I bambini sono la fantasia di questo mondo. È meraviglioso il modo con il quale cercano e trovano del bene in ogni cosa. La loro curiosità li rende impertinenti, ma non si arrendono.
Vogliono una cosa? La ottengono.
Vogliono vedere il bene ovunque? Lo fanno.
Anche con i cattivi dei loro cartoni animati preferiti: cercano del buono in loro, perché nessuno è nato cattivo, nessuno è nato nemico. Lo si diventa, a volte di spontanea volontà, a volte per necessità. Per difesa.
E avrei voluto tanto che qui ci fosse un bambino. Perché forse lui non avrebbe urlato mostro, ma mi avrebbe solamente guardata. Forse sarebbe rimasto zitto. Forse, mi avrebbe persino sorriso innocentemente per il semplice motivo che non ha capito. Sicuramente non avrebbe fatto quello che stanno facendo ora loro.
Riesco solo a sentire lo sbraitare della voce di mio padre, mentre tiene per il colletto della maglietta Kevin. Non porgo molta attenzione a quello che sta succedendo intorno a me. I miei occhi sono fissati a terra e la mia mente sta viaggiando. Lo sapevo, non dovevo ucciderla. Forse, se le parlavo, poteva cambiare tutto. Ma ovviamente, il mio istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio. In realtà, non so nemmeno a chi dare veramente la colpa: io, per averla uccisa, o lei, per essersi inoltrata e aver fatto la spia?- Merita di uscire la branco! -
- Non ti azzardare, non ne sei il capo. Sei qui, vivo, con cibo vero, un letto vero e una casa , grazie a me -
- Lei ha ucciso Allyson. Merita di andarsene! -
Forse ha ragione. Non merito di stare qui. Sono tutti giusti, pochi hanno ucciso, dopotutto siamo un branco pacifico. Solo io ho il massimo di persone morte, nella classifica. Persino più di mio padre. Probabilmente sono così perché non sono solo una semplice licantropa, no? Non lo so, non so più niente ormai.
Chi sono io?
Che cosa ci faccio realmente qui?
Che devo fare?
Come dovrei affrontare me stessa?- Può darsi che...abbia ragione -, la mia bocca si muove, parla da se. Non volevo dirlo ad alta voce.
- Ma che dici, Kate! Sul serio? Dai retta a questo imbecille? - sbraita di nuovo. Gli sto dando ragione? Probabile.
- Qualche giorno. Me lo merito, ho agito senza ragionarci su. E poi, mi potrebbe far bene - rispondo. Tutti gli occhi su di me, lo sento, ma io sono concentrata sul pavimento. - E comunque, non verrò solamente agli allenamenti, alle riunioni e a qualche caccia -.
Il modo con cui lo sguardo di mio padre cattura quello dell'altro uomo, mette i brividi. Dire che era incazzato di brutto è un eufemismo. Ho paura di guardarli, perché sono sicura che, se lo faccio mi distruggerò da sola. Vedere sguardi tristi, che provano pena, arrabbiati, disgustati verso di me, fa male. Ci sono passata tante di quelle volte; è come se stessi rivivendo l'incubo che ho voluto per tanto tempo sotterrare nei meandri della mia anima. E pensavo di esserci riuscita, ma, puntualmente, mi sbagliavo.
- Una settimana, non di più. Andrai solo a scuola, non uscirai, neanche per ululare alla Luna, non potrai utilizzare il fuoco e non ti trasformerai -, la voce di mamma perlustra la sala. Mi giro verso di lei, ringraziandola con lo sguardo. Respiro profondamente, per poi alzarmi e dirigermi verso Kevin. Lo guardo.
- Mi dispiace, non sai quanto. Anche se sembra il contrario, non è stato facile farlo. Ho ragionato e sono arrivata alla conclusione che per il bene di tutto il branco era giusto che io agissi in quel modo. Ma non ho pensato al tuo, di bene -, riprendo. - Non sai quanto mi sia sentita in colpa, sono stata un'idiota. Anche se è difficile ammetterlo...si...sono un mostro, il classico mostro che strappa la felicità si protagonisti buoni. Non sei l'unico che mi abbia ringhiato contro questo aggettivo, tranquillo -, faccio per andarmene ma mi fermo subito.
- Oh, Allyson mi è sempre piaciuta. Mi metteva soggezione, come ogni strega credo, ma era fantastica. Non ho mai capito il motivo di quella scelta -.
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La Guardiana Mezzosangue ~La profezia
WerwolfPrima considerata un mostro, un abominio, dove le persone la guardavano disgustate ed impaurite. Ora vuole cambiare, è cambiata. E quella spaventata, adesso, è lei. Come può un essere superiore alla razza umana avere paura? Non ha controllo di un u...