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Una volta aperta, trovo davanti a me due figure alte, una un po' cicciota e l'altra più snella. Rimango li, davanti alla porta per qualche secondo, cercando di fare mente locale.
Dato che il mio è un piccolo paesino riconosco quasi subito i due uomini vestiti di nero: sono tra gli amministratori del villaggio.

Esitando un attimo, apro del tutto la porta e li faccio accomodare in cucina per una tazza di caffè.
Cosa ci fanno questi uomini qui?
Nel nostro villaggio?
Nella NOSTRA casa?

Sento mio padre alzarsi dal divano e poco dopo lo vedo raggiungerci per chiedere il motivo della loro visita inaspettata.

«allora...» inizia mio padre, rompendo il silenzio che stava diventando imbarazzante.
«signore e signorina Moore, ci dispiace essere venuti da voi senza neanche un preavviso, ma vi dobbiamo dire una cosa molto importante» dice, con un aria preoccupata in viso.
O.mio.dio cosa abbiamo fatto adesso?

«questa mattina, 7 Dicembre, i boscaioli hanno trovato questo mantello viola nel bosco» e nel mentre mi mostra un mantello che prima non avevo notato, un mantello che ricordo benissimo...quello di mia madre.

Rimango pietrificata troppo a lungo, mentre i miei occhi cadono sui ricami fatti a mano del bel velluto viola che tanto adoro, perché è un elemento che caratterizza mia madre, che ha sempre con lei.

Appena alzo lo sguardo dal mantello, mi ritrovo gli sguardi di tutti addosso.
«cos...cos'è quella macchia?» chiedo con un filo di voce.
« beh, vedi, i boscaioli l'hanno trovato in una pozzanghera di sangue e...presumiamo che tua madre non sia sopravvissuta ai lupi» dice quello piu grasso, tentennando sulle ultime parole.

Per un attimo resto paralizzata, non capendo appieno le parole dell'uomo, non volendo accettare quella realtà.
No, non può succedere davvero.
Tutto questo non sta succedendo davvero.
Perché, perché a me?

Quando sento la mano calda di mio padre accarezzarmi il braccio, ormai insensibile, torno alla triste realtà e accorgendomi che non avrei retto oltre, esco dalla stanza lentamente, per poi precipitarmi su per le scale e fiondarmi sul letto, sprofondando la testa nel cuscino e dando sfogo ai miei sentimenti.

Dal piano di sotto percepisco la porta chiudersi e capisco che i due signori sono usciti.

Dovrei controllare come sta mio padre, ma non ho la forza emotiva per alzarmi dal mio letto, così mi giro e rimango a fissare il soffitto finché le palpebre diventano pesanti e mi abbandono ad un sonno tormentato.

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Hooooola people.
Grazie mille per tutte le visualizzazioni, commenti e voti che ci continuate a dare.
Questo ci sprona ad andare avanti con la storia.
Questo capitolo è un po' cortino, ma ci rifaremo con il prossimo, promesso.
Continuate a seguire la storia...perché la storia vera e propria sta per iniziare nei prossimi capitoli ihihihihi.
See you soon in another chapter.
🌚🌝

Ps. andate a dare un'occhiata alla
storia "diario di un nobile" di TheDarkGaming1 ☀️

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