Capitolo 62

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SELENE##

"Che voleva?" chiesi facendolo sobbalzare

Si voltò a guardarmi.

"Niente"

"Si è fatta tutti questi km, per un niente?" lo guardai scetticamente

"Non mi va di parlarne" si sedette sul divano

"Ho notato, ma non fa niente" sospirai

"Ok" disse sollevato

"No sulserio, ok" ripetei sperando parlasse

"Bene" prese il telecomando tra le sue mani

"Sei un coglione!" urlai

"Cosa ho detto?" domandò confuso

"Niente, ecco il problema"

mi alzai arrabbiata, andai verso l'uscita.

"Dove vai?" chiese

"Sai, tuo figlio? L'ecografia" sbattei la porta e uscii.

Alcune volte lo odiavo.

La familiare fitta mi colpì lo stomaco, seguito da un capogiro più forte degli altri, stavo per vomitare ne ero certa, infatti ben presto mi ritrovai per terra, immobile, senza forze.

"Sel" mi aveva raggiunto, mi strinse tra le sue braccia.

"J...j...ustin" balbettai

"Sel, hai sputato sangue" i suoi occhi erano sgranati

Il mio cuore stava per scoppiare.

"Cosa?!?! È impossibile"

"Non è impossibile, cazzo"

Mi prese in braccio e mi posizionó sul sedile posteriore, si sedette al posto del guidatore e inizió a guardare.

Ero stanca, chiusi gli occhi, non ricordo nulla.

Mi svegliai, vedevo tutto sfogato, la mia mente era in confusione.

"Sei in ospedale" disse Justin, era come avesse risposto ai miei pensieri.

"Cosa mi è successo? "

"Non si sa ancora, sono stati fatti degli accertamenti, ben presto arriverà il dottore con i risultati"

"Ok" feci un lieve sorriso

"Mi dispiace, per prima"

"Stiamo diventando come quelle coppiette noiose" dissi

Ridemmo.

"No,siamo troppo divertenti invece"

"Già, siamo adorabili" le sue fossette meravigliose ritornarono.

La porta si spalancó mostrando il mio ginecologo con delle carte dall'aria importante in mano.

"Cosa dicono dottore?" chiesi preoccupata

"Ci sono delle complicanze" fece una pausa

Silenzio.

"Parli" disse Juss, quasi fosse un ordine.

"La gravidanza deve essere interrotta, o altrimenti al momento fatidico lei, signorina, potrebbe non farcela" abbassò la testa

"Mi dispiace tantissimo"

Le lacrime scesero in fretta, potenti come lame taglienti.

SPAZIO AUTRICE

DOVRANNO FARE UNA SCELTA,MA QUALE? NON VORREI ESSERE NEI LORO PANNI...

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