Chapther 36

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E se fosse vero?
Insomma, potrebbe non essere una coincidenza.
Era peggio di un rompicapo la situazione, così complicata da crearti un emicrania.
Ma Jungkook voleva arrivare fino in fondo in questa storia, non si sarebbe fatto spaventare da quel tizio.
Doveva scoprire la verità.

Il mattino seguente si svegliò, erano le 9:30 ciò vuol dire che aveva mezz'ora per prepararsi e andare in quel posto.
Non lo visitava da parecchi anni, era stufo di ripercorre tutti i loro momenti, era come se ogni volta tutti i ricordi passassero nella sua mente come un disco, impossibile da fermare.
Uscì di casa con una semplice maglia bianca e jeans strappati, sperava con tutto il cuore che non trovasse nessuno, perché se vedeva Nora, allora Taehyung era veramente in fin di vita, e non può accadere una cosa del genere, giusto?

Appena arrivato,
inalò l'aria fresca, riconobbe l'altalena, la famosissima altalena dove lui toccò le nuvole per la prima volta, il piccolo scivolo che sembrava così grande tanto tempo fa..

"Hyung oggi ci vediamo al parco?"
"Ma certo piccolino, ti aspetto allo scivolo." e con questo se ne andò lasciando un leggero bacino sulla fronte del minore.

Andò a sedersi su di esso, toccando il materiale di plastica, "Tae!-" scosse la testa, ti prego non ora -"Ti voglio tanto bene Tae amici per sempre!"- No! Si portò le mani in viso scuotendo più violentemente la testa, esci dalla mia testa cazzo. -"Kookie non ti abbandonerei mai." cazzo. Avevi detto che saresti stato sempre al mio fianco, perché mi hai abbandonato?

"Kookie devo andarmene, non cercarmi mai più, ok? Devi dimenticarti di me, di noi"
"Ma tae.."
"Niente ma, Jungkook. Sparisci dalla mia vita."

Si ritrovò a terra in ginocchio, piangendo così disperatamente. Tutti i loro ricordi erano così vividi nella mente.
Lo aveva lasciato lì, a soli 10 anni, si ritrovò perso, non aveva più la voglia di uscire di casa, si chiudeva nella sua cameretta singhiozzando ogni notte, si chiedeva sempre "Perché? Cosa gli ho fatto? Non mi voleva più bene?" e nonostante siano passati gli anni, non smette di domandarsi queste cose.
"Hyung.." sussurrava mentre stracciava le erbacce dal terreno.

Non si rese neanche conto che una mano si poggiò sulla sua spalla facendolo girare delicatamente, alzò la testa per incontrare quello sguardo che sperava di non vedere, gli stessi occhi della persona di cui era innamorato.
Nora.

E fu in quel momento che gli cadde il mondo addosso realizzando cosa significasse.

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