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"QUESTA È UNA SELEZIONE DI CHEERLEADERS, NON DI OCHE!" Grida la Coach Gamet.

Eh sì! Il fatidico giorno delle selezioni è finalmente arrivato, è stato anticipato a oggi che è venerdì ma sarebbe dovuto essere lunedì prossimo. Lo hanno fatto cosicché lunedì la squadra sarà già al completo e inizieremo l'anno al meglio. Dopo qualche consiglio di Jess sono pronta ad affrontare Satana.

"La prossima!" Esclama e tiro un sospiro per poi entrare nella sala dei provini. Le Cheers mi sorridono, Gamet è impassibile.

"Le Cheers mi hanno già parlato bene di te. Ti hanno già vista all'opera quindi la mia audizione non sarà sulle tue capacità, mi fido delle mie ragazze. Voglio sapere se hai carisma. Una Cheers dev'essere un modello di vita di tutte le studentesse. Deve avere una media ottima, partecipare a tutte le attività scolastiche. Non può permettersi di essere disordinata, dev'essere al massimo della forma ogni giorno, tra i corridoi deve emanare sicurezza e grinta. Credi di avere tutte queste qualità Cristelmann?"

"Sì." Rispondo sicura.

"Ti dispiace ti faccio qualche domanda, allora?" Mi chiede.

"È lei la coach, è lei che comanda." Jess mi ha detto che alla Gamet piace molto sentirsi dire questa frase.

"Perfetto Cristelmann. Okay. Sono una cheerleaders della squadra avversaria e ti provoco, cosa fai?"

"La lascio parlare, in campo vedrà che sono la migliore."

"Un ottimo spirito competitivo. Qualche ragazzo fa degli apprezzamenti su di te non poco carini."

"Vedesse pure tutto ciò che non potrà avere." Le ragazze mi sorridono.

"E nel caso tu dimenticassi i passi?" Mi chiede inquisitoria.

"Una Cheers è perfetta, non dimentica i passi." Rispondo guardandola negli occhi.

"Cristelmann. Sei dentro. Gli allenamenti iniziano lunedì." Dice la Gamet per poi raccattare le sue cose e uscire dalla sala.

"Danny sei stata magnifica!" Esclama Sheryl.

"Non mi aspettavo tutto ciò in realtà..." Dice invece Krystal.

"Sapete che la Gamet è imprevedibile." Dice annoiata Jess.

Quando esco intravedo Mark. È seduto su una panchina e tutte le altre ragazze sono scomparse alla notizia che la Cheers mancante è stata scelta.

"Mark?" Chiedo e lui alza il capo dal suo smartphone.

"Com'è andata?" Mi chiede sorridendo sornione.

"Oh beh.... Mi hanno presa!" Esulto e lui mi solleva in aria.

"Sono felicissimo per te Dan, io oggi ho già avuto allenamenti. A che ora devo venire a cena da te questa sera?"

"Alle 8 p.m. mi raccomando puntualissimo, mia madre ci tiene!"

"Comunque se posso confidartelo ho proprio paura di conoscere un avvocato..." Dice.

"Non hai mai avuto guai con la legge?" Gli chiedo.

"Sei impazzita? Siccome sono italiano, sono un mafioso, secondo te?" Mi chiede.

"Ah non lo sei?" Lo irrito.

"No! Non lo sono!" Sbotta e se ne va mentre io scoppio in una risata.

Ah! L'Italia! Spaghetti, mafia e mandolino. Non ho mai avuto l'opportunità di vederla ma vorrei tanto. Allen ha studiato l'italiano come seconda lingua ed io ne sono rimasta molto affascinata. So benissimo che non tutti gli italiani sono mafiosi, anzi conosco un sacco di italiani divertenti. Di quelle famiglie allargate che gridano la mattina e gesticolano con la padella di pasta in mano. Ma perché gli italiani gesticolano sempre? Sono simpatici okay ma dovrebbero calmarsi. Uno mi cecò un occhio una volta per gesticolare. E devo chiedere una cosa a Mark... Cosa cazzo è un mandolino? È un fottuto mistero sapere cos'è. Forse è la squadra di football per cui tifano. A parte tutto ciò credo che l'Italia sia un posto magnifico pieno di opportunità e di cultura. Ne vedo tanti di ragazzi italiani che vengono qui con la speranza di un futuro migliore senza capire che il futuro si costruisce indipendentemente da dove si è. Sei tu che decidi! E mi sembra un vero peccato che questi cervelli in fuga non riescano ad apprezzare tutto ciò che hanno dandolo per scontato. Gli americani pagano migliaia di dollari per poter vedere la torre di Pisa o il Colosseo, o fare una vacanza in Sardegna, in Sicilia, in Puglia... e loro che hanno tutto ciò a due passi non sanno valorizzarlo. Sbuffo.

Devo farmi perdonare seriamente da Mark, quel ragazzo è capace di piantarmi in asso questa sera solo perché gli ho dato del mafioso. Mark e la patria sono una cosa sola. Se tocchi l'Italia tocchi Mark e non ti conviene visto che è 1,92 m d'altezza. Mi accorgo di essere rimasta sola tra i corridoi e, recuperato lo zaino mi avvio verso l'aula di fisica.

Spazio autrice.

Heylà Cheers! Ho voluto spendere due parole sull'amore che provo per il mio Paese, per quanto io sia orgogliosa di essere ITALIANA! Io credo che la nostra Italia meriti 4 stelline. Domandina:

- Vi va di scrivere un pensiero sull'Italia? O su un suo luogo particolare?

Bye Bye <3

Aiuto! Sono diventata una cheerleader!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora