6.Benji

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Trovato il suo migliore amico, si buttò velocemente alle sue braccia. Benji era un punto stabile per Camilla, qualcosa che sa che è sempre lí, ovunque lei vada, qualunque cosa faccia. Non scambierebbe il suo amico per nulla al mondo, nessuno fosse in lei lo farebbe.

I due migliori amici si diressero a casa di Benji e arrivati lí Camilla gli raccontó quello che era successo tralasciando i bigliettini del ragazzo misterioso. Non riusciva a dire a qualcuno che un ragazzo della scuola ad un tratto dopo 4 anni si era accorto di lei. Si vergognava e anche se Benji era la persona a cui più voleva bene era allo stesso tempo la persona a cui non voleva proprio dirlo, non sapeva neanche lei il perché.

-Resti a mangiare qui?

Disse l'amico voltandosi verso la ragazza, seduta su una delle sedie alte, attorno alla penisola della sua cucina. Ormai era tardi e ad entrambi lo stomaco brontolava.

-Sisi, chiamo mia mamma per avvisarla.

Rispose Camilla contenta. Andò nella sua camera da letto per riuscire a sentire quello che le dicesse sua madre, visto che Benji aveva il volume alto della tv come sempre. Mentre parlava alla madre per rassicurarla che non si stava mettendo nei guai, camminava su e giù per la stanza guardandosi attorno.
Si avvicinò al comó e prese con la mano libera una piuma rosa, che era adagiata su esso e la scrutó; era davvero bellissima. Ormai la madre parlava al telefono da sola, mentre Camilla fissava la piuma. Non amava particolarmente il rosa, le piaceva, si, ma non era quello che attirava così la sua attenzione. Lei amava le piume e qualcunque animale volasse, le trasmetteva libertà e pace.

-Sapevo ti sarebbe piaciuta.

Disse Benji sulla porta di camera sua. Camilla a sentir una voce che interruppe la sua concentrazione si spaventó e le uscì un urletto classico da ragazzina spaventata. Quando si girò e vide l'amico sulla porta che stava trattenendo una risata a stento scoppió a ridere, salutò la madre e chiuse la chiamata.

-Ma non te la posso regalare, mi serve.

Disse l'amico ancora ridendo. Camilla fece spallucce e andarono in cucina. Era un po' perplessa. Benji le faceva sempre mille regali, ogni cosa che Camilla guardasse lui gli e la regalava; ogni cosa a cui l'amica concedeva uno sguardo in un negozio, lui la comprava all'istante. Camilla non voleva mai accettare tutti i suoi doni, ma Benji la costringeva dicendole "è da femmina e a Isabelle non piace, ora che l'ho preso lo devi accettare per forza". Perciò capí che il valore di quella piuma era davvero alto per lui e così con un sopracciglio alzato e un sorriso furbetto disse all'amico:

-Ooooh..è per una ragazza eeh?

L'amico ricambió quel sorriso e ammise che era proprio così, ma non le voleva dire per chi fosse. Anche questo lasciò perplessa la ragazza. Benji si confidava sempre con Camilla anche se l'ultima volta che le piaceva una ragazza fu ai tempi del secondo liceo. Forse diventando grandi queste cose diventano ancora più private. In fondo anche lei aveva omesso di raccontare dei bigliettini.

Finito il pollo con le patate, si buttarono goffamente sul divano rosso, come se quella giornata fosse stata la giornata più stancante al mondo e decisero di guardare un film. Scelsero di guardare 'Harry Potter e il calice si fuoco' perché entrambi amavano quella saga.

A metà film Camilla si voltó ad osservare l'amico. Non lo faceva spesso perché quando lui se ne accorgeva lei si girava di scatto. Questa volta lui era preso dal film, quindi non se ne sarebbe accorto. Aveva qualcosa di diverso, ma non sapeva riconoscere cosa. I capelli erano ancora lisci, marroncini-biondi, color del miele, come diceva sempre lei e con un grande ciuffo tirato all'indietro. Gli occhi sempre di quel verde trasparente, con pagliuzze marroncine e celesti all'interno. Non per niente Camilla diceva che in lui vedeva il mare, guardando i suoi occhi si poteva quasi sentire il rumore dell'acqua a contatto con gli scogli. Le labbra erano sempre rosee e la carnagione forse un pó più abbronzata del solito. L'espressione rilassata e la felpa rossa che gli copriva il mento e nelle quali tasche aveva nascosto le mani. Era ormai estate, certo, ma quella sera faceva un pó freddo e con i pantaloncini e una felpa si stava benissimo. Benji viveva da solo, tranquillo e indipendente e questa caratteristica Camilla la adorava. A 16 anni lui decise di prendersi l'appartamento accanto alla sua casa per vivere da solo. Era di proprietà dei suoi genitori ed era proprio attaccato alla loro villa però così si sentiva più libero e indipendente.

Forse la cosa diversa era che ora a Benji piaceva una ragazza e Camilla moriva dalla voglia di sapere chi fosse; ma non l'avrebbe chiesto un'altra volta. Voleva lasciarlo nella sua privacy.

Fatta mezzanotte e finito il film, Camilla tornó a casa a piedi, nonostante il battibecco con Benji perché la voleva accompagnare a tutti i costi cercando di convincerla che l'avrebbero derubata un gruppo di ladri e rapita gli alieni.

Mentre camminava vide Anna e il suo ragazzo. Quando passó accanto, Anna fece un sorriso cattivo a Camilla e mentre la guardava si strinse ancora di più ad Eric. 'Povero ragazzo' pensó Camilla.

Mentre attraversava il giardino di casa sua vide quel ragazzo, non si ricordava mai come si chiamasse ma non aveva voglia di salutarlo e perciò camminó guardando dritta davanti a sè.

-Ca-camillaa!

Gridò il ragazzo. Lei si voltó e fece un sorriso forzato dicendogli un semplice 'ciao'.

Lui continuava a guardarla, aspettando quel 'ciao' per quelli che gli sembravano minuti e proprio quando arrivó, lui finí nella spazzatura del vicino Ted. Camilla rise teneramente alla vista di quel ragazzo goffo ma si stoppó quando sentí la risata di Ted che era seduto sulla panchina fuori da casa sua con il braccio sulla spalla di una ragazza. Portava a casa sua cani e porci quando aveva voglia, i suoi erano dottori e facevano spesso turni di notte.

-Hai trovato il tuo posto eh Andrew?

Disse Ted e Camilla quando lo vide voltarsi verso di lei e guardarla entró subito dentro casa non sentendo neanche quello che le stava dicendo.

Entrata camminó cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare i suoi, salí le scale, aprì la porta cigolante, la chiuse alle sue spalle e finalmente poteva buttarsi nel suo letto.

Pensó che probabilmente sarebbe stato meglio se l'avessero derubata e se fosse stata rapita dagli alieni come disse Benji. E invece no. Incredibile come in quella strada vivessero tutti in pratica. Anna viveva vicino a Benji che non abitava molto lontano da lei, Eric non aveva un minuto per respirare con Anna sempre alle costole perciò stavano insieme tutto il tempo, Ted era il suo vicino di casa e ogni sera aveva l'onore di vederlo con una ragazza della sua scuola diversa e Andrew..beh non sapeva minimamente dove abitasse.

Passata mezz'ora lei stava per prendere sonno, quando un rumore la fece sussultare. E ancora un altro. Le stavano lanciando sassi sulla finestra.

-Ted smettila!

Gridò Camilla. Si affacció e non vide nessuno. Si girò in dietro per tornare a letto e arrivó un altro sasso e visto che aveva lasciato la finestra aperta arrivó dentro casa, sul pavimento. Si affacció di nuovo e niente, il vuoto. Prese il sasso e vide che era avvolto in una carta. Lo scartó e quella carta non era altro che un altro biglietto con allegato...una piuma rosa. Camilla non poteva crederci, non voleva crederci. Era impossibile. Il suo migliore amico il ragazzo misterioso. No. Ci doveva essere uno sbaglio.

Lasciò cadere il tutto a terra come se scottasse e si rigoró nelle coperte cercando di non pensarci chiudendo gli occhi con forza e dicendo:

-È solo un sogno, è solo un sogno.

La vita secondo CamillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora