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"DANNY HANNO SUONATO!"

"MAMMA NON PUOI ANDARE TU?"

"DANNY! SE TI CHIEDO UNA COSA TU LA FAI. PUNTO!" Sbuffo. Mi alzo dal letto continuando a leggere i messaggi del gruppo '-5 giorni all'inizio delle vacanze natalizie' , scendo le scale e vado alla porta sotto lo sguardo attento di mia madre.

"Chi è?" Chiedo.

"Troy, mamma, sono Troy." Risponde mio fratello dall'altra parte. Apro di scatto la porta per poi buttarmi su di lui che prontamente lascia i borsoni e mi afferra.

"Danny non pesi più 20 chili." Dice fingendosi affannato.

"Oh, non ne sarei molto sicura Troy. Tua sorella fa parte della squadra delle cheerleader."

"Le cheerleader della Whitney? Sul serio?" Dice Troy stupito. Annuisco.

"Beh in effetti è strano non vederti girare per casa con i tuoi soliti pigiami... Manca solo che non sei più finalmente vergine." Io e mamma lo fissiamo. Lui alza lo sguardo dallo smartphone. Fa passare lo sguardo da me a mamma per poi chiudere gli occhi e alzare il capo.

"Non ci credo. Chi è il maniaco che ha toccato mia sorella?" Dice duro.

"Oh avanti Troy, tu cambiavi ragazza ogni tre giorni." Ribatto.

"Erano loro a cambiare me e poi io sono un ragazzo ed ero anche il capitano di football e avevo tutte le ragazze della scuola ai miei piedi."

"Cosa credi? Sai cosa farebbero i ragazzi per ricevere un mio semplice ciao?"

"È proprio questo che avresti dovuto evitare Danny. Non ci credo! Mia sorella è una cheerleader!"

"Cosa c'è di male?"

"Oh avanti scuoti il culo semplicemente davanti a tutta la scuola nella tua divisa striminzita. Cosa c'è di male?" Ribatte ironico. Senza che ce ne siamo accorti ci siamo spostati nella sua camera, lui sta disfacendo le valigie ed entrambi stiamo gridando.

"Ti ha dato di volta il cervello, vero Danny? Le cheerleaders erano le stesse ragazze che ti facevano ritirare a casa piangendo e adesso sei una di loro."

"Non voglio piangere più Troy, preferisco far piangere gli altri."

"Danny, tu non sei come loro, ti farai più male di quanto avessi potuto fartene a Beavercreek."

"Sei un egoista Troy, tu eri il ragazzo popolare ed io sono sempre stata la tua ombra. Voglio brillare di una mia luce."

"Potevi farlo senza darla al primo che capita. Scommetto che è il tipo che verrà a cena tra qualche giorno..."

"No, non è lui."

"Oh perfetto sei qui da quattro mesi e hai perso la verginità con un ragazzo per poi fidanzarti con un altro. Non ti ricordavo così troia." Gli mollo un ceffone per poi iniziare a piangere.

"Non sono affatto pentito delle mie parole Danny, perché dovrei pentirmi di aver detto la verità?" Sorride sarcastico.

"Ed io mi ricordavo un fratello sorridente, che mi ascoltava e mi consolava e invece ne ritrovo uno bigotto, egoista e pieno di pregiudizi. Lo sai che non sarei andata al viaggio con gli amici per vederti durante la vacanze di Natale? Ma hanno spostato la data, perché io non avrei rinunciato a passare del tempo con il mio fratellone ma adesso desidero solo di essere partita." Gli dico piangendo per poi uscire dalla sua camera sbattendo la porta. Nel corridoio incontro mamma e papà, probabilmente straniti dalle urla.

"Danny ma cosa diavolo-"

"Lascia stare mamma." Dico per poi andare in camera. Io e mio fratello non avevamo mai litigato così forte, anzi a dirla tutta non abbiamo mai litigato. È tutto così nuovo. Credo che io non lo abbia mai visto così semplicemente perché lo ho sempre assecondato e adesso che invece so ragionare con la mia testa sa di non potermi più manovrare come una marionetta e si è subito innervosito. Sbuffo. Chiamo Clark, ho bisogno di lui adesso.

"Hey Clark."

"Danielle! Ehi... perchè piangi? Baby cosa è successo?"

"Puoi venirmi a prendere Clark, ho bisogno di stare con te adesso."

"Io, non posso allontanarmi da casa in realtà, facciamo così, ti vengo a prendere e veniamo a casa?" Mi dice con tono dolce.

"Mi va bene qualsiasi cosa Clark, ma per favore vieni qui."

"5 minuti e sono da te baby." Dice e riattacco.

Sono struccata e Clark non mi ha mai vista così ma non sono in vena, lascio i jeans e la felpa che avevo già indossato per casa, indosso le converse e il giubbotto e prendo una borsa nera che tengo sempre preparata per le emergenze, ci infilo il cellulare ed esco dalla camera, quando scendo le scale sono tutti in soggiorno. Mamma e papà cercano di leggere il mio sguardo e Troy è infuriato, dovrei esserlo io stronzo. Ma non posso fare altro che rattristarmi.

"C'è Clark fuori, esco." Dico semplicemente per poi uscire di casa e vedere il mio ragazzo parcheggiato davanti alla villa. Entro in macchina.

"Baby, cosa è successo?"

"È arrivato mio fratello."

"E non sei felice?"

"Lo ero ma ho scoperto che in realtà è uno stronzo." Dico ridendo ironica. Apro un vano del cruscotto e prendo il suo pacco di sigarette.

"Ehi, ehi. Danielle che stai facendo?"

"Clark per favore. Ne ho bisogno."

"No Danielle non ne hai bisogno."

"Clark."

"Sei la mia ragazza non voglio che tu cada nella mia stessa dipendenza!"

"Cazzo Clark è solo per questa volta, se non mi sfogo così mi sfogherò prendendoti a schiaffi."

"Potresti sfogarti anche facendolo." Mi dice malizioso. Sorrido.

"Clark..."

"Danielle, non c'è nemmeno Trisha a casa." Cedo. Lascio il pacchetto dove lo ho preso e dopo pochi minuti siamo già in camera di Clark.

Spazio Autrice.

Madonna Cheers lo odio pure io Troy in 'sto capitolo. Vado lì e lo prendo a testate. Menomale che c'è il nostro beniamino Clark... Prossimo capitolo a 20 visualizzazioni e 5 stelline.

- Avete fratelli o sorelle?

Bye Bye <3

Aiuto! Sono diventata una cheerleader!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora