09.Da qui si vede l'universo

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"Sul Monte Sole???!"
Aya era impietrita.

"Il castello Bevau si trova lí."

Aya continuava a stare ferma sul ponte.

"E finiscila di guardarmi cosí, mica posso andare a prendere il castello e portarlo qui.
Al massimo posso andare da sola e lasciarti qui con un cartellino per Celia con su scritto <povera assassina che ha paura dell'altezza.>"
Disse Renesme sogghignando.

"Io non ho paura dell'altezza."
Disse Ayara, anche se non del tutto convinta.
Ma ormai era inutile mentire sull'argomento, Renesme la conosceva fin troppo bene per sapere che se Aya diceva una cosa, era tutto il contrario.

"Allora."
Disse Renesme voltandosi verso la radura che aveva raggiunto superando il ponte e alzando lo sguardo sul lontano ma enorme Monte che si vedeva dietro.
Aya non aveva ancora messo piede su quella catena di assi di legno sospese sotto al letto di un fiume in piena.
"Di certo non ce la faremo a piedi."

"Eh? E come diamine ci vorresti andare sentiamo, ti fai spuntare le ali e voli?"

Renesme si voltó con un sorriso che le ricopriva tutto il viso.
"Quasi."

"Cosa?? Non..no Renesme, te lo scordi, dobbiamo trovare un altro modo. Non ho intenzione di prendere pozioni o robe strane."

"Credo di averne uno qui...da qualche parte" disse, frugandosi fra le mille tasche.

"Ascolta Renesme, potremmo
andare a cavallo... magari prendendo un sentiero che fa il giro del Monte, sarà più lungo ma.."

"AH-AHH ECCOLO!!"

Ayara si sporse per vedere.
Renesme teneva in mano un semplice fischietto d'argento.
Sembrava lavorato con l'argento elfico.
Prima che potesse chiedere cosa fosse Renesme ci fischió con tutta la forza che aveva nei polmoni.
E non successe nulla.
Passó qualche minuto di silenzio finché Aya non lo ruppe.

"Anziché metterti a suonare ascoltami, io dico di partire prima che faccia buio, il sole é giá-"

Alzando gli occhi verso il sole, poco più sopra del Monte, le si sbarrarono gli occhi.
"Non ci credo.."

Due ippogrifi stavano volando verso di loro.
Renesme sorrise e tese la mano verso uno di loro, che le atterró accanto facendosi accarezzare le lunghe penne del collo mentre l'altro le girava attorno annusandola... e Aya si allontanava ancora di più.
"No. Te lo puoi scordare."

"Avanti Aya."

"Ti dico di no. Io sopra a quei cosi non ci salgo."
Il secondo ippogrifo la guardò male e sibiló.
Un altro passo indietro per Ayara.

"Ascolta Aya.."

"UN CORNO!! Lo sai che non ci so fare con gli animali, non ci sono cresciuta in mezzo e non ho intenzione di recuperare adesso. E ti avevo detto di smetterla di tirare fuori i tuoi pifferi magici e far comparire all'orizzonte uno zoo."

"Non ci hai mai provato ad essere amichevole con loro Aya, ma d'altronde non ci provi nemmeno con le persone, quindi non posso biasimarti. Però adesso é il momento. Cerca di non farti odiare da subito e di non cadere come con gli altri."

Il riflesso della vittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora