XXXI.

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Le zampe scure affondano in quella morbida e bianca neve, tempestando di fiocchi il mio pelo. Non mi dà fastidio, non sento nemmeno freddo. Il bosco è nel silenzio più assoluto, neanche un uccellino o una lince. Ho tutti i muscoli doloranti, un allenamento così duro li ha risvegliati, più forti e resistenti di prima. Ormai ci siamo apparentemente, più o meno, "abituati" alla sua assenza; mio padre non ha voluto accettare l'invito di venire a casa mia. Questi giorni sono impegnativi per lui, torna a casa solo per pranzare, cenare e dormire. Si vuole distrarre, lo capisco, anche io lo sto facendo, anche se sono passate tre settimane. Mi alleno sempre, duramente, voglio essere pronta per qualsiasi loro mossa. Li sto controllando, perennemente, ogni loro passo, ogni loro decisione. Sono sotto i miei occhi, ignari del mio sguardo indagatore. Raramente mi alleno insieme agli altri, mi sento più a mio agio senza quegli occhi impauriti alla vista di tanto potere che caratterizza ogni mia mossa. La mia forza è aumentata in modo disarmante, parlando in generale. Riesco a trasformarmi in qualsiasi circostanza, anche con delle catene nel collo o nelle caviglie o nei polsi. Anche il mio fuoco è migliorato notevolmente, riesco a fare cose pazzesche: posso scalfire il cemento, sciogliere una parete di venti centimetri di acciaio e posso controllare il calore e la lava. Ho imparato a bruciare con solo il movimento degli occhi e con lo schiocco delle dita e scaturire non solo una fiammata ma un incendio dalla mia temperatura corporea e bruciare le altre persone riscaldandole. Solo una parte di me mi diventa difficile controllare: la metà vampira. Ho provato in tutti i modi a farla uscire a mio comando, ma è assurdo, non ne vuole parlare. Pensavo che mi potesse aiutare, un mio compagno, ma non mi dà segni di vita. Spunta fuori solamente quando ho sete o la mia rabbia ha superato il limite. Avevo in mente persino di unire lo spirito licantropo con quello del vampiro, aumentando le mie abilità e diventare invincibile, come ho fatto con il fuoco. Ma quell'obiettivo si sta allontanando.
Stessa cosa per i tre Guardiani, sono migliorati persino loro e non so quale sia lo stimolo. Sono fiera di Helena, il quale avendola vista all'inizio, difficoltosa nel controllare l'elemento più facile, ora è diventata una scheggia elegante e un cannone. La sua velocità ha superato la mia. Le correnti d'aria le danno un notevole vantaggio rispetto a me, anche se ho il sangue di due creature abbastanza veloci.
Christian è sempre più forte, la terra è sotto il suo comando ormai. Controlla tutto: alberi, erba, montagne, colline, fiori, tutto. Riesce a percepire un terremoto o un movimento prima di tutti e sentirlo anche se lontano chilometri, il terreno poi gli sussurra, gli può dire i segreti più nascosti detti ad alta voce in un bosco di ogni persona che vuole il Guardiano.
Anche Danny è nella vetta del monte. Ora ha più manualità a controllare l'acqua, come tutti noi con i nostri elementi, ed è l'unico che mi tiene testa, avendo il mio elemento opposto. Ha appreso l'arte di formare un tornado d'acqua con solo delle gocce di sudore, controllare la pioggia e far innalzare una parete liquida dal sottosuolo. Ora si impegna si solidificare il suo elemento, trasformandolo in ghiaccio.
Fisicamente siamo tutti delle terribili macchine da guerra. Sappiamo usare tutti i tipi di armi, dalle lame alle moderne pistole automatiche. Siamo agili, resistenti, veloci, pronti.
Io sono prontissima. Ora, noi quattro, siamo imbattibili, più forti di qualunque strega elementare anziana, più forti di qualsiasi gruppo fatato appartenente ad un elemento. Noi siamo i Guardiani di quest'ultimi, i custodi, non gli allievi.
Una camminata in mezzo alla neve rilassa i miei pensieri e mette finalmente un grande time-out sui miei continui piani. Se mi trasformassi in umana la neve mi arriverebbe alle ginocchia e renderebbe difficile la mia passeggiata. L'inverno ha il suo fascino, uno tra i tanti è la cascata congelata. Infatti, è lì, immobile, come se il tempo si fosse fermato, congelata da quei innocenti fiocchi bianchi che ancora si appoggiano su quel liscio ghiaccio. Quelle stalattiti appuntite la fanno sembrare malvagia, pronta ad infilzare ogni persona che si piazza sotto di essa. Appostatami in alto, con di fronte quello spettacolo, il lupo scompare e mi sdraio sul tappeto di neve, tanto soffice quanto freddo. Ma il caldo che scorre in me mi protegge. Chiudo gli occhi, beandomi quella gelida sensazione che percorre la mia pelle, mentre i fiocchi si intrecciano tra i capelli e le ciglia.
Mi ha seguita.
E io lo sapevo e non ho fatto niente, ovviamente.
Che cosa dovrò ascoltare ora?

La Guardiana Mezzosangue  ~La profeziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora