06.Metalupi e brutte sorprese

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Renesme rivoltó la cartina per la decima volta.

"Ma non si capisce un corno!!"

"Si legge dalla destra, non di sotto. É inutile che continui a rivoltarlo idiota."

"Cos-"

Aya le strappó la cartina di mano e la mise dal lato giusto.
"Ti ostini a volerla sempre leggere te nonostante non sappia nemmeno come. Questo é uno dei tanti motivi per cui rovini la nostra squadra."

"Io??! Io rovino la squadra?! Vuoi che mi metta a elencare tutte le missioni che ci sono riuscite? Se elenco quelle in cui non siamo riuscite é per la maggior parte tua la colpa. Sei troppo lenta."

"Si elencamele pure, tanto sono le stesse che hanno permesso al Regime di rintracciarci per quanti danni e tracce abbiamo lasciato.
Seguí una breve pausa di rancore passato e ritornato.

"...hai lasciato.
Abbiamo perfino dovuto cambiare base."
Continuó Aya.

"Gira a destra."
La ignoró Renesme.

"Quindi la prossima volta non tirare in ballo la nostra squadra."

"Ho detto gira a destra."

"Perché lascia che te lo dica, ti ridicolizzi."

"HO DETTO DESTRA NON SINISTRA!!"

Il carro sterzó bruscamente sotto la guida di Ayara che, per non dover tornare indietro, taglió sul sentiero accanto,coperto di neve, che separava le due strade.
Il carro (affittato) scivoló sul ghiaccio, quindi sulla discesa, andando a schiantarsi su un pino.

"PORCOCHAKRA AYARAAAA!!"

Prima di andare a sbattere rovinosamente la testa contro il pino Renesme trascinó con se Aya buttandosi dall'altro lato.

"E MOLLAMI!!"
sbraitó Aya.

"MA MOLLAMI DI COSA!! TI HO APPENA SALVATA DA UN EMORRAGIA."

"Ce la stavo facendo benissimo da sola. Non ho bisogno del tuo aiuto."

Si alzarono scrollandosi di dosso gli aghi di pino e la neve e recuperarono il cavallo terrorizzato legandolo a un tronco li accanto, dopodiché si voltarono per ammirare il carro.
O quello che ne rimaneva.

"Infondo gli abbiamo fatto un favore a quel tipo."

"Giá. Sará stato vecchio di almeno 20 anni. Non si poteva vedere."

"Dammi la cartina." Disse Aya.

Ci fu un lungo silenzio in cui Ayara controllava il percorso e Renesme lucidava i suoi stivali, come faceva sempre quando non aveva nulla da fare.

"Strano." Commentó Aya dopo aver ripiegato la cartina e averla riposta dentro la tasca del mantello.

"Cosa?"

"Alla partenza ho segnato in rosso sulla cartina il luogo di partenza e quello d'arrivo.
Durante il viaggio hai perso la cartina a forza di giocarci e ne ho comprata un'altra simile segnandoci in fretta il punto di partenza e l'arrivo, come faccio sempre."

Il riflesso della vittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora