scivolassero lungo i fianchi, Carly mi guardò con occhi dolenti "Io non so cosa fare" ripeté con un bisbiglio sommesso. 
Sapendo esattamente dove stava venendo, sentii il mio cuore stringersi mentre facevo dei passi cauti verso di lei "Non puoi farti questo... pensa solamente a come peggiorerà le cose. Cosa succederà da qui in poi dipende da noi, okay?" Fermandomi di fronte a lei, sentii la gola stringersi "Ho speso troppo tempo della mia vita ad aver paura e questo è il risultato. Non posso sedermi qui e impazzire pensando a cosa potrebbe accadere che succedesse quello o questo" scuotendo la testa, morsi il labbro inferiore "Tutto quello che possiamo fare è avere fiducia in quello che stanno facendo e non fare niente per mettere a repentaglio tutto."
Emettendo una beffa di incredulità, Carly con la schiena al muro, poggiò il suo sguardo stanco sul mio "Come si può essere calmi in questi giorni? Hai sentito John? Non solo noi siamo sulle loro tracce, anche loro sulle nostre."
"Se li lasciassimo entrare nelle nostre teste, allora tanto vale mollare adesso" dissi piano "Voglio farci aver paura. Vogliono che abbiamo la testa fra le nuvole così sarà più facile per loro prendere il controllo. Non possiamo permettere che questo accada, non importa quando siamo impauriti".
Lasciandosi andare, Carly scivolò con la schiena contro al muro fin quando il suo sedere non toccò a terra. Seppellendo la testa fra le mani, pian piano fece inondare la stanza dal silenzio "Mi dispiace." mormorò a bassa voce ma io sentii chiaro e tondo ciò che aveva detto, come se avesse urlato. "Non so cosa mi sia preso ..."
"La paura ti fa questo a volte." feci un sorriso, andai a sedermi accanto a lei portando le ginocchia al mio petto "Tu non sei sola in questo, okay? Non hai solo John, ci sono anche io. Non vado da nessuna parte."
Tirando su con il naso, Carly mi guardò e per la prima volta stasera la vedevo risollevata, come se un peso fosse stato tolto dalle sue spalle. Asciugandosi gli occhi, Carly annuì. "Grazie" sussurrò "Per ogni cosa... Non so cosa farei senza di te."
"A cosa servono le migliori amiche?" aprendo le braccia, le diedi un abbraccio, sentendomi a mio agio per la prima volta in questi giorni "Mi sei mancata."
"Mi sei mancata anche tu. Speravo di avere del tempo per trascorrerlo fra di noi stasera, ma John ha detto di no perché Justin aveva qualcosa di importante da fare con te. Secondo me era l'ennesima scusa per farmi restare fuori."
"Beh" appoggiai la mia fronte contro la sua, piegando la testa di lato "Non stava proprio mentendo..." cacciai fuori una risatina evitando gli occhi curiosi di Carly che si chiedevano cosa stessi nascondendo. 
"Di cosa stai parlando?"
"Uhm" risi nervosamente e mi grattai la testa "Beh... vedi..." Controllando le mie labbra, cercai un modo calmo per dirle tutto senza impazzire "Justin... mi ha fatto una proposta di matrimonio stasera". Formai lentamente le parole mentre Carly prendeva un respiro.
Illuminandosi, le labbra di Carly formarono un'espressione stupita. Schiarendosi la voce, scosse la testa "Aspetta... lui cosa?"
"Lui ..." muovendo le mie dita insieme, feci roteare il mio anello di fidanzamento che immediatamente catturò l'attenzione di Carly. 
"Cazzo!" Urlò, avvicinandosi a me con la mano sulla bocca per lo stupore "Cos'è?"
Guardava un po' la mia mano e un po' me, sentii il mio viso infuocarsi "Wow..." mi sventolai con la mano "fa caldo qui o è una mia impressione?"
"Kelsey Anne Jones, sei una puttanella" Carly strillò mentre batteva i piedi sul pavimento "Come fai a non dire alla tua migliore amica al mondo che sei fidanzata?"
Lentamente mi alzai, aspettandomi una reazione totalmente diversa "Mi... mi dispiace."
"Fai bene a esserlo" schiaffeggiò il mio braccio, ignorando i miei sibili di dolore. Alzò la mia mano per ammirare il fascino del mio anello "Non posso credere di averlo scoperto ora." sibilò "E' contro il codice delle ragazze, lo sai." Mi guardò "Sono la tua migliore amica e dovrei avere l'esclusiva su queste merde, e che cazzo!"
"Oh, mi dispiace. Non ci ho pensato. Quando me l'ha proposto avrei dovuto chiamarti subito, che stupida." dissi sarcasticamente, roteando gli occhi per la sua reazione infantile.
"Duh!" Carly scosse la testa, "Almeno con te siamo a posto, ma cazzo, Kelsey, deve di speso una fortuna per quell'anello! Quanto ha speso per questo? Mille dollari?"
"Uhm" raspai sui miei piedi evitando il suo sguardo "Quasi tremila dollari".
Quasi soffocando il suo sputo, Carly mi guardò come un cervo guarda un faro "Stai scherzando?"
"No" scossi la testa "me l'ha detto proprio lui."
"E io che pensavo che fosse tirchio" Carly lasciò andare la mia mano "evidentemente mi sbagliavo".
"Carly!" la rimproverai.
"Che c'è?" alzò le mani in segno di difesa e si strinse nelle spalle "stavo solo dicendo."
Scuotendo la testa guardai l'anello e un'altra emozione mi trapassò.
"La mia migliore amica sta per sposarsi prima di me ... questo è incredibile e soprattutto con Bieber, tra tante persone!" Scuotendo la testa, Carly nascose i capelli dietro le orecchie, "E' meglio che sia io la damigella." puntò un dito verso di me con un sorriso innocente.
"Damigella?" Misi un dito sul mio mento. "Stavo pensando più a una damigella d'onore." feci un sorriso, risi mentre Carly rimase stupita, strillando per la felicità.
"Oh mio dio! Dici sul serio?" Cominciò a saltare e non riuscivo a smettere di ridere.
"Si, sono seria, puoi smettere di saltare adesso? Mi stai facendo venire il mal di testa" Le afferrai le spalle e mi calmai appena la smise.
"Avremo molto da pianificare. Spero che tu sia pronta." mi avvertì scherzosamente "Dobbiamo iniziare assolutamente con l'abito" tirando fuori il suo iPhone, aprì Safari "Sarà così divertente!"
"Carly, rallenta!" Afferrai le sue mani prima che potesse scrollare i vari abiti. "Non ci sposeremo presto. Non è il momento, con tutto quello che sta succedendo."
"E?" Carly si strinse nelle spalle "Mi rifiuto di tenere il broncio. Hai ragione. Non posso continuare a pensarci, ho bisogno di qualcosa che mi distragga e questo" agitando il suo telefono in aria, con lo schermo illuminato che quasi mi accecava "mi aiuterà."
Sospirando, ci rinunciai "Se lo dici tu..."
"Yay!" Afferrando la mano, mi buttò sul letto dov'era seduta "Va bene, vediamo cosa hanno su questo sito ..."

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