Capitolo 10

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Sono metà nuda e metà vestita e corro verso Alexander.
È lui che volevo, avevo scopato con Christopher, solo per ripicca.
Vedo Alexander furioso scappare verso la sua auto.
«Jessica, per me sei morta, non mettere più piede qui.»
Vedo che scrive una cifra e strappa un assegno per pagarmi il lavoro da pr.
«Non lo voglio Ale.. Io lavoravo più che altro per vedere te.» gli dico.
«Anche scopare faceva parte del lavoro?» questa frase mi ferisce più di mille coltellate.
In tutto ciò, Christopher ci raggiunge.
«Jessica, mi hai solo usato.» mi dice Christopher.
Corro dentro il locale
Io inizio a piangere, il problema è che sono con l'auto di Christopher.
Entrambi vanno via, io rimango lì, cercando di capire come tornare.
Entro al bar, ordino un cocktail.
«Jessica, eccoti.» mi dice il barman entusiasto di vedermi.
«Un Gin lemon,perfavore.» gli dico.
«Sempre felice noto» sbotta con sarcasmo.
«Ormai venire qui, é un telefilm, ogni giorno succede qualcosa..» dico quasi stessi esponendo il mio pensiero a voce alta.
«Già.. Ma con chi sei qui?» mi chiede William.
«Non lo so, Alexander e Christopher sono andati via..» dico io.
«Jessica, vedi se tornano, sennò tra un'ora stacco e sono lieto di accompagnarti» dice William.
«Grazie, emh.. Non ricordo il tuo nome.» dico io imbarazzata.
«William..» dice come per presentarmi e passandomi il drink.
Dopo qualche secondo affianco a me trovo Christopher.
Finisco il drink in pochi secondi e saluto il barman, ringraziandolo per l'offerta del passaggio, ma andando via con Christopher.
«Non potevo lasciarti qui..» mi dice Christopher.
«Avresti fatto bene..» dico io triste.
«Lo so cosa provi per lui. Ma, sforzati con me.» mi dice quasi implorandomi.
Torno a casa con lui, mi saluta afferrandomi la testa e baciandomi.
Ma, io lo accetto poco volentieri, la mia testa pensa ad Alexander.
«É stato bello farlo con te..» aggiunge Christopher.
«Anche per me» dico io cercando di fingere compiacimento.
«Solo che pensi a lui..» aggiunge Christopher.
«Mi dispiace..» salgo subito in casa, tra le lacrime, mia mamma mi saluta..

«Jess..» dice vedendomi in quello stato..
«Non voglio parlare, ciao» e mi dirigo a letto.
L'unico che vorrei ora è Alexander, un suo bacio mi salverebbe da tutto.

Faccio una cosa stupidissima..
«Alexander, mi dispiace.. vorrei solo te e lo sai.» gli scrivo e gli invio subito il messaggio.
Che visualizza, senza però darmi alcuna risposta.
Mi addormento stranamente subito..
Mi sveglio, vado all'università, ascolto per modo di dire la lezione, prendo appunti, ma non so nemmeno che stanno spiegando.
Poi ricevo un sms.. Un suo sms!

«Sei uguale a tutte le altre.. Vaffanculo e buona vita. Ah questo non è perché mi interessi di te, ma per il rispetto che non mi hai portato, soprattutto mentre lavoravi.. Non ti ho assunto come escort sai?»
Finisco di leggere tutto il messaggio, é proprio uno stronzo! E lui che tromba con Luana? E che non gli basta mai una?
All'inizio non so che rispondere, esco dall'aula dopo poco, che ho finito la lezione di lettere moderne.
Vado subito al parcheggio, scendo al piano -2, cerco la f2 gialla.
Entro nella mia auto, vado a casa, ancora non c'è nessuno a quest'ora.
Arrivo a casa dopo 25 minuti di strada e decido di andare in palestra, devo sfogarmi, ma in realtà vado anche per vedere Alexander, spero tanto di trovarlo lì.

Ore 15,40 entro in Palestra, cerco di non guardare dalla vetrata chi c'è o meno,c'è un sole pazzesco e decido di tenermi gli occhiali da sole sugli occhi, mi sento quasi figa oggi poi.
Nei miei pantacollant di pelle e col mio top nero che si stringe con una cerniera davanti al seno, comprimendolo tanto che le mie tette quasi inesistenti spuntano.

«Ciao, ciao» saluto appena entro, c'è Flavio ovviamente, che appena mi vede già se la ghigna.
Salgo le scale immense, arrivo in cima, sento già la sensazione di trovarmi giù Alexander.
Mi spoglio e rivesto con una canottiera arancione, coi lati scoperti con su scritto "Work hard", di un colore arancio fluo.
Giù c'è proprio lui.. Alexander.

«Ciao» gli dico cercando di fingere un sorriso, lui mi guarda e cambia attrezzo senza degnarmi di uno sguardo.
Io me ne vado, mi sento osservata in quanto due amici di Alexander mi fissano.
Io mi sento terribilmente a disagio,salgo sul tappetto e inizio a correre, imposto i miei 60 kg di peso, 1,70 m, 21 anni.
Ed inizio a correre, il più velocemente che posso.
«Jessica..» arriva Flavio, mi sta proprio sul cazzo, vediamo che ha da dirmi.
«Noto che ti diverti molto ultimamente.» mi dice ridendo.
«Già, è forse un reato?» gli rispondo cercando di fargli perdere le speranze nello sfottermi e provocarmi.
«Quando sarà il mio turno allora?» mi chiede.
«Non voglio rischiare malattie veneree con te e tra l'altro sei uno sfigato di merda, continua con Luana, lei non fa distinzione di uccelli.» rispondo, cercando di non destare imbarazzo.
Lui ride e se ne va.
Cerco di allenarmi il più possibile e me ne vado senza nemmeno salutare Alexander.

Esco dalla palestra e nemmeno il tempo di raggiungere la macchina, che mi squilla il cellulare.

«Jessica, come stai?» mi domanda Christopher.
«Molto bene, ho appena finito di allenarmi, oggi ci vediamo?» dico io alla sprovvista, così almeno non penserò a quello stronzo.
«Certo.» leggo già il suo entusiasmo dalla voce, almeno qualcuno che apprezza c'è.
«Ti va di venire a casa mia? Abito da solo..»mi dice.
Io non rispondo subito, non so se sia un'ottima idea.
«Se non ti va dimmelo, non farei mai ciò che non vuoi fare.»mi dice Christopher.
«D'accordo, mandami la via, vengo per le 21,30?»
«Certo, a stasera tesoro»
«A dopo» dico io.

Torno a casa mi faccio una bella doccia, a casa ci sono mia mamma e mia sorella.
«Jessy» dice mia mamma, saluto subito la mia maltesina, si chiama Sissi.
«Sissi amore mio,andiamo giù.» scendo a farle fare i bisognini e risalgo.
«Ciao» dico appena risalgo dal giardino sotto casa.
«Che avevi ieri?» mi chiede mia mamma.
«Alexander, sbaglio sempre tutto..» dico io.
«Lo sapevi che era un puttaniere, che pretendevi?» mi dice lei, le racconto sempre tutto, non ho così tanti amici di cui posso fidarmi.
«Vado un po' a dormire, che sta notte non sono riuscita. Stasera esco con Christopher.»
«E chi è questo?» chiede quell' impicciona di mia sorella Sharon.
«Un amico di Alexander, che mi fa il filo da mesi e gli sto dando una possibilità.»
«È figo?» chiedono.
«Certo..»
«Dai,dai una foto» insiste Sharon.
«Cercatelo si chiama Christopher Lee, é un famoso giocatore di Basket in Germania, ma ha origini americane. Interessante no?» dico io.
Accorgendomi, che questi dettagli non li avevo mai considerati.
Prendo e vado diretta in camera.
Vedo che Christopher mi ha scritto un messaggio:
«Non vedo l'ora di stasera, per averti solo per me»
E mille cuori che seguono quella frase.
Io rispondo con un freddo "Anch'io" e l'aggiunta di un cuore per non sembrare troppo cattiva.
La sera vado da lui.. e so già che scoperemo, quindi devo prepararmi a tentare di provare piacere con lui, senza pensare ad Alexander.

Oh Alexander.. cosa cazzo mi hai combinato al cervello?

Spogliami ora! (#Wattys2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora