Capitolo 58

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JUSTIN ##

Bussai la porta della mia residenza, avevo vissuto lí per anni, ma adesso, mi sembrava cosí sconosciuta,distante, strano ma vero.

"Justin..."disse commossa mia madre, la donna bellissima dagli occhi di un cioccolato vivace che, adesso, aveva la pupille di un colore spento, scuro e non posso negarvi che un pizzico di dolore, raggiunse il mio cuore.

"Mamma" dissi serio, volevo abbracciarla, ma le gambe erano come bloccate.

Fortunatamente lo fece lei, corse verso di me e si aggrappó al mio corpo come un koala ad un albero.

"Come stai?" mi domandó

"Bene" accarezzai la schiena di Sel, era rimasta tutto il tempo muta come un pesce.

"Ciao Selene" la salutó, sorrise con una leggera nota di sforzo.

"Ciao Pattie" rispose imbarazzata

"Entrate" ci invitó

Ci sedemmo sul divano in salotto, i miei genitori ci raggiunsero senza indugio.

Strinsi la mano a John come segno di saluto.

"Allora..." ruppi il silenzio

"Spero che abbiate cambiato idea su di lei" aggiunsi guardandola

"Mi dispiace, ma non riesco ancora ad accettarla" disse infastidita mia madre

"Ma cosa cambia,sono stanco di questa storia, io la amo, dovresti appoggiarmi"

"Pattie fa fatica a digerire la situazione"

intervenne John

"Ma...perché?"

"Ha rovinato la nostra reputazione, non lo potró mai dimenticare" guardó male Sel, lei abbassó lo sguardo.

"Non mi interessa, é inutile che siamo venuti qui come giá sospettavo." feci per alzarmi ma mia madre mi fermó.

"Io voglio che tu ritorni a vivere qui, non lei"

"No" sibilai furioso

"Meriti di...di...meglio" la indicó

"Lei, è il meglio che io possa trovare" risposi arrabbiato

"Questa squattrina ha rovinato tutto" abbracció John,inizió a singhiozzare sulla sua spalla.

Vidi Selene sospirare nervosamente.

"Ora basta, io non ho intenzione di mollare suo figlio, non mi importa della sua reputazione, del suo dolore, io ho convinto Justin a venire qui per risolvere la situazione no, per essere offesa" era la prima volta che urlava cosí

"E vuole sapere una cosa? Lei non puó fare niente per separarci,nessuna cosa,perché io, inoltre, che essere la donna della sua vita,della vita di Justin, sono anche la madre di suo figlio" il suo viso era rosso,stanco di tutto.

Entrambi sgranarono gli occhi.

"Cosa?!?!" urló lei

"Ha capito bene" rispose la ragazza al mio fianco,inizió a camminare a passo svelto verso l'uscita.

"Aspetta..." sussurró Pattie

"Mi dispiace, per ogni cosa, ma io non merito tutto ció" e con questo uscimmo dall'abitazione.

Salimmo sulla mia auto.

Vidi durante il viaggio,delle lacrime silenziose scenderle lungo il viso.

Le asciugai con il palmo della mano.

"Non piangere" guardai lei e poi la strada

"Non sto piangendo" disse con voce spezzata

"Non mentirmi"

"Non ci riuscirei comunque" sorrise amaramente

The Impossible StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora