Capitolo 7 -Swami-

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"Ma ti prego Izac! Non puoi trattare male chiunque ti capiti davanti, smettila!" Dice Dea alzandosi.
"Chi sei tu per dettare legge? Mia madre?" Dice lui indicandola.
"No, non sono tua madre. Sono quella persona che, però, ti ucciderà e farà sembrare tutto un banalissimo incidente. Tu a Swami non devi farla soffrire, capito?" Dice lei andando verso la porta.
"Swami si sa difendere se vuole! Mi sono comportato male ma sai che non sono il classico cattivo ragazzo." Dice lui ridendo.
"Tu sei il classico stronzo e basta. Ora fuori da questa casa." Dice Dea per poi farlo uscire e chiudersi la porta alle spalle.
Scendo l'ultimo gradino e fingo di non aver sentito niente.
"Ehi, ho sentito delle urla. Tutto bene?" Dico andando verso il divano.
"Avrai sentito male" dice lei sedendosi sulla poltrona di mio padre.

"Swami senti, hai intenzione di perdonare Izac?" Dice Dea portandosi una ciocca dietro l'orecchio.
"Credo di si." Dico guardandola "Tutti noi abbiamo bisogno di una seconda opportunità. Lui era ubriaco, quindi,  non era neanche lucido da capire quello che stesse facendo. Oltretutto io ho bisogno di un lavoro e sai in questo periodo quanto è difficile trovarne uno. Comunque inizialmente sono stato io a provarci con lui, quindi magari gli avrò fatto capire che volevo scopare. Dovrò solo chiarire le cose." Dico per poi alzarmi.
"È troppo scemo per leggere sotto le righe..." dice Dea a bassissima voce ma io comunque la sento.
Faccio finta di niente e vado verso la cucina.

"Tra un po' arriverà mamma. Ti va di preparare la cena?" Dico mettendo il grembiule.
"Che cosa cuciniamo?" Chiede Dea mettendo il capello da cuoco vinto ad una gara di paese da mio padre.
La nostra cucina è di dimensioni normali, è composta da una cucina in legno, una penisola bianca che usiamo anche come tavolo, sei sedie di legno, un frigo e una TV a schermo piatto vicino al muro.
"Ti va di fare il pollo con l'insalata?" Dico prendendo il pollo, in confezione, dal frigo.
"Io preparo il dolce." Dice Dea prendendo la farina.
Inizio con il pulire il pollo dai residui di peli, lo metto poi in padella e aggiungo un filo d'olio, accendo il fuoco e aggiungo anche le mie spezie preferite. Ogni tanto, mentre preparo l'insalata, giro le cosce di pollo per non farle bruciare.
"Cosa stai preparando?" Chiedo a Dea.
"Il tiramisù, un dolce italiano." Dice mettendo dei biscotti sul vassoio.

"Siamo a casa!" Sento urlare dall'entrata.
Subito raggiungo i miei genitori e li abbraccio.
"Come sta Samir?" Chiedo accarezzando la pancia di mia madre.
"Sta bene." Dice lei prendendo la mia mano. "Tu come stai?" Dice guardando i miei occhi.
"Bene, oggi abbiamo comprato tante cose mamma. Comunque io domani esco e non so a che ora torno." Dico entrando in cucina seguita da mia madre.
"Soprattutto non sa se torna." Dice ridendo Dea.
"Basta che stai attenta!" Dice mia madre sorridendo alla vista del dolce. "Tiramisù, dolce di origini italiane. Lo faceva sempre mia nonna..." dice ricordando quei bei momenti passati con nonna Bonnie.

Una volta a tavola si parla del più e del meno.
"Oggi mi ha chiamato Izac, non sei andata a lavorare? Perché?" Dice mio padre tagliando un pezzo di pollo.
"Ehm..." non mi aspettavo una domanda del genere, cazzo.
"Si sarà dimenticato, gli avevi detto che oggi avevi da fare. Domani deve uscire con un ragazzo la nostra piccola Swami." Dice Dea indicandomi.
"Come scusa?" Dice mio padre incredulo.
"Si papà, uscirò con un ragazzo." Dico prendendo un po' d'insalata.
"Si ma sta attenta. Non ti fidare mai, e dico mai, di nessuno!" Dice mio padre guardandomi.
Annuisco e continuo a mangiare.

"Ragazze stasera aiuto io questa bella signora, potete andare." Dice mio padre mettendo i piatti nel lavandino.
"Ok, allora buonanotte" diciamo in coro io e Dea.
Saliamo le scale in silenzio, ci laviamo senza dire una parola e ci mettiamo a letto.
"Che hai Swami?" Chiede Dea.
"Ho paura." Dico guardandola negli occhi. "Ho paura di Shane." Continuo giocando con una ciocca.
"Tranquilla non succederà niente." Dice Dea coprendosi.
"Lo spero. Notte." Dico tirando un po' la coperta.
"E lascia la mia parte di lenzuolo. Notte." Dice Dea tirando.
Dormire in un letto matrimoniale non è l'ideale se c'è Dea con te, morirai di freddo per tutta la notte.

La mattina dopo inizia con una sveglia suonata tardi, la colazione bruciata e i panni ancora bagnati.
Apro l'armadio e prendo una gonna di jeans corta fino a metà coscia e un top bianco corto. Abbino una borsa di Coco Chanel bianca, un orologio blu e dei tacchi neri. Metto un ombretto blu sfumato con il bianco, la matita nera e il mascara, mentre per le labbra una tinta rosa carne. Lego i capelli in due trecce laterali e sono pronta!
"Papà prendo la macchina. Salutami tu a Dea quando si sveglia." Dico urlando dall'ingresso.
"Ok, le chiavi sono sul solito mobile." Urla di rimando lui.
Prendo le chiavi e corro in macchina.
Metto il piede sull'acceleratore e cerco di arrivare in tempo a lavoro, un semaforo rosso però mi fa rallentare. Aspetto e poi parto.

Margaret River è sempre bella, però, non mi sono mai pentita di essere rimasta con i miei genitori in periferia. Vivere vicino al mare ha i suoi pro e i suoi contro, quando il mare è agitato stai in continua allerta però quando è calmo e puoi godere dei suoi pregi...vivi da regina. Parcheggio la macchina al solito posto e chiudo lo sportello, vado verso lo studio e apro la porta.
"Buongiorno!" Sento dire dallo studio di Izac.
"Ciao" dico sedendomi alla mia postazione. "Oggi non lavoriamo." Dice uscendo dallo studio.
"Scusa?" Dico con uno sguardo curioso.
"Bambina andiamo a farci una vacanza per il weekend" dice prendendo le chiavi della macchina.
"Ma io devo uscire con tuo fratello stasera. Ho la mia migliore amica a casa, non ho avvisato i miei e non ho i panni." Dico rifiutando l'offerta.
"Ti accompagno a casa, fai la valigia e dici alla tua mamma e al tuo caro papà che vai in vacanza con...una tua amica." Dice lui convinto.
"Non ci pensare proprio." Dico restando della mia idea.
"Va bene." Dice vendendo verso di me.

Mi carica in spalla e mi porta verso la sua decappottabile bianca.
"Il mio gioiello, ti piace?" Mi chiede mentre mi allaccia la cintura al posto di guida.
"Cosa devo fare?" Chiedo guardando questo esemplare di scimmia.
"Guidare." Dice con un tono ovvio salendo nella mia macchina.
Arriviamo a casa mia ed entro in casa con lui.
"Salve signori Gordon." Dice Izac salutando.
Dea mi guarda con occhi sbarrati in cerca di una risposta.
"Sua figlia può venire in vacanza con me e degli amici?" Chiede bevendo l'acqua che gentilmente mia madre gli ha offerto.
"Dea vieni con me!" Dico tirandola per un braccio fino alla mia camera.
Gli spiego dell'accaduto mentre preparo la valigia e lei è sempre più scioccata.
"Sai che ti dico? Divertiti!" Dice ad un punto sorridendo. "Portati questi, ti serviranno." Dice mettendo dell'intimo sexy nella mia valigia.
"Non sei...come dire?" Dico guardandola.
"Ma ti pare!" Dice abbracciandomi.
Scendiamo giù e gli occhi di tutti sono puntati su di me.
"Allora andiamo?" Dico sorridendo.

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Ehi! Vi sta piacendo la storia? Per ora quale personaggio preferite? Perché? Sono curiosa di sapere le vostre risposte! Baci 😘

L'abbigliamento di Swami:

L'abbigliamento di Swami:

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