22. È tornata.

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ALEX

Devo ammetterlo, non mi sentivo così felice da un bel pò. Non so dove io abbia trovato il coraggio di presentarmi da lei di punto in bianco dopo 6 mesi in cui non ci siamo nemmeno più parlate. Ma in quel momento, ho sentito la necessità di vederla, volevo tornare a parlarle, a ridere assieme a lei anche delle cose più stupide ed insignificanti. Perché solo lei sa rendermi così felice. È vero, io e lei ci siamo lasciate, ma questo non sta a significare che non possiamo essere... amiche. Forse sarà difficile per me, non posso negare di avere ancora un debole per lei, ma la nostra relazione non ha funzionato, perciò mi basterà esserle amica, solo per avere la soddisfazione di poter ancora vedere quel sorriso, e sapere che è rivolto a me.

Sono le 16.00 del pomeriggio, poco tempo fa Nicky mi ha detto che si sarebbe dovuta vedere con Lorna nel cortile della prigione. Spero solo che stia andando tutto bene.

In questo istante sto attraversando i vari corridoi di Litchfield, quando improvvisamente sento una forte stretta al braccio.

"Alex, abbiamo un problema" mi ritrovo improvvisamente di fronte a Piper.

È strano che il mio battito cardiaco sia aumentato non appena i suoi occhi hanno incontrato i miei?
Alex, mantieni la calma.

"Che genere di problema?" Domando.
"Nicky e Lorna si stanno lanciando dei pomodori in faccia. Letteralmente." Risponde.
"COSA?" Domando stupita.
"Hanno litigato e adesso sono nell'orto a prendersi a pomodori in faccia, non c'è molto da capire" Dice sarcastica.

Ci scambiamo un'occhiata ridacchiando, per poi dirigerci direttamente all'Orto.
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Difatti, non appena arriviamo all'orto, la scena che ci si presenta davanti era quella che avevamo previsto. Ci sono Lorna e Nicky, ricoperte di succo di pomodoro, che urlano e si insultano mentre continuano a lanciarseli a vicenda.

Tentiamo di richiamare la loro attenzione varie volte, ma invano. Finché improvvisamente, un pomodoro, si spiaccica letteralmente sulla testa di Piper. Scoppio a ridere sonoramente, mentre lei assume un espressione seria sospirando.

"NICKY NICHOLS, LORNA MORELLO, MOLLATE SUBITO QUEI CAZZO DI POMODORI E VENITE QUI. IMMEDIATAMENTE!" urla facendo sobbalzare entrambe.

Loro fanno quello che ha chiesto, dirigendosi verso di noi.

"Spiegate" ordino io.
"Nicky ha provato a scoparmi!" Esclama Lorna incolpandola.
"Mi hai mandato segnali tutto il tempo, E quando faccio quello che desideri ti incazzi!" Si giustifica lei.

Ed ecco che entrambe iniziano nuovamente ad urlarsi contro.

"STATE ZITTE" Piper interviene, e loro si zittiscono immediatamente.

Lei sospira, cercando di mantenere la calma.

"Nicky, tu sei una cazzo di pervertita, curati. E Lorna, tu sei troppo suscettibile, fattela una scopata ogni tanto!" Dice.

È strano il fatto che quello che ha appena detto mi abbia eccitata?

"Non ha tutti i torti" le do ragione io.
"Adesso, abbracciatevi e fate pace" È strano come Piper faccia risaltare il suo lato cattivo e il suo lato dolce contemporaneamente.

Loro però, si rifiutano di farlo.

"FATELO!" Ordina lei, e loro spaventate si abbracciano velocemente, mentre io rido come un'idiota. 

"Bene" Piper sorride soddisfatta, per poi voltarsi e andare via, seguita da me.
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Ci ritroviamo entrambe in lavanderia, da sole. Nessuna delle due proferisce parola. Così, decido di rompere il ghiaccio.

"Grazie" dico.
"di cosa?" Domanda lei.
"Di aver accettato di farmi compagnia mentre piego questi stupidi vestiti" rispondo.
"È una cosa da niente, mi piace stare insieme a te..." dice.

Il mio cuore sembra bloccarsi per qualche istante. Se potessi, la bacerei seduta stante.

"Anche a me piace stare con te..." dico timidamente abbassando lo sguardo.

Lei mi guarda intenerita, sorridendo.
Subito dopo, si ricrea nuovamente il silenzio che c'era prima.

"Allora.. come hai passato questi ultimi 6 mesi? Insomma.. non ci siamo più parlate ne altro perciò.. come sei stata?" Domanda.
"Dirti che sono stata bene sarebbe una bugia, perché stare bene è molto diverso da come sono stata io, però in compenso, posso dirti che sono stata.. discretamente. Ho cercato di non pensare più alle cose negative, ho cercato di essere un pò più spensierata del solito. Ma vederti passare per quei corridoi e non poterti nemmeno più salutare mi ha fatto male, a dirla tutta" confesso.
"La stessa cosa vale per me. Ma adesso che possiamo essere.. amiche.. sto meglio, dimenticavo quanto fosse piacevole parlare con te" dice.

Restiamo qualche istante a guardarci con un piccolo sorriso stampato sul volto. Lei mi fa stare bene.

"Posso chiederti una cosa?" Domando.
"Certo, dimmi" mi invita a parlare.
"Dopo circa tre mesi da quando non ci siamo più parlate, una mattina, mentre andavo in bagno, mi pare di aver notato una... giraffa nel cortile della prigione. Ho pensato di avere le allucinazioni, dato che a prima mattina non capisco letteralmente nulla, ma non ne sono ancora del tutto convinta. Tu ne sai qualcosa?" Chiedo.

Improvvisamente lei scoppia a ridere, e da questo riesco a percepire che qualcosa la sa.

"Già, avevo dimenticato di raccontarti della giraffa" dice continuando a ridacchiare.
"Spiega" dico con un sorriso stampato sul volto.
"Una notte, ero assieme a Poussey a guardare la Tv, una noia tremenda. Finché improvvisamente Big Boo entra nella stanza, dicendoci di seguirla in quanto aveva avuto un'idea geniale. Così noi, incuriosite, l'abbiamo fatto. Ci ha portato nell'ufficio di Caputo, che era stranamente aperto. Lei ha acceso il computer, andando su uno strano sito online. Ordinò una giraffa, in carne ed ossa, che sarebbe dovuta essere portata all'indirizzo di Litchifield entro 3 giorni. All'inizio noi abbiamo pensato fosse una cazzata, il punto è che, 3 giorni dopo, la giraffa arrivò davvero. Caputo l'ha spedita allo zoo subito dopo" spiega lei cominciando a ridere sonoramente, trasportando anche me.

Mi era mancato, parlare con lei di cose stupide e ridere come delle idiote. Mi era mancato tutto di lei, ogni singola parte. Solo adesso mi accorgo che siamo particolarmente vicine. Molto vicine. E ci avviciniamo sempre di più, ormai i centimetri a dividere le nostre labbra sono pochi.  Chiudo gli occhi, nella speranza che accada quello che spero. Ma prima che le nostre labbra si unissero, ci fermiamo, allontanandoci. Sarebbe stato un errore. Siamo solo amiche, ormai.

Ci guardiamo entrambe imbarazzate, non diciamo una parola. Finché improvvisamente Black Cindy entra in lavanderia. Sembra agitata.

"Piper, è tornata." dice guardandola.
"Cosa? Di chi stai parlando?" Domanda lei confusa.

Già, di chi sta parlando?

"Stella Carlin. È tornata a Litchfield" risponde.

Inizio a sentire un'enorme morsa allo stomaco. Ti prego, non adesso...

Rather Be [VAUSEMAN]-oitnb Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora