Capitolo 5 -Swami-

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"Quindi spiegati meglio...stavi per scopare con Izac Jones nella tua cucina?" Dice Dea saltando sul letto.
"No!" Dico comprendo la mia faccia con un cuscino.
"Non ancora" ride Dea
"Dea smettila, quando mia madre tornerà mi farà la solita chiacchierata tra madre e figlia." Dico sbuffando.
"Ma hai venticinque anni!" Dice Dea con un tono divertito.
Sento bussare alla porta e subito dopo entra mia madre. Si, è di famiglia entrare senza aspettare la parola "Avanti".
"Signorina dobbiamo parlare." Dice sedendosi goffamente sul letto.

Guardo Dea supplicandola, con lo sguardo, di non lasciarmi sola.
"Io...beh...levo il disturbo!" Dice Dea andando in bagno.
"Che amica..." dico sottovoce.
"Signorina, devi dirmi qualcosa?" Dice mia madre incrociando le braccia sul petto.
"Mamma, mi dispiace. Non succederà più." Dico abbassando la testa.
"Tesoro, lui ti piace?" Dice accarezzando i miei capelli.
"No" dico alzando la testa di scatto. Divento rossa quando incontro il suo sguardo malizioso.
"Ti piace altro di lui allora?" Dice ridendo. "Questa volta ti è andata bene che c'ero io, ma la prossima volta può capitare che tuo padre vi becchi con le mani nel sacco...o in altro." Dice ridendo per poi chiudere la porta.

Dea finalmente esce dal bagno ed io subito le lancio un cuscino.
"Stronza!" Dico andando verso di lei.
"La tua faccia è stata epica quando tua madre ti ha chiesto se Izac..." dice Dea ma subito viene interrotta da me.
"Smettila! Che vergogna! Mia madre mi ha visto quasi scopare con uno sconosciuto!" Dico agitata andando avanti e indietro.
"Dai, magari la prossima volta vi vedrà scopare. Senza il quasi." Dice ridendo.
La sua risata mi coinvolge e inizio a ridere come una scema.
"Perché ridete?" Dice mio padre aprendo la porta.
In questa casa non esiste la parola privacy.
"Perché non stiamo tanto bene con la testa." Dice Dea.
"Come darvi torto! Comunque ero venuto per dirvi che la cena è servita." Dice per poi andare via.
Scendiamo le scale ridendo e questo mi ricorda tanto la mia infanzia, quando il pomeriggio studiavamo insieme e poi mamma ci chiamava per la merenda. Noi correvamo in cucina e divoravamo i muffin al cioccolato fatti da mio padre e il succo, fatto con i nostri frutti, andava giù una bellezza ed aveva un altro sapore.

Come sempre mia madre ci chiama dieci, se non venti, minuti prima e ci tocca mettere la tavola. Ridiamo e scherziamo come matte
"Anne ma dopo questo bel bimbo che nascerà, vuoi farne altri?" Dice Dea d'un tratto seria.
"Non lo so. Economicamente ci stiamo riprendendo, Sharif vuole aprire un ristorante qui vicino. Visto che i terreni sono i nostri qui intorno possiamo costruire, ma dovremmo usare i risparmi che avevamo conservato per il matrimonio di Swami. Ora non vogliamo toccare quei soldi. Non possiamo." Dice mia madre continuando a tagliare l'avocado.
"Stasera ragazzi si mangia avocado con uova e pancetta." Dice mio padre prendendo le uova.

I miei genitori sono sempre stati uniti, cucinano insieme, curano l'orto insieme, passeggiano insieme, fanno spesa insieme...praticamente non si separano mai. Una volta io e mia madre fummo costrette ad andare a trovare mia zia in Inghilterra e mio padre, per la disperazione, il giorno dopo prese l'aereo e ci raggiunse.
"Tesoro, sveglia! Ti ho chiesto se puoi preparare l'insalata di pomodori." Dice mio padre sventolando la sua mano davanti il mio viso.
"Si papà, scusa." Dico andando a prendere i pomodori in giardino.

Una volta tagliati i pomodori, io e Dea andiamo a farci una doccia visto che i miei genitori stanno ancora cucinando.
Facciamo a turni, si lava prima lei e poi io. Quando esco dalla vasca la trovo seduta a terra con i capelli bagnati.
"Fa caldo" inizia a sbuffare come una bimba.
"Dea devi asciugare almeno un po' i capelli, dopo ti può venire qualche dolore." Dico guardandomi allo specchio.
Mi asciugo velocemente e poi indosso l'intimo rosa pesca di pizzo e la mia camicia da notte lilla di raso, corta fino a metà coscia. Asciugo i capelli e dopo averli pettinati faccio due trecce, aiuto poi Dea ad alzarsi e le asciugo i capelli come una mamma fa con una figlia. Le pettino i capelli lentamente e le levo tutti i nodi, metto un po' d'olio di semi di lino sulle punte e faccio una treccia laterale per renderli più morbidi domani mattina.

Scendiamo giù e ceniamo, tra risate e chiacchiere si è fatto molto tardi. Andiamo a letto non prima però di aver aiutato mia madre. Una volta in camera ci sediamo sul mio letto
"Allora con il biondo, il barista, come va?" dico guardandola ridere maliziosa.
"Direi abbastanza bene. Certo, è dotato, dolce, bello, molto bello però non fa per me. Non può che essere uno amico, a me sta bene così e credo che anche a lui vada bene." dice sistemandosi un ciuffo ribelle.
"Voglio i dettagli ora!" dico ridendo.
"Come ho detto è stato romantico, aveva preparato una cena davvero deliziosa a base di pesce, il tutto a lume di candela. Dopo cena a proposto un film romantico ed io ho accettato volentieri, dopo un dieci minuti eri il film a guardare noi. Ci stavamo creando un nostro film...di un genere un po' diverso." dice ridendo.
"Un film vietato ai minori" dico ridendo con lei.
"E tu? Oggi come mai ci hai impiegato tempo ad uscire?" dice lei maliziosa.
"Beh...dovevo salutare Izac, no?" dico sorridendo come una bambina alla vista dei regali di Natale.
"Il problema è come hai salutato il caro Izac!" dice ridendo Dea.

Le lancio un cuscino, scherzosamente, per farla smettere ma da lì nasce una vera e propria guerra con i cuscini. Ad un punto i cuscini si rompono e tutte le piume volano per la stanza, iniziamo a tossire con tutte le piume in bocca.
"Avrai una decina di piume in bocca." dico ridendo a Dea.
"Anche tu, ma immagino vorresti avere altro." dice ridendo.
Inizia così una seconda guerra, lei inizia a correre per la casa ed io la seguo, ridiamo, urliamo e scherziamo. Dopo due ore più o meno siamo a letto
"Le piume comunque ti donavano, peccato." dico ridendo.
"A te invece non stavano bene, sta meglio altro." dice Dea divertita.
"Zitta e dormi!" dico girandomi di spalle.
"Buonanotte!" dice ridendo.
Alle tre apro gli occhi, non riesco a dormire grazie a dei rumori, mi alzo dal letto mezza intontita visto che sono andata a dormire solo dieci minuti fa. Cerco di capire da dove provengono i rumori, apro la porta della mia stanza e in casa c'è silenzio. Capisco allora che il rumore proviene dalla mia camera, controllo sotto il letto, nell'armadio, nei comodini ma niente. Non c'è traccia di un topo o qualunque altra cosa. Dea dorme tranquilla quindi penso che quei rumori sono solo nella mia testa ma poi sento un fischio e mi sento chiamare. C'è qualcuno giù, apro la finestra e guardo il giardino.
"Scendi?" dice ridendo.
"Arrivo!" dico ridendo.
Scendo le scale velocemente, fregandomene delle mio condizioni, e apro la porta.

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Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Secondo voi chi ha disturbato la nostra bella Swami?
Commentate con un vostro parere❤

Avocado con uovo:

Abbigliamento da notte di Swami:

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Abbigliamento da notte di Swami:

È per farvi fare un'idea, comunque la camicia da notte è lilla

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È per farvi fare un'idea, comunque la camicia da notte è lilla.

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