- Sono tornata! - urlo.
La casa dei miei genitori è più piccola della mia, con una fantasia vintage, ma accogliente. La mia è moderna, lì il vintage non esiste. Adesso che ci penso dovrei farci un salto.
- Ok. Tra poco è pronto! - mi risponde, sempre urlando, mia madre. Adesso devo risolvere il primo problema: come accidenti farò a dire della profezia?
Ma un'altra dubbio mi assale.
Loro lo sanno? E se non lo sanno, che faccio? Cavolo, non ci avevo pensato. Spero con tutta me stessa che ne sono al corrente. Dopo aver messo a posto i libri scendo a mangiare. Sono in ansia.
- Come è andata oggi, tesoro? - mi domanda papà.
- Mmmh, bene. Non è successo niente di che, le solite cose - sorrido.
Passiamo il resto del pranzo in silenzio. Mentre loro mangiavano tranquillamente, io cercavo di formulare la domanda perfetta o di immaginare come sarà il discorso. Ma anche farmi delle idee su cosa si tratti la profezia. Sarà tipo nei film. Devo decidere il mio destino, salvare il bene dal male e bla bla bla. Ma, il bello, è che io sono una creatura del male, dell'Inferno. Mica del bene. Io uccido.
Ora sono in salotto. Mi faccio coraggio e inizio.
- Potete spegnere la tv, vi devo parlare -. Si guardano e poi ubbidiscono.
- Ho...ho sentito una cosa, oggi a scuola. Okay, vado dritta al punto. C'è una profezia che parla di...me? - domando nervosa. I loro sguardi cambiano, totalmente. Dal curioso al preoccupato. Da rilassato a triste. Triste? - Ho...ho bisogno di sapere. Oggi a scuola non ho pensato ad altro e quin...- ma papà mi blocca.
- Chi te l'ha detto? - domanda.
- Allora c'è veramente?! -
- Chi ha detto questa cosa, Kate? -. Glielo dico? O no?
- Una compagna -
- Chi -
- Aleksia Stave- rispondo, fissandolo.
- Che cos'è? -
- Ehm...un...un Wendigo? -
- Non devi darle ascolto, Kathrin! È un Wendigo - mi rimprovera.
- So che c'è. Quando ve l'ho chiesto le vostre espressioni erano cambiate. Eravate preoccupati e tristi. Per di più sudavate freddo da tutti i pori e il vostro battito cardiaco era aumentato, soprattutto quello della mamma- faccio notare, innervosita. Devo sapere.
- Questa dannata profezia c'è o non c'è? -.
Silenzio.
- Si, c'è. E ha due facce. Una positiva e l'altra negativa, di cui solo una devi scegliere - mi risponde mamma. - Speravamo di tenertela nascosta, perché potrebbe distruggerti. Non è semplice per te affrontarla -
È umana, ma a volte sa più cose di noi.
- Che cosa dice? Vi prego, ditemelo! Ho bisogno...- li supplico. Si guardano. La mamma prende la mano di papà e la stringe.
- Va bene. Ma è...lunga e complicata. -
- Non mi addormenterò, riguarda me dopotutto - rispondo ansiosa.
- Okay, l'inizio è una specie di leggenda, di origine dei fatti - mi aggiorna.
- Depositata ancora oggi, questa profezia è nata ad Atene, nell'epoca greca. Lì, si dice, viveva una ragazza come te. Una Mezzosangue. Dicono che era bella, di una bellezza divina. Abitava sul monte Olimpo, si parla, in compagnia degli Dei. Quando era fanciulla, la curiosità sul mondo umano l'avvolgeva. Oramai cresciuta, volle visitarla, ma non avrebbe mai immaginato che lì abitassero anche creature simili a lei. Licantropi, Vampiri, Streghe, Banshee, Ibridi e molti altri. Però la maggior parte erano demoni, pochi erano portatori di luce. Si dice che gli Dei li chiamassero TERAS, ovvero "mostro".-
- In un periodo queste creature erano in guerra. Alcune con gli umani, altre tra di loro. Lei osservava. Voleva bene alle creature come lei, anche se cattive. Lei voleva aiutare. Li aiutò. Ma non poteva aiutare tutti. Decise quindi 2 razze, nonché le sue preferite. I Licantropi e i Wendigo. I lupi avevano chiamato altri lupi e anche altre creature. Si dice che anche i loro naturali nemici, i Vampiri, li hanno aiutati. I cannibali avevano preso altri invece. Faceva avanti e indietro. Aiutava tutti e due i branchi, ma lo fece in segreto. Indossava un'armatura per nascondersi. Qualcuno vinse. I Wendigo, con a capo lei. Quando si rivelò ai lupi, questi, erano imbestialiti. Si fidavano di lei. Ma una parte di lei, nascosta, ci voleva aiutare. Quando venne a sapere quanti morti ci furono stati nel branco nemico, ovvero noi, uccise lo stesso numero di persone in quello dei Wendigo. -
- Quando questi trovarono una montagna di cadaveri, vollero vendicarsi. Volevano uccidere lei. Ma morì prima del previsto, per colpa degli umani. Questa, cara, è la storia, il passato appunto, della profezia. La radice. -
Mi sudano le mani.Quale sarà la profezia?
- La profezia dice: La 17esima Mezzosangue dovrà decidere da chi parte stare. Dovrà decidere il suo destino. Se sceglierà, una volta per tutte, i Wendigo dovrà uccidere il suo popolo insieme all'esercito dei cannibali. Se sceglierà, una volta per tutte, i Licantropi per dare vittoria a questi, il branco nemico dovrà assistere al suo sacrificio. -. Si ferma. Respira. - C'è un'altra parte, che pochi conoscono, che dice così:
Se ella non vorrà morire per nessuno delle due creature, il suo spirito da vita alla Mezzosangue che è in lei dovrà
circondarla e dovrà uccidere.
Dovrà sterminare il branco con cui starà.
Tutti quanti.
Nessuno escluso. -
Mi guarda.
- L'ultima parte è la peggiore per te...- sussurra mamma, ma io l'ho sentita benissimo.
Perfetto.
Meraviglioso.
Dio, perché!Uccidere il mio branco o morire per lui? O sterminare l'intero branco che vorrò far parte in corpo di Demone, uccidendo anche donne, bambini e famiglie?
Un'altro peso sulle spalle. Un'altra paura. Ora diventata priorità.
Questa giornata sta andando veramente male.
- Sono nella merda, vero? -. Ridono. Non. Devono. Ridere. - Dico sul serio -
- Si, cara, si. Lo sanno anche i White Water -
- Cosa?! - Perché?
- Almeno solo l'Alpha. E poi stanno con noi. Meritano di sapere. Con chi abbiamo a che fare -
Tradotto: con un mostro. Abbiamo a che fare con un mostro. Ovvero me.
- Che ore sono? - domando.
- Le 14:30. Perché? -. L'allenamento inizia alle 16:30.
Devo riposare.
- Vado a riposare. Troppe informazioni, troppo stanca. -
- Ehi tesoro. Non farti scoraggiare da quella che hai sentito. È una profezia, si. Ma sei tu quella che decide il tuo destino. - parla mia madre.
Ha ragione, non devo dargli tanti peso. La saluto e vado in camera, tuffandomi sul letto e cadendo tra le braccio di Morfeo.*
Mi sveglio, più stanca di prima. Il ricordo della profezia di qualche minuto fa riappare. Dormire non ha funzionato, vedo.
Aspetta un'attimo...ma il patto non esiste. Non è mai esistito!
Nel 1892 i Wendigo volevano aspettare il mio arrivo, o l'arrivo della 17esima Mezzosangue, cosicché si avverasse la profezia. Cavoli...
Ora però non ci devo più pensare.Devo allenare due branchi, uno più testardo dell'altro.
Mi alzo e mi vesto. Metto dei leggings neri e una canottiera rossa. Mi lego i capelli, per quanto ci riesca. Metto la giacca di pelle, salgo sulla moto e, dopo aver urlato a mio padre di essere puntuali, sfreccio verso l'accampamento. È spazioso e perfetto per allenarsi.
Assomiglia ad un grande cerchio verde in mezzo al bosco, circondato da alberi.Sono le 16:15. Sono in ritardo.
Devono sempre arrivare in anticipo. Sempre. Alle 16:30 inizia l'allenamento, ma qualche minuto prima bisogna spiegare in che cosa consiste, soprattutto quando c'è un branco impiccione. E la chiacchierata che si fa è lunga.
Due ululati. Eccoli. Subito una trentina di lupi mi circondano. Mio padre ed Helena di affiancano e si ritrasformano. Anche gli altri li seguono.
Iniziamo.
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La Guardiana Mezzosangue ~La profezia
LobisomemPrima considerata un mostro, un abominio, dove le persone la guardavano disgustate ed impaurite. Ora vuole cambiare, è cambiata. E quella spaventata, adesso, è lei. Come può un essere superiore alla razza umana avere paura? Non ha controllo di un u...