12.Il quarto bigliettino

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Il momento che si stava creando tra Camilla e Andrew venne brutalmente interrotto da Ted, affacciato sul finestrino del passeggero, con la faccia quasi ad un centimetro da i due.

-Ho interrotto qualcosa per caso? Oh Andrew, sei qui? Stavo sentendo puzza di immondizia.

-Ma che diavolo ti prende? E tutta questa confidenza? Come ti permetti ad entrare con la faccia nella macchina di Andrew?

Disse Camilla furiosa. La risposta di Ted fu una risata e allora la ragazza, non sentendo nulla da parte di Andrew si girò verso di lui con un espressione interrogativa.

-Lascia stare Camilla, non importa davvero, ci v-vediamo.

Le disse Andrew con una faccia tra il triste e l'innervosito.

-Assolutamente no! Ora lui ti deve chiedere scusa!

-Camilla, sono stato da-davvero molto bene, ma o-ora vai per favore, ci vediamo domani.

-Come scusa? Le hai detto 'ci vediamo domani'?

Interruppe Ted, guardando minaccioso il biondino. Tossendo Andrew continuó dicendo:

-V-volevo di-dire ci vediamo un giorno Camilla, f-forse.

A quelle parole Camilla era davvero innervosita, non solo dal comportamento stupido di Ted, ma da come ha reagito Andrew. Si è sottomesso a lui e non si è ribellato quando l'ha preso in giro, anzi.

Ted aprì la porta del passeggero e con un sorriso da sbruffone fece scendere la ragazza.

-Ora puoi anche andartene.

Disse il ragazzo abbassandosi verso Andrew, che riaccese la macchina e se ne andò. Camilla guardò la macchina andare via, farsi piccola sempre di più con la lontananza. Poi si girò verso Ted che la stava guardando e continuava a dire "che attore" tra sè e sè così lo fulminò con lo sguardo e gli disse:

-No, dimmi Ted, di nuovo questa storia?!

-Oh andiamo! Questo era anche peggio di Matty, te ne scegli uno peggiore dell'altro e ogni volta che li spavento un po' scappano via, non sanno neanche scherzare.

-Beh sei insopportabile sai. Ho capito che ormai mi odi, ma potresti anche smettere di prendertela con ogni ragazzo con cui esco, puoi dare fastidio a me, ma lascia stare gli altri!

Detto questo si avviò con le lacrime agli occhi verso casa, mentre cercava nervosamente le chiavi nella borsa. Ted inseguendola le disse:

-Milla dai! Stavo giocando. E poi non ti odio stupida, sei tu quella che si è arrabbiata con me e ha smesso di parlarmi come una pazza.

Camilla si girò furiosamente verso di lui.

-Arrabbiata con te? Ma stai scherzando? Ti ho trovato nel MIO posto a baciare un'altra dopo qualche ora che ci eravamo dati il nostro primo bacio! Da quel momento hai iniziato a darmi il tormento e non so se te ne sei mai reso conto, ma non mi hai mai chiesto scusa!

Ted cercava di difendersi ma Camilla non gli e ne diede modo, aprendo la porta e chiudendosi all'interno.

Aveva rovinato tutto. Di nuovo.

L'anno precedente lei usciva con un ragazzo, Matty, che andava in classe con Ted. Da quando uscivano insieme Ted non gli volle proprio dare tregua, lo tormentava e lo umiliava davanti a tutti. Tutto questo fino a quando l'ultima volta che Camilla e lui uscirono insieme, Matty le disse che Ted ce l'aveva con lui perchè gli dava fastidio il fatto che uscisse con lei.

Questa volta non voleva perdere anche Andrew in questo modo. Così chiamò Benji piangendo, pregandolo di parlargli.

Non sapeva perché Ted facesse così, forse era perché non voleva che Camilla fosse felice, oppure perché gli davano veramente fastidio Matty e Andrew. Fatto sta che Andrew le stava cominciando a piacere veramente e non aveva intenzione di lasciarlo andare.

Il giorno dopo Camilla si alzò rilassata, poi appena ricordò quanto successo la sera prima si innervosì all'istante. Le cose che le davano proprio fastidio erano le prese in giro, i ragazzi che si sentivano superiori agli altri e che dovevano rovinargli la giornata. Fece colazione, si lavò e si vestì con una camicia bianca a mò di vestito e le sue converse rosse, che si intonavano ai suoi capelli brillanti.

Scese le scale, prese chiavi e borsellino e aprì la porta. Davanti a lei, per terra, c'era un bigliettino con su scritto:

"Mi dispiace davvero, spero che al ballo si possa risolvere tutto"

Ora Camilla non ce la faceva più. Accartocciò il bigliettino e con la faccia furiosa andò alla casa accanto e cominciò a suonare al campanello ininterrottamente. Le aprì la mamma di Ted e Camilla le chiese se poteva far scendere il suo ex amico.

-Sta ancora dormendo, ma se vuoi puoi aspettarlo in cucina cara, ho appena fatto i muffin che piacevano tanto a te.

La signora Scott adorava Camilla. Ogni volta che lei e suo figlio litigavano si schierava dalla parte della ragazza, mandando su tutte le furie Ted.

Mangiarono i muffin e un clima di imbarazzo scese nella cucina dei suoi vicini. Dopo quelle che sembravano ore di silenzio, la signora Scott disse:

-Cara vai a svegliarlo tu se vai di fretta. Tanto lo sai più di me, di mattina è un agnellino il mio piccolo Ted.

Camilla estremamente a disagio salì quelle scale che conosceva a memoria e si diresse verso la stanza di Ted. Sapeva perfettamente che lui la mattina era un bradipo che non riesce neanche ad aprire bocca se non si fa mezzogiorno, così colse la palla al balzo per cercare di farlo innervosire almeno la metà di quanto lo era lei.

Entrò in camera e vide che nulla era cambiato. Era tutto rimasto lì, dopo 4 anni che non entrava in quella stanza non trovò nessun cambiamento, apparte un ragazzo muscoloso di nuovo in boxer davanti a lei.

-E siamo a due volte ormai.

Disse cercando di guardare da un'altra parte. Fece un respiro profondo e gridò il nome del ragazzo. Come aveva sperato lui si spaventò e si alzò di scatto con la mano sul cuore.

-Cazzo ma sei pazza!

Sbraitò Ted. Lei come risposta prese il bigliettino accartocciato tra le mani e gli e lo buttò sul letto.

-Che vuol dire?

Disse Ted leggendo ciò che c'era scritto.

-Che vuol dire?

Ripetè Camilla imitando la sua voce da ragazzo appena sveglio.

-Vuol dire che devi smetterla di inviarmi questi bigliettini. Ho capito che sei tu, molto divertente ma ora puoi anche smetterla di prendermi in giro.

Ted rispose dicendo:

-Ti stavano inviando questi bigliettini?

Sembrava proprio sorpreso e abbastanza arrabbiato. Camilla capì da un solo sguardo che non era lui l'autore dei bigliettini, così gli e lo strappò di mano e disse:

-Lascia stare.

Uscendo dalla stanza sentì un rumore, simile ad un pugno dato ad un mobile. Pensò che ormai quello non era più un suo problema, Ted non faceva più parte della sua vita e allora non doveva più preoccuparsi per lui. Perciò scese le scale, salutò la signora Scott che ancora una volta la pregò di chiamarla per nome e uscì da quella casa.

La vita secondo CamillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora