2.Libri

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I tre ragazzi ora che si trovavano insieme si avviarono verso il parco, il loro posto, posto che soprattutto Benji e Isabelle amavano. A Camilla piaceva molto stare lì con i suoi amici ma amava ancor di più stare per conto suo su una scalinata in riva al mare, con un bel libro in mano, senza scarpe e con i piedi nell'acqua.

Quel giorno però aveva voglia di andarci con i suoi due amici, voleva far entrare nel 'suo posto' altre persone, voleva far sentire Benji e Isabelle parte del suo mondo. Così a metà strada disse solare più che mai:

-volete venire alla scalinata con me?.

Gli amici si voltarono e guardarono leggermente sconvolti Camilla.

-Non è il tuo 'posto sacro' in cui noi profani non possiamo metterci piede altrimenti roviniamo l'ambiente?

disse Benji con la fronte corrucciata. Le ragazze risero e Camilla disse scherzando:

-forse solo per oggi, con il mio permesso potrete affiancarmi.

E così si diressero verso il mare. Camilla amava così tanto quel posto da non poterci credere.

Il mare.

Ci si poteva perdere dentro, non le importava più di niente se stava lí su quelle scale, a sentire il rumore lieve delle onde, il sole leggero che le scaldava il viso rivolto verso esso. Poi l'odore di quel posto, amava anche quello, tutto! Non c'era assolutamente niente che non andasse nella sua scalinata. Quando voleva poteva mettere i piedi nell'acqua e fare tutto ciò che le passava per la testa; tanto nessuno andava lí. Tutti preferivano andare sulla spiaggia a pochi passi accanto, oltre la scalinata, dove il relax non era l'attrazione principale diciamo. Amava quel posto soprattutto perché non c'era nessuno, perché in quel momento poteva sentirsi libera, poteva sentirsi unica e forte come il mare, in quel momento l'immensitá dell'acqua era solo sua. L'immensitá del mare, lí solo per lei.

Portare i suoi amici nel suo posto, per lei perció voleva dire tantissimo.

L'aveva scoperto da piccola, all'età di 6 anni. A quell'epoca lei non solo era amica di Ted e Anna, ma era persino la fidanzatina di Ted. Una cosa innocente e carina, due piccoli amici cresciuti insieme che non sapevano neanche cosa volesse dire l'amore, che si erano fidanzati. O forse proprio perché erano bambini lo sapevano. Forse è proprio l'amore dei bambini, l'amore più bello che ci sia: quel sentimento puro e innocente, senza secondi fini, solo grandissimo sentimento per l'altra persona. Che sia manifestato attraverso amicizia, amore o quant'altro, il sentimento dei bambini è il sentimento più puro e bello di tutti.

Questo era ciò che pensava Camilla, era quello che voleva trovare ora. Certo era consapevole del fatto che i ragazzi della sua età non potessero amare come dei bambini; ma lei era speranzosa, voleva trovare quell'amore travolgente e libero come il mare; quell'amore che non puoi nascondere, accecante come il sole, quell'amore di cui tanto si parla nei libri che adora leggere.

Nel suo posto fino ad allora ci portó soltanto Ted,a pensarci, seduta accanto a Benji e Isabelle, sorride; ma poi ricorda quello che Ted le ha fatto e il sorriso lascia spazio a un' espressione cupa e triste.

-CAMILLAAA? MA CI STAI ASCOLTANDOO?

disse Isabelle gesticolando in modo teatrale. Camilla si era dimenticata per un attimo di essere lì con i suoi amici e come sempre loro la dovettero riportare nel mondo reale.

-Vi ho mai raccontato di come ho litigato con Ted?

disse agli amici. I due ancora più sbalorditi di prima fecero segno di no con la testa. Se prima erano sorpresi dal fatto che li avesse portati nel suo posto ora lo erano ancor di più.

Camilla era una ragazza gentile e solare, ascoltava i problemi di chiunque, persino di persone che non trovava particolarmente simpatiche e le aiutava, ma non raccontava mai niente di sé. Tutto quello che le persone normalmente dicono quando si presentano a qualcuno di nuovo lei se lo teneva per sé, dentro sé. Come un libro: solo se hai voglia di sfogliarlo, pagina per pagina, con attenzione ai particolari puoi capire i suoi segreti.

E lei fino ad allora aveva lasciato i suoi amici sulle spine, nonostante la conoscessero ormai da 4 anni. Lei li lasciava all'introduzione del suo passato, non facendogli leggere altro, ma loro ormai erano abituati. Così questa sua improvvisa apertura li sconvolse ma furono felici di ascoltare.

Il magnifico libro che era Camilla aveva voglia di essere letto, dal mare, ovvero Benji, e dal sole, ovvero Isabelle nella sua scalinata perfetta. Lo fece con naturalezza, senza sentirsi obbligata di parlare del suo passato, come piaceva a lei: con tranquillità e senza forzature. Così cominciò.

La vita secondo CamillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora