Capitolo 13

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Anche oggi vado in università, prendo la mia opel adam blu e mi dirigo lì.
«Ciao» saluto le mie due compagne di studi preferite e seguiamo la lezione di greco antico. Lo stare lì mi tranquillizza e mi fa distrarre.

Mi arriva un messaggio di Christopher.
«Jessica, stasera sushi?»
«Va bene, tesoro» gli rispondo.
Ho proprio voglia di andare con lui.
Voglio davvero dargli una possibilità, tanto con Alexander ormai non c'è più nulla da fare.

Alle 20 Chri passa a prendermi e mi porta a Milano.
«My love, andiamo in un bel locale a Milano» mi dice, col suo accento americano, dato che è proprio lì che è nato.
«Va bene.» dico io eccitata.
Arriviamo dopo una ventina di minuti, in questo locale molto carino, stile orientale, con delle tovagliette in bambù, lampade che emanano luce gialla/rossiccia, sulle pareti quadri e ambientazioni giapponesi, le sedie sono praticamente dei cuscini, sei quasi seduto sul pavimento.
Arrivano subito due camerieri a farci sedere, togliendoci le giacchette in pelle che indossiamo.
Io indosso la mia solita rossa fuoco.
Ci fanno accomodare e ci portano il menu.
Lo apro e quasi mi viene un infarto.
80 euro, ma dico 80, una portata di sushi e sashimi.
«É uno dei più costosi e più buoni di Milano» mi risponde Christopher.
Il mio visto é sempre molto espressivo e Chri avrà sicuramente compreso il mio pensiero.
Decidiamo di ordinare, Christopher prende anche del vivo bianco parecchio costoso.

Io sono abituata a quei ristoranti grezzi i così detti "all you can eat", dove ti strafoghi e mangi di tutto.
«Jessica, ti ho portato qui.. Perché.. Emm, devo parlarti.» dice Christopher.
«Dimmi, ti ascolto.» gli rispondo tranquilla.
«Mi vergogno un po' in realtà.»
«Tranquillo.» dico io con sguardo rassicurante.
«Jessica, io amo essere sfruttato.» mi dice.
«Eh?» domando io confusa.
«Jessica, sono un moneyslave» mi dice agitato.
Nel frattempo i camerieri ci portano le nostre pietanze.
Sono buonissime solo a vederle, ignoro l'affermazione di Christopher e afferro subito con le bacchette un pezzo di sushi e lo immergo nella salsa di soia.
«Jessica, non ignorarmi, il mio é un problema.» mi dice.
«Io ho capito solo money.. Non so cosa tu stia dicendo.» proseguo confusa.
« Money Slave o Findom è una pratica feticista che rientra nell'ambito della dominazione sessuale, il sottomesso è un maschio e fornisce doni e denaro a una dominatrice.»
«Non sto capendo..» dico io.
«Mi eccita spendere tutti i soldi ed essere sfruttato da una donna, ma essendo anche feticista mi piacciono altre cose..» mi dice timido.
« Non ho mai sentito parlare di queste cose, ma non ti giudico, continua..» dico io.
«Mi piace essere legato, essere insultato.. » mi dice Christopher.
«Ma, se continuassimo normalmente?»  chiedo.
«No, Jessica non riesco, la mia indole é diversa. Vorrei che tu diventassi la mia dominatrice. Io di solito.. Con le ragazze che ho avuto ho preparato una lista delle cose che amo farmi fare, mi prendo io le responsabilità nel caso tu mi faccia molto male..» mi dice ridendo.
«Ti dico la verità sono un po' spaventata, ma allo stesso tempo molto curiosa.. Sicuro che non sei influenzato dalla moda di "cinquanta sfumature di grigio?» gli dico mentre afferro tranquilla un altro pezzo di sushi e rido.
Lui però mi guarda serio.
«La prossima volta ti porto ciò che amo fare, é una cosa seria. Non centra con le stronzate di un libro.» mi dice.
Ora sinceramente ho un po' paura.

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