Dartha sarebbe potuta essere una città stupenda, fiorente.
C'era moltissima vegetazione e vastissimi boschi visto che la cittá era perlopiú concentrata sul mare. Ed era la maggior risorsa del paese, quel mare.
Vi era un enorme quantità di pescato, tanto che alle volte i mercati non riuscivano a contenerlo tutto e finivano per venderlo agli altri paesi, ma ne avanzava sempre altro. E prima che una persona su cento potesse pensare di darlo alla gente povera finiva per prenderselo Il regime, affermando che era meglio nutrire chi manteneva il mondo, che gli oppositori e i nullafacenti.
Perché ce n'erano eccome.
Sia di oppositori che di "nullafacenti" o meglio dire la gente povera. Era gente che aveva difficoltà a trovare lavoro perché non aveva avuto l'occasione di essere istruita, di sicuro non perché non ne avesse voglia.Il popolo di Mordath, il paese di cui Dartha era la capitale, era costituito da grandi lavoratori, almeno nel settore più umile, negli altri pressapoco nessuno lo era.
Era così la situazione a Dartha, anzi in tutta Mordath (e quasi nell'intero mondo). La gente che voleva lavorare non poteva, poiché quella che aveva lavoro non li accettava con sé usando la scusa dell'istruzione,quando in realtà era solo gente divenuta egoista e infida. Ma d'altronde erano solo Sudditi. Erano solo Offuscati.
Dartha sarebbe potuta essere una città stupenda, fiorente, se non fosse stata marcia fino alle fondamenta. Piena di corruzione e illegalitá distribuita come il cibo all'interno del regime (carri interi,vi assicuro) fino ai lavori più umili e onesti.
Almeno questo era quello che pensava Aya, appoggiata al muro di un vicolo e intenta a osservare il solito guidatore del carro scambiare quei pacchi di sale destinati a qualcuno con altri dall'aria meno sicura,scambiando sorrisi all'uomo dalle tasche piene di denaro accanto.
Adesso non vi è dato sapere altro di Aya. Ma questo é l'esempio perfetto dell'idea che ha un assassino sul regime. Perché Aya era un assassino. Uno di quelli veri, e anche professionali, che girano con il mantello nero e i coltelli, le spade e mille altre armi sotto.
Ma le idee sono tutte diverse si sa, e può avere ragione sia l'assassino, che il suddito o il rivoluzionario. O almeno, ognuno di loro puó credere di avere ragione, e vince solo l'idea piú forte, non quella giusta.
.•*Angolo Autrice.•*
Ciao a tutti!!
Questa é la prima storia che pubblico,era un'idea che avevo già a grandi linee, infatti non so quanto risulterà chiara visto che la devo ancora un po' elaborare..., Io me la immagino come un anime XD (poi voi fate come volete) ,sará perché ci sono fissata..
O forse perché ho preso un po' ispirazione da Akame ga kill, per gli assassini e la capitale corrotta...
Comunque sia per la maggior parte é farina del mio sacco e spero vi piaccia :)
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Il riflesso della vittoria
Fantasy►Fantasy/Avventura/Sentimentale In un mondo alternativo, popolato da qualunque creatura vi venga in mente, umana e non, é ormai da tempo inesistente una suddivisione di razze e di qualunque altra diversitá, ma vigila quella delle azioni tra Rivoluzi...