Capitolo 19 -Swami-

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Mia madre e Samir uscirono dall'ospedale una settimana dopo, i dottori preferirono fare alcuni controlli ma niente di grave. Shane lo rividi dopo una settimana e gli chiesi una pausa. Volevo stare sola.

"Swami, ci sei?" vedo sventolare la mano di Dea davanti i miei occhi.
"Oh...si, scusami." dico sorridendole.
Lei riprende a parlare ed io non riesco a concentrarmi, sono proiettata completamente altrove. Prima avevo molti obbiettivi e immaginavo la mia vita in modo diverso, volevo diventare qualcuno. Il tempo poi mi ha fatto combinare prospettiva ma comunque immaginavo un futuro sereno, un lavoro stabile, un marito e tanti bambini. Ora, vedendo alle mie spalle, vedo una ragazza spenta, con una vita in mano che non sa neanche se sia veramente sua. Sono una ragazza innamorata di un ragazzo, normale no? Quel ragazzo però è sposato. Sono una ragazza che ha frequentato il fratello del ragazzo che le piace, ci è andata anche a letto. È stato bello ma niente di più, niente di meno. Sono una ragazza che si è innamorata in cinque secondi e né paga le conseguenze perché quei suoi fottuti occhi mi hanno conquistata da subito. Quei suoi modi di fare e i suoi sorrisi, mi rendevano la giornata migliore, per noi due sono serviti pochi mesi per stare bene insieme. Ma ora è tutto finito, tutte le cose belle prima o poi finiscono.

"Dea??" dico affacciandomi fuori la porta. Ma non stava parlando con me?
"Dea" dico bussando e poi aprendo la porta del bagno, niente.
"Mamma hai..." mi zittisco vedendo mia madre parlare al cellulare e Dea con Samir in braccio. Dea sarà una mamma strepitosa.
"Eri qui" sussurro.
"Dove potevo essere?? Questo bambino è bellissimo e soprattutto mi ascolta. Non è come te." dice scuotendo la testa in segno di negazione.
"Scusami." dico solo.
Mi passa Samir e va in camera, è davvero nervosa. Passo Samir in braccio a mio padre e gli lascio un bacio sulla guancia, lui mi guarda rassegnato e mi sorride. Vado da Dea e la trovo a piangere sul letto ed io ridacchio.
"Gli ormoni...sono una brutta bestia." dice singhiozzando, poi aggiunge "Ci dovrai passare anche tu, sarò io poi a ridere." Si soffia il naso e mi guarda.
"Tu" dice indicandomi.
Io mi indico e rido per il suo tono.
"Sisi, proprio tu. Ora mi porti al bar di Elia perché ho voglia di cioccolata e non si può far morire di fame una donna incinta." dice mettendosi il giubbotto di pelle.
"Il tempo di vestirmi." dico ridendo.

Indosso un vestitino a tinta floreale, corto fin sopra il ginocchio, con le maniche a trequarti e stretto in vita. Metto un paio di parigine bordeaux e degli stivaletti color cuoio, la borsa del medesimo colore e un braccialetto d'oro appartenente alla mia bisnonna.  Sfumo l'ombretto con le tonalità del bordeaux e metto il rossetto dello stesso colore.
"Le persone famose, prima di andare sul red carpet, si preparano e ci mettono meno tempo di te. Se dovevo partorire vai tranquilla che il bambino sarebbe nato qui." dice Dea passandomi il profumo.
"Sono pronta, andiamo a piedi?" le chiedo spruzzandomi il profumo.
"Non mi va di camminare." sbuffa.
Prendo le chiavi della macchina e usciamo.

Il bar non dista molto da casa però il traffico per le compere di Natale rende il percorso molto più noioso.
Dea mette un po' di musica ed io picchietto le unghie sul manubrio a ritmo. Lei canticchia ed io ballo poi, quando mi tocca guidare perché il traffico si sblocca, ci scambiamo i ruoli.
"Questa canzone italiana è bellissima. Ora provo a cantarla, aspetta aspetta. Voglio il ritornello." e appena parte il ritornello Dea canta. Riesce a dire bene due parole su dieci però comunque resta intonata.
"Sì dice amo no ano. Sono due cose distinte e separate." dico ridendo.
"Ha sbagliato Harry Styles a dire la stessa parola ed ora io non posso?" dice ridendo insieme a me.

Una volta al bar lei ordina un gelato a tre gusti ed io un frappè alla fragola. Elia si siede al nostro tavolino e assaggia un po' di gelato di Dea.
"Senti caro, vedi questo gelato" dice mettendolo davanti i suoi occhi "È mio. Se ti avvicini di nuovo mi metto ad urlare e dico che vuoi rubare del cibo ad una donna incinta." dice leccando il gelato sciolto.
Elia se la ride e poi le lascia un bacio dolce sulle labbra, le sorride e poi ritorna a lavorare.
"Se vuoi andiamo al centro commerciale qua vicino e poi lo passiamo a prendere quando stacca." dico e subito Dea annuisce.

Il centro commerciale è strapieno di gente. Tutti hanno con sé come minimo dieci buste, tutti approfittano degli sconti natalizi e sono felici dei loro acquisti.
"Swami" sento chiamarmi il lontananza.
Mi giro ed Amanda e Jim, i genitori di Izac, si avvicinano.
"Ami" mi saluta con la manina Carlos da dentro il carrello.
Io ricambio e ci fermiamo a parlare con i signori Jones, mi raccontano del loro ultimo viaggio a Tahiti e del pranzo che terranno domani a casa loro.
"Cara ho chiamato proprio oggi tua madre, voi siete invitati. Cara, anche tu ci sarai giusto?" dice inizialmente a me e poi rivolgendosi con lo stesso tono falso a Dea.
"Oh...certo signora Jones, verrò sicuramente con Elia." dice Dea impacciata.
"Spero che almeno tu riesca a fargli mettere la testa a posto. È sempre stato un tipo ribelle." dice Jim a Dea evidentemente preoccupato per il nipote.
"Allora ci vediamo domani, noi continuiamo con le nostre compere. Buona serata ragazze." dice Amanda.
Ci salutiamo e ognuno continua con i propri acquisti.

Usciamo dal centro commerciale giusto dopo un'ora e con almeno dieci buste ciascuna.
"La busta rosa a righe bianca è mia." dico a Dea.
"Quella gialla con la scritta nera invece è mia, ho comprato una tutina di colore neutro per il primo mese." dice lei felice.
"Io ho comprato un completo per il pranzo di domani." dico mettendo le buste nel cofano.
Saliamo in macchina e raggiungiamo il bar, Elia ci stava aspettando e subito torniamo a casa.
Elia ci aiuta con le buste e mia madre ci apre la porta.
"Ragazze dovete smettere di comprare sempre." dice disperata.
"Tu -dice mia madre indicandomi- dopo Natale andrai a lavorare in un ufficio. Il tuo lavoro sarà quello di impacchettare i libri per una casa editrice e di spedirli ai clienti che li hanno ordinati." dice poi andando via.
"Ah...tu invece - dice mia madre tornando indietro ed indicando Dea- dopo Natale lavorerai al fianco di una signora. La signora Banks è autonoma ma cerca solo una compagnia e tu fai proprio al suo caso, solare, scherzosa, paziente e soprattutto comprensiva. Se non hai nessuna di queste qualità cerca di averle per lunedì." dice e poi va in cucina.
"Che simpatica" dico sbuffando.

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Dovrei aggiornare più spesso ma ho sempre meno tempo per scrivere e mi scuso. Dopo aver avuto diverse recensioni della mia storia ho tratto le mie conclusioni. Molte persone mi hanno detto, che leggendo i primi capitoli, la storia procede bene e senza errori ma le scene di sesso sono abbondanti. Ho deciso allora di lasciar sciogliere la parte di me "dolce" e di scrivere capitoli con più scene romantiche o divertenti.
Invece, a chi non dispiace leggere alcuni dettagli hot, non saranno escluse determinate scene, verranno solo diminuite.
Mi scuso ancora per aver fatto attendere a lungo questo capitolo e buon proseguimento😘

Outfit di Swami:

Ps: nella gif di sopra c'è Taylor Hill, Deana

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Ps: nella gif di sopra c'è Taylor Hill, Deana.

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