22.Ted

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In quel periodo Camilla aveva scambiato nell'arco di una settimana tre baci. Il primo con Ted, il secondo con Andrew e il terzo ancora con il ragazzo dai capelli scompigliati e lo sguardo intenso. Sapeva di aver combinato un macello, stando con due piedi in una scarpa ma voleva provare a perdonare, a dimenticare, ad andare avanti scegliendo Ted. Mentre si baciavano lui la staccò delicatamente e le chiese:

-Perché l'hai fatto?

Mantenendo il suo sguardo perso negli occhi azzurri della ragazza.

-Perché ne sentivo il bisogno. Tu perché mi hai baciata l'altro giorno?

-Perché mi mancavano le tue labbra. Nah scherzo..perché erano un paio di giorni che non limonavo con qualcuna e avevo paura avessi perso il mio talento.

Disse ridendo, ancora tenendo le braccia forti sulla vita di Camilla. La ragazza fece un sorriso buffo e dandogli un delicato schiaffetto gli disse:

-Si, devo dire che sei proprio peggiorato. Temevo che la tua lingua mi finisse in gola, devi andarci piano Teddy, sembravi un lama.

Il ragazzo rise sonoramente e la baciò un'altra volta, quando si staccò le disse a fior di labbra:

-Tu invece sembri la principessa degli unicorni da come baci. Forza Milla, forza! Un po' di passione.

Risero insieme e si guardarono ancora una volta negli occhi.

Ted's pov

Quel giorno Ted si svegliò perso nei pensieri, perso nel ricordo della sera prima, nel bacio che scambiò con Camilla e il suo rifiuto. Nonostante quest'ultimo lo facesse soffrire lui gli aveva anche inviato un messaggio in cui dimostrava tutto ciò che provava, cacciava fuori i sentimenti che questa ragazza gli faceva sentire sulla pelle, nello stomaco, nel cuore. Pensò di averci provato il più possibile, ma lei non ne voleva sapere. Non gli aveva ancora risposto.

Quella mattina saltò gli allenamenti di calcio, non ne aveva voglia. Era lì con il telefono in mano ad aspettare una sua risposta. Dopo aver pranzato, senza dire una parola nè a sua madre nè a suo padre si recò nella sua camera e si accasciò sul letto con le braccia incrociate dietro la nuca a guardare il soffitto. Chiuse gli occhi e ricordò la sera prima, quando uscì con il padre di Camilla.

La sera prima.

Voltando lo sguardo verso la mini cooper gialla e nera Ted non potè non pensare a quanto sia ridicola e da femminuccia quella macchina, proprio come il suo proprietario. Lui non la faceva di proposito. Non è che ci provava gusto nell'insultare quel ragazzo..ok si lo provava, ma questo era spinto dal fatto che non voleva che Camilla uscisse con lui. Non era alla sua altezza, era ingenuo, troppo zuccherato, immaginava che nella sua testa ci fossero pony rosa e arcobaleni. Nah, non faceva per la sua Milla.

-Non se ne parla proprio. Mia range rover, mie chiavi, mio posto di guidatore.

Disse al padre della ragazza, che si era recato nel posto di guidatore.

-Ah, metti così le cose. Oh cavolo e ora cosa faccio? Mi dovrò schiantare contro un albero a causa di un ragazzo dai troppi capelli che li sono andati sugli occhi provocando un incidente di massa? Ah, ah! Mia figlia, mie regole, mio posto di guidatore.

A quelle parole Ted sbuffò, gli lanciò le chiavi e si sedette sul sedile del passeggero.

-Nah nah!

Continuò il padre. Ted lo guardò con la fronte corrucciata chiedendosi tra sè e sè cosa non andasse ancora.

-Io guido e tu dietro. Non si sa mai.

Ted spalancò gli occhi e alzò le braccia al cielo iniziando a dire:

-Oh andiamo!..

Il signor Rossi ancora una volta con espressione rilassata e un sorriso di scherno disse:

-Di chi è la figlia?

Il ragazzo scese dall'auto, sbattè la portiera e si sedette sui sedili posteriori. Finalmente partirono. Ted si guardò intorno e notò che Camilla e il principino pony se n'erano già andati, così sbuffò al solo pensiero della ragazza sola con Andrew.

Dopo 20 minuti di viaggio in silenzio il padre disse:

-Cosa ne pensi del biondino?

-Mi sta chiedendo seriamente cosa ne penso?

Chiese Ted sorpreso e sospettoso.

-No, volevo solo sapere se sei in grado di parlare oltre che sbuffare di continuo nella MIA auto, certo che voglio sapere che ne pensi.

Ted si trattenne dallo spaccare tutto al sentire quel 'mia auto', e rispose stringendo i pugni con forza.

-Cosa dovrei pensare? Non mi piace affatto. Tutto dolce e premuroso, ma chi vuole prendere in giro? Magari Camilla sarà anche ingenua e rusingata davanti a tutti i suoi complimenti, ma non è così che si conquista una ragazza. Non può pretendere di conquistarla a botta di complimenti, se proprio sei negato prova a botta di min..

Venne interrotto dallo sguardo feroce del padre dallo specchietto retrovisore, così cambiò subito la frase.

-Nel senso che se non sei in grado di tenere una ragazza del suo livello fatti da parte.

-E tu invece saresti al suo livello?

Chiese il padre curioso.

-A dire il vero no. Non la merito. L'ho avuta con me per ben 8 anni, avevo la ragazza migliore di tutti, gli altri ragazzetti mi invidiavano, non aveva niente a che fare con le loro fidanzate. È fresca, frizzante, spontanea, naturale, non ha bisogno di troppi fronzoli o principini che la vengono a prendere da casa con la macchina di topolino!

Con sua sorpresa il padre rise, ma ritornò poi il suo solito tono di sfida:

-Meglio un ragazzo con un poncho in testa a cavallo di una macchina da mafioso giusto?

Ted evitò di rispondere. Era pensieroso, non aveva voglia di litigare, sperava solo che Camilla non si stesse divertendo con l'altro ragazzo. Dopo 10 minuti dovevano ancora arrivare a destinazione e il ragazzo parlò rompendo il silenzio:

-Lei cosa ne pensa di Andrew?

Il padre stupito dal suo tono serio disse:

-Non lo so, non mi convince molto, mi ricorda quel tonto di ex di mia moglie, troppo costruito e impostato.

A quelle parole il volto di Ted si accese di luce e si avvicinò al sedile davanti dicendogli:

-Proprio quello che penso anch'io! Come fa ad aver accettato di uscire con lui proprio non capisco.

-Chissà dove l'avrà portata! Magari a fare passeggiate tra arcobaleni a cavallo di Pegasos, mentre mangiano caramelle alla fragola gommose e spargono rose in giro.

Ted e il padre risero di gusto e il ragazzo continuò il discorso:

-Spero per il suo bene che non provi a baciarla. Anzi spero che lo faccia, così poi quando lei sentirà la puzza del suo alito gli vomiterà sopra.

Il padre rise e Ted continuò:

-Così poi verrà da me in lacrime e mi pregherà di salvarla da tutto quel rosa e glitter.

-Ok ora stai esagerando.

Gli rispose il padre serio. Passarono il resto della serata a punzecchiarsi tra loro e a parlar male di Andrew e quando videro Camilla e quest'ultimo uscire da teatro e dirigersi verso di loro si scambiarono uno sguardo e si diedero un pugno amichevole sulla spalla. Il signore prima di scendere dall'auto gli disse facendogli l'occhiolino:

-Ti dirò come andrà con il biondino..

La vita secondo CamillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora