SPELL BOUND (#WATTYS2017)

Capitolo 112

Zayn's pov
Ieri sera è stato un fottutissimo inferno: il coglione di Mason ha ovviamente rovesciato tre boccette di vaniglia per terra e ovviamente non gli ho potuto spaccare la faccia.
Ovviamente.
Ma solo perché il pacco conteneva cinque boccette e per creare la vanigma ne servivano soltanto due.
Trovare una sala vuota dell'albergo è stato piuttosto semplice, in questo Harry se la cava abbastanza bene.
"Sai che è la mia parte preferita" ha detto il coglione del riccio riferendosi sicuramente al fatto di dover mentire.
Solo dopo siamo passati alla creazione di quelle merda, piuttosto semplice anche quello: abbiamo unito due  psicofarmaci molto potenti, La Zyprexa e il Seroquel, alle due boccette di vaniglia, o meglio dire, alle sole rimaste.
La vaniglia li avrebbe resi incolore e inodore mentre le componenti dei medicinali avrebbero fatto subito effetto.
-ed eccola qua-mormora il riccio uscendo dal cappotto il liquido, lo mostra agli altri che continuano a guardarlo con ammirazione.
Sono già le quattro del pomeriggio, ho dormito tutta la mattinata perché completamente esausto da ieri.
Ora vorrei solo spiegare il fottutissimo  piano agli altri per potere riandare a dormire di nuovo.
-tutto fottutamente fantastico, ora puoi spiegare il piano di stasera?- chiedo accendendo la sigaretta.
Beth mi fulmina con lo sguardo, mentre Harry chiude gli occhi sopsirando.
-potresti..solo fumare fuori?Questa stanza ha una terrazza proprio di fronte a te-
Continuo a non guardarlo
-il piano- ribatto, quasi divertito.
-siamo al decimo- mi sfida, sento Niall e Liam ridacchiare.
Ipocrita, si crede divertente
-sai che non intendevo quello - affermo -e smettila di lamentarti, hai scelto tu la suite per fumatori-
-Louis stasera è fuori gioco, ma questo non sarà un problema- mormora la biondina cercando di  cambiare discorso -Liam, la piantina per favore- chiede poi al ragazzo che subito si appresta a passargliela.
Il riccio sembra distrarsi ed inizia finalmente a parlare -come ben sapete stasera ci sarà l'inaugurazione della sala est del centro commerciale.
Liam, Michelle, Elisabeth voi sarete gli invitati: Liam tu controllerai che tutto vada per il meglio, mentre le ragazze si occuperanno di distrarre Colecos fingendosi due imprenditrici emergenti- tossisce un po' prima di continuare -tu Niall starai dentro il furgone e controllerai il tutto akerando il sistema di sicurezza del centro commerciale, inoltre staremo tutti in contatto tramite dei microfoni.-
-A questo ho provveduto io- afferma Liam
-Perfetto.Colecos conosce bene me e Zayn ed è proprio per questo che  entreremo di nascosto dentro il bagno maschile. Si trova al secondo piano e non sarà difficile da raggiungere. - spiega ancora -da lì potremmo passare il bicchiere con dentro la vanigma a Mason che, fingendosi un cameriere, lo porterà a Colecos...ah a proposito Mason, ho ritirato la tua divisa è appoggiata sul divano-
Il riccio non sembra molto convinto soprattutto sulla parte finale del suo discorso.
E non lo sono neanche io. Neanche un po'.
-perfetto, so che lo sapete già. Ma lo ripeto lo stesso: non vi deluderó amici!- esclama il fottutissimo coglione.
Sospiro in preda ad una crisi di nervi.
-dobbiamo cambiare fottutamente piano- dico ad Harry mentre gli altri sembrano distratti e parlano tra loro
-te l'ho già detto ieri sera Zayn. Noi non possiamo farci vedere da Colecos quindi scegli: o Liam o Mason per controllare Beth. Non ci penserai due volte suppongo-
Ha fottutissimamente ragione, sapere Beth in pericolo mi farebbe solo esasperare e ancora di più sapere che a difenderla ci sarebbe solo quel coglione di Mason.
Non che Liam sia meglio, ma fra i due preferisco il meno peggio.
Mi dirigo verso la biondina -vai in stanza? Ti raggiungo fra un attimo- dico spostandole una leggera ciocca di capelli.
-veramente avevo intenzione di andare con Michelle in giro per negozi:compreremo un abito per stasera- afferma tirandosi il labbro inferiore.
So che questa situazione è tremenda per lei ed un giro in città  la farebbe distrarre un po'.
-va bene, va bene. Ma almeno fammi chiamare un taxi privato cosí potrete andare dove volete- la biondina annuisce, mentre in un attimo chiamo l'autista.
- ok- affermo dopo aver finito
-chiamami per qualsiasi problema. E state attente tu e Maia-
-mi chiamo Michelle!- afferma la ragazza trascinando con lei Beth che con una sonora risata lascia la stanza insieme agli altri.
Rimaniamo solo io ed Harry. Il riccio si siede su una poltrona lasciando cadere gli anelli sopra il tavolino.
Non voglio dirgli cosa in realtà ho scoperto, decido di affrettarmi verso la porta ma le sue parole mi bloccano.
-che stupido, eh? Me ne sono accorto solo ora- afferma
Fottutamente troppo astuto. Pensavo non ci sarebbe mai arrivato. Ma lui è fottutamente Harry.
- cosa?- dico girandomi, faccio finta di niente.
-smettila, lo sai benissimo. Quando hai fumato in stanza miravi a capire qualcosa,non è così?- gioca con il tessuto della poltrona mentre scuote la testa sorridendo.
- non ti ha mai dato fastidio fumare in stanza. L'hai sempre fatto- affermo non tanto contento come lui.
-Quindi? Continua, ti prego-
Decido di accontentarlo -quindi vuol dire che sentire l'odore di fumo ti causa un piacevole fastidio. Morivi dalla voglia di accendertene una- affermo ed inizio a giocare con la fiamma del mio accendino.
-e cosa mi frenerebbe dal farlo?- chiede alzandosi
-i tuoi psicofarmaci: sai bene che non si può fumare quando se ne fa uso- mormoro in modo disinteressato -ieri non sei andato a prendere la Zyprexa e il Seroquel alle due di notte in farmacia: so che sei bravo ad ottenere ciò che vuoi, ma senza ricetta è molto, troppo difficile. Li hai presi direttamente dalla tua valigia o sbaglio?- la mia domanda è ovviamente retorica.
- Ah comunque ottima trovata quella di scegliere una suite per fumatori solo per non farmi insospettire - lo schernisco.
Harry potrà persuadere tutti, ma non me.
- sono solo delle merde di medicine- alza gli occhi al cielo riprendendo dal tavolo gli anelli.
-niente in contrario con la tua merda, dico solo che è inutile nascondersi.-
Ribatto uscendo definitivamente dalla stanza.