five

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Il ragazzo bellissimo che mi aveva accompagnato si chimava Sebastien e viveva a Freres- che coincidenza!- e più mi parlava più apprezzavo i suoi capelli neri, i suoi occhi azzurri come il ghiaccio e il suo corpo muscoloso. Certo, l'alcol aiutava. Non mi ricordavo di preciso quanti bicchieri avessi bevuto, ma non erano stati pochi.
Aven sembrava aver superato lo shock momentaneo "Adley-è-una-ragazza" perchè continuó ad ignorarmi e a scherzare con quelle tipe. Che poi non erano nemmeno cosí belle, se le guardavo bene. Insomma, una aveva le labbra rifatte, si vedeva lontano un miglio! Possibile che Aven volesse davvero stare con una con le labbra rifatte... oddio chissà cosa voleva fare a quelle labbra! Solo l'idea di vederli baciarsi mi fece venire l'impulso di afferrare un altro bicchiere e ingurgitare il contenuto.
«Okay, penso che tu ne abbia bevuti abbastanza» disse Sebastien sorridendo. Era davvero carino quando sorrideva.
«Sei tu che mi hai fatto venire qui» gli ricordai.
Lui rise. Io ammirai come la sua bocca aprendosi aveva fatto intravedere dei denti cosí belli e bianchi... con dei denti cosí poteva fare la pubblicità di un dentifricio. Erano davvero bellissimi.
«Tutto bene?» mi chiese preoccupato.
Oddio! Mi ero messa a fissare i suoi denti per circa due minuti. Okay, forse un pochino di meno, peró...
«Sí, scusa. Hai dei denti bellissimi. E anche il resto è bellissimo... cioè tu sei bellissimo. Insomma quegli occhi... wow. Ora forse dovrei smetterla» dissi imbarazzatissima.
«Non ti preoccupare, puoi continuare quanto vuoi a dirmi che sono bellissimo. E tu non sei da meno... insomma sei davvero bellissima».
Ah! Stavo per chiedergli di ripeterlo per registrarlo e farlo poi sentire ad Aven, ma lui si avvicinó a me in modo incredibilmente veloce- non che prima fossimo cosí distanti- e mi bació.
O meglio, cercó di baciarmi. Io per lo shock di vedere un tizio- che okay era bellissimo e tutto, ma...-su di me, persi stabilità e caddi per terra.
Grandioso, mi era proprio mancato cadere.
Lui mi cadde addosso e scoppió a ridere. Non so perchè, ma iniziai a ridere anche io e all'improvviso tutto mi sembrava cosí bello, semplice, felice, leggero... ecco, forse leggero no, dal momento che avevo un ragazzo tutto muscoloso praticamente addosso.
Poi arrivó Aven. E rovinó tutto.
«Cosa pensi di fare?» chiese, tirandomi su e guardando male Sebastien.
«Cosa vuol dire "cosa pensi di fare"? Mi sto divertendo e sto vedendo un po' di bellezza. Mi era mancata, sai cosí tanto tempo nei boschi da sola con te...» dissi sorridendogli.
«Sei ubriaca, non sei lucida. Ecco perchè parli cosí»
Ah! Non pensava che potessi considerarlo brutto?
«Guarda che sono lucidissima e so quello che dico. E tu non sei cosí bello, insomma guarda Sebastien, lui sí che è bello» e detto questo indicai con la testa Sebastien, che mi sorrise imbarazzato. Che cariino.
«Dio mio! Con tutti i bicchieri che hai bevuto domani starai malissimo» disse iniziando a preoccuparsi. Oh, si preoccupava per me.
«E cosí rallenterai il viaggio» aggiunse.
Ah.
«E tu come fai a sapere quanti bicchieri ho bevuto, scusa? Non eri troppo occupato con la tua tizia con le labbra finte? A parte che dovrebbe fare qualcosa, si vede proprio che sono finte. Non che la giudichi, eh, magari a te piacciono finte. D'altronde anche tu sei un po' finto. Insomma mi hai ingannato e tutto... oddio! Sono veri i tuoi capelli o è una parrucca?»
«No, non è una parrucca» disse Aven perplesso.
In realtà non ne ero cosí sicura.
«Non puoi rispondere solo ad una domanda! Te ne ho fatte due o tre... o quattro... o...» sarei andata avanti a sfoggiare come sapevo contare bene, ma poi sentii una canzone bellissima e afferrai Sebastien per un braccio.
«Sai cosa? Non m'interessa. Ciao!» e detto questo trascinai Sebby in pista e iniziammo a ballare.
Non so cosa fece Aven perchè ad un certo punto mi dimenticai anche di lui. Stavo cosí bene con Sebastien, mi stavo divertendo tantissimo. Forse ci saremmo potuti sposare.
I suoi occhi sarebbero stati cosí bene su dei bambini piccoli e il suo corpo muscoloso... be', no quello magari non sui bebè.
«Chi era quello che è venuto prima?» mi chiese lui quando terminó la terza canzone.
«Chi? Oh, lui. Nessuno, un tizio che odio».
Sebastien non sembró molto convinto, ma non disse altro. Ero davvero stanchissima, quindi gli chiesi se potessimo riposarci un attimo.
«Aspettavo che tu me lo chiedessi con ansia» disse sorridendo.
Mi sedetti sul primo divanetto che incontrai, che sfortunatamente si riveló essere davanti ad un altro divanetto. E nessuno indovinerá mai chi c'era seduto sopra.
«Ehy, vado un attimo a prendere un po' d'acqua, la prendo anche per te?» chiese Sebastien.
«Mhh? No, grazie» dissi non riuscendo a staccare gli occhi da un Aven che conversava sorridendo e in modo sexy con "Miss Labbra-Diversamente-Naturali".
«Okay, allora torno subito».
Stavo cercando di trovare una distrazione e iniziai a giocare con i bicchieri che si trovavano sul tavolo. A mia discolpa posso dire che non sapevo assolutamente che un pochino di vodka sarebbe finita sul vestito di MLDN- le avevo pure trovato una sigla per un sito web, doveva ringraziarmi.
«Cosa... Adley?» chiese Aven infuriato guardandomi in modo truce.
«Oddio scusa non l'ho fatto apposta, lo giuro! È che sono maldestra e stavo cercando di trovare qualcosa da bere», che non era proprio vero, ma...
«Come se non avessi bevuto abbastanza!» esclamó Mr. Diversamente Simpatico. A dirla tutta facevano proprio una bella coppia.
«Era un vestito di mia mamma. Mi ucciderà» disse MLDN iniziando a piagnucolare.
Se sua mamma si vestiva cosí allora eravamo davvero messi bene. Era un vestito scollato e cortissimo, ma se loro si sentivano a loro agio...
«Non ti preoccupare, non si vede tanto. Se vuoi ti aiuto a pulirlo» propose Aven tutto preoccupato.
Okay, se l'avessi detto io mi avrebbe fulminato con lo sguardo e detto: «il vestito della mamma! Povera» o qualcosa del genere.
«Se vuoi ti aiuto io a pulirlo. Mi sento cosí in colpa...» il che non era per niente vero. Le avrei volentieri rovesciato addosso tutte le bevande che c'erano sul tavolo, ma non la volevo insieme ad Aven.
«No, grazie hai giá fatto abbastanza» disse fissandomi male, poi guardando un po' diversamente Aven, esclamó: «andiamo a ballare? Adoro questa canzone!»
Si consolava facilmente la ragazza.
Aven sorrise e, senza degnarmi di un'occhiata, si fece trascinare in pista.
Dio, era cosí bello mentre ballava. Cioè era bello anche quando non ballava, ma lí, con quella luce in faccia, i capelli che svolazzavano al vento, con quelle labbra premute sulle labbra di MLDN...
Oh no.
Vederli baciare mi fece venire un impulso fortissimo di vomitare e dovetti tenermi al tavolino davanti a me.
Poi mi alzai e andai in bagno.
Lí non riuscii più a trattenermi e vomitai.

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