Heii wattpadiani...questo ragazzo qua sopra è Davis...spero vi piaccia (a noi tanto😻)
Mi sveglio.
Sotto di me, vedo nero.
In parte a me, vedo nero.
Sopra di me, vedo nero.
L'oscurità ricopre ogni centimetro di questo posto, tanto che mi chiedo se anche io faccio parte di quell'ammasso di tenebre.
Poi, d'un tratto, appare una luce accecante ma meravigliosa, in cielo.
La luna.
Nella sua bellezza e semplicità, la luna che accoglie la mia essenza come a far vedere alle tenebre che io ci sono, che io non posso essere nascosta.Poi una, no due, no tre, no sei, no dodici, no venti....no, miliardi.
Miliardi di stelle, tutte intorno a me. Non dico solo sopra di me, ma anche sotto, da parte, davanti e dietro di me.
Mi giro e rigiro, non capacitandomi di come tutto questo possa accadere.
Poi, lentamente, allungo una mano verso la stella più luminosa, quella più vicino a me e, proprio mentre la mia unghia dell'indice sta per toccare l'estremità della stella, puff. Tutto scompare, tutto viene risucchiato dalle tenebre, tutto tace.
Resto immobile, con la costante paura che le tenebre si possano accorgere di me e possano inghiottirmi.Poi lo vedo.
Un faro. Si, un faro. A qualche metro da me.
Inizio a correre verso quel bagliore, sono giudata solo da quel fascio leggero di luce che aumenta ad ogni mio passo.
Ogni mia falcata è terrore puro, paura di cadere nel vuoto, paura di essere risucchiata da qualcosa, paura di non raggiungere la luce.
Poi mi fermo di colpo, guardando il teorico faro, che di un faro ha solo la potenza della luce.
Due occhi, due occhi rotondi, due occhi gialli, quasi bianchi, che mi fissano dritti nei miei.
Sono troppo forti per essere guardati, ma, allo stesso tempo, troppo ammalianti per distogliere lo sguardo.
La cosa strana è che non vedo altro, solo due occhi, potrebbero anche non essere occhi, magari due biglie, due palline, due led...ma io lo so, so che sono due occhi.
Vicini, questi fari si fanno sempre più vicini, e vanno su e giù, in quella che si direbbe una corsa, sempre più vicini, sempre più vicini...fino ad arrivare a un centimetro dai miei, per poi scomparire, lasciandomi accecata.«svegliaaaaaa dormiglioooonaaa» sento un grido fortissimo e poi BAM, una cosa soffice, ma allo stesso tempo dura, mi viene scaraventata sul viso.
«ma cosss» non riesco nemmeno a finire la frase che un altro di quello strano oggetto mi tormenta il viso.
Apro un occhio e, dopo la visione di una luce tremenda, vedo Zoe con in mano un cuscino....ricerca conclusa...l'oggetto strano è il cuscino, ma questa gente si sveglia sempre così?
«lasciami dormire» dico, girandomi dall'altra parte, ben sapendo che la cosa non farà smettere Zoe.
«sono già le 6:30?»
«le 6:30? Noooo. Adesso sono le nove e nove minuti» dice, per poi sferrare un colpo sulla mia testa.Mi alzo a sedere di colpo, non capacitandomi di come possa aver dormito per così tanto tempo. Forse perché, senza le odiose svegli, mi alzerei sempre a questo orario.
Sento una dolce risata e mi giro per guardare Zoe, quando vedo il cuscino sfrecciare verso il mio viso. Mi accorgo troppo tardi che il colpo appena ricevuto mi ha sbilanciato troppo e vedo il pavimento avvicinarsi pericolosamente.
Ma, aspetta...non è il pavimento che si avvicina a me, sono io che mi avvicino a lui!
Non faccio nemmeno in tempo a realizzare la cosa che la mia guancia destra è pervasa da un freddo congelante, dato che è spalmata contro il pavimento.Sento dolore ovunque, dal momento che ho la testa sul pavimento e il corpo mezzo sul materasso e mezzo per aria...sembro quasi uno di quei ballerini di breakdance....quasi.
Improvvisamente sento la porta spalancarsi e, dopo poco, due mani calde mi sollevano per le spalle, facendomi sedere sul letto.
«ti sei fatta male?»
«no guarda, pensavo che il pavimento fosse Shawn Mendes e quindi volevo baciarlo...tutto qui» dico, esasperata, come se non fosse ovvio il fatto che mi sono fatta male.
«lo prendo come un si» dice una voce calda, seguita da una melodiosa risata.
Piano apro gli occhi e ammiro l'oscurità in quelli di Davis.
«o mio dio, o mio dio, o mio dio...l'ho già detto o mio dio?» urla Zoe, dall'altro lato della stanza, mentre corre verso di me.
«scusa scusa scusa scusa» ripete senza sosta.
«nono, tranquilla...è tutto apposto, più o meno» dico, massaggiandomi la testa.
«vacci piano con lei, se no è ovvio che non resterà qui molto» sento dire da Davis.
«si è che...oddio scusa, giuro che adesso ti preparo una colazione coi fiocchi» dice Zoe, fiondandosi verso la cucina.
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Oltre la Nebbia
ParanormalNebbia...é la nebbia che separa la realtà crudele da una fantasia nascosta, da un mondo diverso...é la nebbia, che ha cambiato ogni cosa. Potrebbe sembrare strano o banale, ma la nebbia é l'unica cosa che in quel posto, agli occhi di tutti, sembra c...