Capitolo 18

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SELENE ##

"Niall..aspetta" lo supplicai

"No,Selene" rispose infuriato

"Ignoralo,é uno stronzo"

si giró di scatto

"Lo sai qual é il problema?" si passó nervosamente le dita tra i capelli

"Cosa?!?" chiedo

"É che lui ha anche ragione su una cosa..."

"Dimmi Niall"

"Sel,cazzo...io sono gay"

Silenzio.

"Tu cosa?!?!"

"Lascia stare,ciao" inizió a correre furiosamente

"Aspetta...non mi importa,ci tengo sempre a te"

"Ho bisogno di stare solo adesso" ferma un taxi e entra lasciandomi sola.

Busso nervosamente alla porta di casa,devo parlare urgentemente con Justin,perfetto,mi apre lui:

"Tu?!?!" gli punto un dito contro

"Che c'é?!?!" indietreggia al mio gesto

"Mi hai rovinato la vita...mi hai illusa,ferita,distrutta e adesso appena trovo una persona che ci tiene a me l'allontani,si puó sapere che ti ho fatto??!?!?!" dico tutto d'un fiato

"Non sono affari tuoi" risponde freddo ma guardandomi con due occhioni color miele che sarebbero capaci d'incendiare una foresta.

"La vuoi smettere di ripetere questa stupida frase?!?!Sono stanca,ti odio"

"Non é vero" si avvicina

"Justin,che vuoi fare?!?!" il cuore inizia a martellarmi in petto

"Non c'é nessuno in casa...non ti tocco da giorni e...e..tu sei mia" si avvicina pian piano sempre piú a me,il suo respiro sul mio collo,mi inchioda alla porta.

"Justin,no...vattene" lo supplicai

"So che vuoi che continui" rispose con voce roca, mi sfiora il viso con i polpastrelli delle sue mani,cosí delicate e calde,percisco come d'abitudine un brivido dentro di me che parte dal cuore fino alla fine del mio corpo...lui mi ha sfiorata.Indietreggio di un passo,troppo contatto per i miei gusti anche se detto fra di noi 'Non é che mi dispiaccia cosí tanto' ,é che ho paura delle conseguenze,di rimanerci scottata di nuovo,mi guarda con i suoi occhi color miele e ignorando il mio comportamento di prima incomincia ad accarezzarmi sensualmente la gamba,So dove vuole arrivare,mi supplica di andare avanti con la sua bocca,con i movimenti del suo corpo,lui mi desidera piú di ogni altra cosa al mondo,lui vuole che fossi sua,sarebbe stato facile acconsentire alla sua richiesta 'Ma cazzo,io non sono cosí facile',lancio un grido disperato,lui lo soffoca con la sua bocca soffice,un misto tra nicotina e menta,si spettina il ciuffo e mi sorride leggermente.

"Justin...smettila"

"Non fai sulserio" mi afferra i polsi,mi dimeno alla sua stretta.

"Sei cosí sexy..." avvicina le sue labbra al mio orecchio.

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