The Impossible Story... ツ

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Scendemmo dall'aereo,eravamo finalmente arrivate a destinazione:
Welcome in Canada.
Nuovo paese, nuovi tutori, nuova vita.
Funny mi strinse la mano ancora di piú.
Aveva paura,tanta quanto ne avevo io, anche se non potevo darlo a vedere.
Da lontano la figura esile di
una donna ci stava salutando:
Aveva un cartellone in mano con su scritto "Selene e Funny".
Doveva essere lei la signora di cui l'assistente sociale ci aveva parlato qualche ora prima, lodandola ed esaltandola, cercando di convincervi che grazie al suo carattere allegro ed estroverso non avremmo potuto fare a meno di trovarci bene.
Un pò come aveva fatto con gli ultimi 30 tutori a cui ci aveva dato in affidamento provvisorio ed oramai era divenuto un gioco speciale tra me e Funny catalogarli in ordine alfabetico in base ai loro strani vizi o fissazioni.
Ci avvicinammo pian piano, un pò diffidenti.
La donna in questione era sulla trentina d'anni, aveva dei lunghi capelli castani e dei caldi occhi color miele, ci abbracció calorosamente appena fummo davanti a lei:
"Benvenute!" ci urló elettrizzata

S:"Salve!" risposi sforzandomi di fare un sorriso,non volevo sembrare scortese.

F:"C-ciao" disse timidamente Funny

P:"Io sono Pattie,la vostra tutrice.Spero vi piaccia qui...venite,vi accompagno alla vostra nuova casa,vi faccio conoscere gli altri"

Non ci diede nemmeno il tempo di rispondere che ci ritrovammo in un taxi,guardai ammaliata il paesaggio,davvero bellissimo...dopo 10 minuti arrivammo davanti a una grande villa,accostó.Scendemmo dall'auto dopo aver pagato l'autista ed entrammo accompagnate da Pattie:

P:"Chiamo mio figlio...dopo vi faccio conoscere John,mio marito,adesso é a lavoro."

Ci lasciò da sole...Funny iniziò a guardare tutto con grande stupore,con quella gioia che solo i bambini possono avere,in seguito sentimmo delle urla,Pattie stava litigando con qualcuno:

P:"Muoviti Justin sono appena arrivate,salutale!"

X:"Non ho niente a che fare con loro!"

P:"Justin" lo rimproverò arrabbiata

X:"Ok...ma non ti aspettare che sia gentile!"

Dopo qualche secondo vidi Pattie insieme a un ragazzo bellissimo...gli occhi color ambra,le labbra carnose,si spettinò con indifferenza il ciuffo biondo:

X:"Io sono Justin" disse con aria da menefreghista

S:"Io sono S..." mi interruppe bruscamente

J:"Tu sei Selene e lei e Funny,lo so...ciao!" roteò gli occhi al cielo,fece per andarsene ma sua madre lo fermò.

P:"Fagli vedere la loro camera Justin!" urlò

J:"Io?" ripeté, strabuzzando gli occhi, come se gli avessero appena chiesto di volare.

P:"Vai perfavore..." lo pregó,cercava di sembrare calma,ma dai suoi occhi si vedeva che era furiosa.

Sbuffò e ci fece segno di seguirlo.

J:"Muovetevi" disse, iniziando a camminare controvoglia.

Salimmo una lunga scalinata che ci portò ad un corridoio ed in fine ad una stanza sulla destra.

J:"Questa é la vostra camera" disse, lasciandoci alla visione di un piccolo spazio confortevole ed intimo.

F:"Che bella..." disse la mia piccolina,entrò nella stanza e iniziò a saltare sul letto.

J:"Non ti aspettare che ti sia amico,ok?Voi siete qui,solo perché vi vogliono loro,non io..." sussurrò al mio orecchio

Sussultai alle sue parole.

Nonostante non lo conoscessi,quello che mi aveva detto aveva causato in me angoscia.

Respirai pesantemente,dovevo rispondergli,non volevo essere debole.

"Allora il pensiero è reciproco" esclamai infastidita,non era un granché ma era tutto quello che riuscii a dire.

Ci fu una breve sfida di sguardi fra noi.

Ignorò le mie parole e se ne andò.

La mia vita lì non sarebbe stata facile, ne ero sicura.

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