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Il mare era dipinto da un prepotente arancione misto a un morente azzurro, soffocato dal colore del sole calante.
Tomie chiuse gli occhi e inspirò a pieni polmoni l'aria piena di salsedine. La quiete era palpabile, tipica del giorno che muore, accompagnata da una dolce e insidiosa melodia regalata dalle onde che si infrangevano sulla sabbia fredda. La malinconia fungeva da padrona.
Dazai si avvicinò alla ragazza continuando a fissare il mare.
«Vorrei che tutti i giorni fossero così.» sussurrò lei più a se stessa che al ragazzo accanto. Aprì piano le gemme azzurre. Non un alito di vento si azzardava a toccarla.

Ma non possiamo tornare
Al modo in cui era prima

Non so come tu faccia, mi fai sentire umano.

Quando rivolse lo sguardo verso Dazai lo sorprese a guardarla con un misto di curiosità e dolcezza, un sorrisetto sulle labbra.

Non ti arrenderai, vero?

«Siamo sentimentali sta sera, eh signorina Yamazaki?» scherzò lui.
Tomie mise le mani dietro la nuca.
«Non ho mai detto di non esserlo» disse facendogli la linguaccia.

Ferma il tempo in un ultimo raggio di luce, mi basta anche questo.

«Quindi saresti disposta a commettere un doppio suicidio con me?»
«No.»
«Rude... Eppure è così romantico! Doppio suicidio! Ahh! Che melodia per le mie orecchie! Due amanti che si lasciano inghiottire dall'abbraccio della morte!»

Resta con me.

«Se ti piace tanto la morte perché non chiedi a lei di suicidarsi con te?»
«Non ha molto senso quello che hai detto...»
«Sognare non costa nulla, no? E poi penso che Lei sia l'unica disposta a morire quindi...»
«Ma mettiamo che la Morte possa realmente morire: se muore Lei poi tutti gli altri esseri viventi saranno immortali?»

Prendimi la mano e stringila.

«Credo di sì. Però sai, non mi ha mai allettato l'idea della vita eterna. Sai che noia poi?»
«Intendi senza di me?»
«Ti piacerebbe.»

Prendi questo mio cuore a pezzi e custodisci ognuno di loro fino all'alba.

L'infinito non sarebbe tanto male se potessi trascorrerlo al tuo fianco.

Dazai si lasciò andare ad una risatina gutturale mentre il sole spariva del tutto.
Guardò Tomie.
Lei lo stava già guardando.

Se non puoi concedermi un futuro, concedimi il presente.

«Tomie-chan.»
«Sì?»
«Perché sei voluta venire in spiaggia?»

Dolcemente.

Piano.

«Volevo solo vedere il tramonto con la persona che amo.»

E il giorno muore.

𝐏𝐚𝐫𝐚𝐥𝐥𝐞𝐥 || 𝐷𝑎𝑧𝑎𝑖 𝑂𝑠𝑎𝑚𝑢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora