Capitolo 49

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"Ciao Selene" sorrise beffarda

"Ciao" risposi acida,iniziai a camminare frettolosamente verso la mia stanza.

"Sel" mi richiamó lui
Vai a quel paese.

Ero arrabbiata, ma piú che altro stufa, stanca di soffrire, di essere cosí stupida e ingenua.Che mi aspettavo in fondo ? Che lui tornasse per me su un cavallo bianco? Ok...escludiamo questa stupida opzione, ma comunque lui mi aveva lasciata,per lei.

"Sel, Pattie é arrivata" annunciò

"Ah...bene" dissi amara

"Tutto ok?"

"Si" risposi, mi misi il cuscino sulla faccia.

"Sicura?"

"Vai, Brandon" gli ordinai, non avevo voglia di parlare.

"Lo so che é per Justin...ma devi scendere giú,per la tua tutrice"

Sbuffai coprendomi la faccia col cuscino.

"Sai che ho ragione" disse con assoluta certezza

"Sfortunatamente" mi alzai dal letto

Mi strinse la mano, scendemmo insieme le scale, la stanza era affollata, al suo centro c'era un enorme cascata di cioccolata, la osservai stupefatta.

"É un ultimo dettaglio che ha voluto includere mio padre"

"Forte" dissi ammaliata

"Vero " mi guardó sorridente, arrossii.

Vidi Pattie da lontano, le corsi incontro.

"Auguri" sorrisi

"Oh...grazie tesoro, ma avrei potuto prepararmi, insomma, conciarmi meglio se l'avessi saputo"

"Sei sempre bellissima" dissi in tono ammirevole

"Oh grazie, ma guarda che stasera quella che fa furore sei tu" mi fece l'occhiolino

"Guarda quanti ragazzi ti fissano" aggiunse,  guardó intorno alla sala.

"Oh..." abbassai lo sguardo timidamente

"Bella musica,amo ballare" disse immersa nei suoi pensieri

"Io non ne sono capace,ma vorrei tanto porvarci"  ammisi

"Non ti preoccupare tesoro, non é difficile"
Si invece,per una che ha la coordinazione di un elefante con un occhio solo.

"Auguri mamma" la sua voce, mi voltai  ammaliata.

"Grazie amore"

"Di niente" sorrise

Mi guardó per un secondo.

"Justin, perché non insegni qualche passo di danza a Selene?" propose lei innocentemente

"Ehm...no, non mi va" mentii

"Su, non essere timida, siete fratelli,non ci deve essere imbarazzo" mi spinse contro di lui.

"Ciao" mi disse con voce roca

"Hey" sussurrai

"Sei fantastica questa sera"

"Grazie"

"Tutto bene...con, la tua ragazza?" chiesi, nella mia voce c'era una nota di irritazione

"Chi?" chiese confuso

"Emily"

"Oh, non siamo tornati insieme...é solo che siamo diventati amici, questa sera non le andava di rimanere a casa da sola, mi ha chiesto se poteva venire e..."

"Tu le hai detto di si" finii la frase

"Esatto, é una lunga storia"

Mi morsi il labbro nervosa.

"Non so se potró resisterti"

"Cosa?"

Brandon mi osservava da lontano, aveva l'espressione indispettita, furibonda.

"Seguimi" mi prese per mano, inizió a trascinarmi, salimmo le scale,eravamo arrivati al piano superiore.

"Justin, dove mi stai portando? " correvamo ormai

Non mi rispose.

Entrammo nella sua camera.

Chiuse la porta con un calcio e giró la chiave.

"Cosa vuoi fare?"

Indietreggiai.

Si avvicinó.

"Sel, io non riesco a starti lontano" si spettinó il ciuffo

Feci qualche passo indietro.

Caddi goffamente sul letto.
"Sei un bugiardo"

Venne verso di me con una lentezza estenuante.

"No,voglio solo te, ancora, come la prima volta" si bagnó le labbra

Posizionandosi a cavalcioni su di me, inizió ad accarezzarmi la gamba,la strinse, mi tolse, mi strappó il vestito in un movimento veloce.

"No, non puoi fare cosí, voglio spiegazioni" protestai debolmente,

mi bació le labbra con forza, desiderio.

"Non ora" inizió a disegnare cerchi immaginari sulla mia pelle.

"Lasciami" dissi

"Non lo vuoi"

"Io giuro che ti ammazzo, brutto figlio di..." tirai dei pugni sul suo petto nudo.

"Brutto figlio di, rispondi" mi incoraggió

"Brutto figlio di puttana! " urlai

"Cazzo se ti amo" mi inizió a baciare il collo

"Vorrei non provare lo stesso" gli tirai i capelli

La passione aveva riempito il nostro cuore, come non mai, avevamo entrambi bisogno l'uno dell'altra, da tanto, secoli... fu una notte strana, come se oltre alla nostra unione, ci fosse stato qualcosa di speciale, qualcosa a cui solo io e Justin potevamo dar vita.

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