IX.

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Ci guardiamo e poi ci trasformiamo, correndo il più veloce possibile. Ancora un'ululato. Mi fermo di botto, senza preavviso facendo frenare Ele.
Questo verso sembra però...lamentoso.

Mi giro verso lei e senza pensarci due volte ricominciamo a correre. Sentiamo dei suoni: foglie secche calpestate, versi strozzati per il dolore e alcune risate, sovrastato il tutto da righi. Ci trasformiamo in umane e raggiungiamo velocemente un grande albero, nascondendoci dietro di esso. L'aria odora di sangue. Di due tipi però: uno di licantropo e un altro forte, molto forte...quello dei Wendigo.
- Sono...Wendigo? - domanda scioccata Helena. - Si Kate, sono Wendigo! -
- Ma che cavolo ci fanno qui loro? Stanno in America. Come sono arr...perché sono qui? -. Guardo i lupi. Mio padre,Kevin, Danny e Christian. Quattro lupi contro una ventina di quei cannibali anche se qualcuno è già morto, fortunatamente. Io e Hel ci scambiamo uno sguardo e decidiamo ovviamente di aiutarli. I mei canini scompaiono per dare posto alle zanne da lupo, gli artigli lunghi e affilati delle unghie e i miei occhi dal blu diventano rosso sangue. Le iridi blu elettrico di Ele mi da il via. Ci avviciniamo lentamente, poi con più velocità e, prima di attaccare, ruggiamo.
'Bè, era ora. Non credi?' Mi dice una voce.
'Stai zitto e uccidi' gli rispondo. Scommetto che sta sorridendo.
'Con piacere'. Dopo aver ucciso tre Wendigo guardo il lupo che mi ha parlato prima e lui guarda me, ringhiando. Rimango ferma, impassibile. So che c'è un cannibale che mi sta attaccando alle spalle ma, prima che mi possa saltare addosso, delle potenti fiamme lo bruciano vivo. I miei occhi non si sono mossi da quelli dell'imbecille. Corro verso di lui con un ruggito che si forma nella mia gola. Saltando lo supero e uccido quell'assassino dietro di lui. Lo osservo di nuovo e poi torno ad uccidere. Alla fine sono tutti morti: alcuni con la testa staccata dal collo, altri con profondi morsi sulla gola in cui esce ancora una cascata di sangue fresco che va a formare a terra una pozzanghera, mentre altri ancora hanno qualche organo al di fuori del corpo, la maggior parte il cuore.
- Siete arrivate in tempo se nó al posto loro c'eravamo noi - parla Kevin, stravolto dall'affanno.
- Però se fossero rimaste qui e se non fossero andate a quella stupida cascata non avremmo queste cazzo di problematiche ferite - sputò Danny e subito dopo sulle sue labbra si formò una smorfia di dolore. Non aveva tutti i torti. Loro avevano delle ferite gravi. Danny mi guardò tutto addolorato. Titubante, anzi, con moltissima titubanza mi avvicino a lui, metto la mano sotto la maglietta, dove si trova il taglio più profondo e inizio a guarire.
- Brucerà - lo avverto. Quando fa effetto  il ragazzo fa un grido stridulo dal dolore tenendosi a me stringendo con la mano la mia povera spalla. Piano, piano il bruciore sparì e l'imbecille si calma. La ferita era guarita, tolsi la mano. Mi fissò intensamente. Alzò un po' l'orlo della maglietta per vedere la ferita mettendo in mostra il suo petto e addome ben allenati. Guardò dove una volta c'era una ferita che, come pensavo, era sparita. Sorrido leggermente, soddisfatta del mio lavoro. Mi giro e vedo che anche Ele ha fatto la stessa cosa con Christian. Mi avvicino al suo orecchio in modo che gli altri non possano sentire.
- Non penso che i mostri guariscano le persone, o sbaglio? - gli sussurro. Faccio per andare via ma mi prende il polso. Quel contatto mi fa partire mille scariche elettriche.
- Penso proprio di no...-. Lo guardo malissimo e lui se la ride.

- Imbecille -
Vado via, verso la mia casa. Non quella di tutta la mia famigliola messa insieme, no. La mia unica grande casa. Ele mi sta seguendo.
- Non so se dire "wow che carino" oppure "Oh cazzo"-
- Perché "Oh cazzo"?- domando.
- Come perché? Ma lo hai visto? -
- Si ok, è vero. È abbastanza strano. Vieni con me a casa mia? -
- Ok, fammi però avvertire mio padre - e dopo questo parla nel pensiero con lui.
- Fatto. -

*

Arrivate a casa mia io mi butto a peso morto sul divano e la mia amica sul puffe. Sono le 7:30 e decidiamo di guardare un film. Optiamo Divergent, quel film era pazzasco compreso,ovviamente, il libro.
- Il film è...pazzesco! - esulta Helena quando questo finì.
- Ancora non mi capacito di avere un'amica che non ha visto Divergent...lo sai che ti voglio bene, vero? -
- Si. Mangiamo? - propone. Acconsentì.
- Allora cosa vuoi mangiare. Cibi normali o schifezze di prima categoria?-. Anche se so già la risposta, mi piace vederla sorridere, è come una sorella minore per me.
- Assolutamente e ovviamente la seconda!- esultò urlando con gli occhi lucidi e battendo le mani, sembrava una bambina che ha appena ricevuto un regalo.
- Ok, sù scendiamo -
Ci dirigiamo in cucina. Le pareti di quest'ultima sono bianche e i mobili - frigo, gas, armadietti - sono badge. Mentre il tavolo di fronte è di legno tutto nero, comprese le sedie. Mi siedo su una di esse seguita da Ele.
- Decidiamo cosa prendere -

- Giusto. Allora: barrette di cioccolato fondente, panini con la Nutella, patatine piccanti, tante patatine piccanti, salatini e i tuoi muffin...-
- Frena. Come sai che ho fatto i muffin?- domando.
- Indizio: olfatto sviluppatissimo. Continuiamo...poi mentre guardiamo un film, perché so che lo guarderemo, gelato e cioccolata calda. Bevande coca-cola, fanta e...vodka? -
- Mmmmh...ok. Visto che su di noi l'alcool non ci fa subito effetto, tre o quattro bicchierini possiamo prenderli - acconsento. - Bene. Prendiamo tutto -.

Sul mio tavolo appaiono, una dopo l'altra, diverse schifezze.
- Rimango sempre più scioccata dei tuoi menù - ammetto ridendo.

- E io rimango sempre più scioccata che ogni volta che mangiamo prelibatezze, abbiamo questi fisici da urlo - ammette lei.
Non ha torto.
Mangiamo questi "cibi" due volte alla settimana e abbiamo questi corpi ben slanciati. Sicuramente sarà per gli allenamenti durissimi. Iniziamo a mangiare parlando del più e del meno.
- Ele ti vorrei fare una domanda -
- Spara - acconsente.
- Forse è banale ma devo fartela. Perché hai guarito anche te Christian?-. La mia curiosità prende il sopravvento. - Bè, quando guardava te e Danny ha avuto una fitta di dolore e mi ha guardata, come per dire "per favore aiutami"...e quindi il resto lo sai già -rispose timida. Ha avuto un momento di debolezza. La mia piccola Helena.
- Ok, tranquilla. Hai fatto quello che ritenevi giusto - la tranquillizzo - Film?-
- Quale?-
- Hai visto Percy Jakson e gli dei dell'Olimpo il Ladro di Fulmini? -
- Si -. La guardo piena di amore.
- Brava ragazza. Il secondo? - domando con un sorriso a 42 denti.
- No -
- Guardiamo quello -. Prendiamo le patatine piccanti, i salatini e il gelato. Abbiamo deciso che la cioccolata calda si catapulta in un altro giorno. Ci sediamo sul divano bianco e appoggiamo questi cibi nel tavolino trasparente davanti. Accendo la TV e vado su Netflix per cercarlo. La mia televisione è enorme: 55 pollici. Un LG. Iniziamo a guardare il film, mangiando le diverse schifezze. 
- Il film è...bellissimo. Percy è bellissimo!- esulta.
- Lo so. Meraviglioso!- esclamo.
- Ora...cosa facciamo?- domanda. Guardo l'ora. 9:15.
- Usciamo? - propongo. Hel acconsente. Mettiamo a posto la casa e poi usciamo, inoltrandoci nel bosco.

La Guardiana Mezzosangue  ~La profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora