10.Floren Methis

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Erano in viaggio da più di tre ore.
O meglio, erano in cerca da più di tre ore.

In cerca della casa di Floren Methis.

Dopo essersi accampate su quel pendio del Monte e addormentate sotto le stelle, ancora mano nella mano, si erano messe in viaggio al mattino, per finire una volta per tutte quello stressante quanto importante incarico.
La mattina Renesme si sveglió prestissimo, come sempre.

E come sempre non riuscì a svegliare la sua compagna addormentandosi di nuovo.
Quando Aya si sveglió, sussultó vedendo la sua mano ancora stretta in quella di Renesme, che a sua volta si risveglió.
Scansó violentemente la sua mano urtando una ferita su quella di Renesme.

"MA DICO,SEI IDIOTA??!"

"SEI IDIOTA TE!! AVRESTI POTUTO DARMI LA MANO SANA! ANZI, NON AVRESTI DOVUTO PROPRIO DARMI LA MANO!"

"FA UN MALE CANE!!"

"MI DISPIACE SAI, MA RICORDATI DI NON ALLARGARTI TROPPO, ALTRIMENTI LO DICO A RAVEN"

"QUESTA É SOLO UNA SCUSA PERCHÉ TI VERGOGNI DI AVERMI DATO LA MANO"

"IO??! IO AVREI-"

"Lasciamo stare. Davvero, parlare con te è come parlare con un muro."

Renesme fece per voltarsi ma Ayara le afferró la mano ferita.

"E PARLARE CON TE È INUTILE E BASTA INVECE!! NON VUOI MAI DISCUTERE SERIAMENT-"
Non finì la frase che le arrivó un pugno in testa.

"Bastarda.."
Fece Ayara.

"Stavolta te la sei proprio cercata."
E giù un altro pugno.

"PRENDITI LE RESPONSABILITÀ DELLE TUE FERITE, COME FACCIO IO!!"
Fece Ayara, prima di mollargli un calcio negli stinchi.

"ALLORA ATTENTA AL TUO BRACCIO!!"

"NON OSAR-"
Scansó un pugno destinato al braccio abbassandosi e mirando allo stomaco, ma Renesme alzó il ginocchio cercando di colpirla alla mascella.
Ayara si scansó in tempo e passó sotto le gambe di Renesme, che, sapendo di non poter competere con la velocità dell'altra,
ci si sdraiò direttamente sopra.

"Figlia di un suddito.."
biascicò Ayara.

"Chiedimi scusa."

"Nei tuoi sogni."

"Chiedimi scusa o ti strizzo il braccio."

"Non oseresti."

"Vuoi mettermi alla prova?"

"La tua mano non ne uscirebbe sana."

"Chiedimi scusa per esseri comportata come una ragazzina in piena fase adolescenziale."

"Ti chiedo scusa per essermi comportata come una ragazzina in piena fase adolescenziale e di non averti spaccato la mano quando ti eri appena svegliata."

Il braccio di Ayara non fu sfiorato, ma un grosso livido campeggiava qualche minuto dopo sulla sua spalla, così come un'altro ricopriva l'avambraccio di Renesme.

Il riflesso della vittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora