Capitolo 11

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Verso le 21,30 prendo la mia auto nel box sotto casa e mi dirigo a casa di Christopher a 8 minuti da casa mia, dove so già che passerò la serata a SCOPARE, come se non ci fosse un domani.
Percorro la strada, fa molto caldo, siamo a maggio dal tronde.
Arrivo davanti a una Villa, credo sia la sua, gialla, di un giallo tenue, tutta a mattoncini, ha un bel giardino, anche se un po' trascurato, l'erba é un po' alta.
Vorrei suonare, ma dubito un attimo.
Lo chiamo..

«Jessica, sei arrivata?»
«Ehmm così credo» dico con una voce titubante.
«Sei davanti a una villa gialla?» mi domanda.
«Sì, Christopher» gli dico.
Mette giù il telefono e lo vedo spuntare da una porta all'estremità del giardino.
«Tesoro mio» mi dice, quasi correndomi in contro e afferrandomi fra le sue braccia.
Mi bacia.
«Entra» mi dice poi facendomi cenno con la mano.
Osservo quella grossa porta rossa scuro, con la maniglia oro a forma di leone, sembra antica.
Entro in quella casa, sembra uno spettacolo.
Alexander ha una reggia, ma tenuta male, lui ha una villetta, ma è una favola.

"Ma, per quale cazzo di motivo penso alla casa di Alexander?" mi domando.

La sala é color oro, un oro intenso, ha un lampadario di cristallo, molto imponente che col suo luccichio cattura la mia attenzione.
C'è un divano blu, che credo sia per 7 persone, data la grandezza.
«Ecco la sala..» mi dice Christopher.
Io lo seguo e mi porta verso la cucina e noto tutti i quadri, sembrano importanti, le tende blu tenue, sembra una casa quasi regale, noto uno specchio sulla parete, è dorato, con una cornice tutta rifinita.
La cucina é piccolina, ma accogliente, vi é un dipinto sulla parete, tipo carta da parati, che mostra delle palme e il mare, come se stessi guardando attraverso una finestra, la cucina è classica, tutta bianca, molto semplice.
Usciamo e guardo di sfuggita i bagni, col pavimento di marmo verde, i lavandini di granito verde e uno specchio enorme.
Poi, mi porta in camera da letto.

Non faccio nemmeno in tempo ad entrare che Christopher mi spinge contro la porta chiudendola e lasciandomi sbalordita.
«Jessica, mi fai impazzire.. Scusami.» dice Christopher indietreggiando come se avesse fatto una cosa che non doveva.
«Chri, stai tranquillo.» gli dico accarezzandogli il viso e baciandolo, non so se lo voglio davvero o se é solo un ripiego.

«Jessica» mi dice quasi sussurrando e mi appoggia delicatamente sul letto.
É un letto un po' più grande di quello matrimoniale, con la testata dorata in ferro, con degli inserti fiorati.
Noto che ha delle rose sul comodino, emanano un profumo tenue e delicato. Su l' altro comodino invece, vi sono alcuni libri, sull'amore.. Forse messi apposta. Lui nota che sono concentrata a guardare.
«Cosa guardi?» mi domanda Christopher.
«I fiori.. Sono stupendi.» dico così su due piedi.
«Ho cercato di rendere tutto perfetto»
Christopher si sdraia sul letto e guarda il soffitto.. So già cosa accadrà tra pochi secondi. Da così tranquilla mi troverò a urlare e gemere di piacere.
«Jessica, ci pensi mai a quanto sarebbe bello trovare una persona che ti ama per ciò che sei, nei pregi e nei difetti, sempre pronta per ascoltarti e stare con te.» mi dice Christopher, quasi riflettendo a voce alta.
Non so, ste robe mi mettono un'angoscia, ma che ne so io di ste cose, figa se avevo un minimo voglia di farlo questo mi ha ammosciato tutto.
«No, non ci penso, semplicemente perché mi mettono angoscia queste cose» gli rispondo fredda.
«Lo so, che è strano, ma sento di provare questo per te» mi dice sussurrando e girandosi per guardarmi.
Io divento gelida, non sono per queste cose. Non gli credo nemmeno.
Poi ho bisogno di un amore travolgente come Alexander.
Christopher si mette sopra di me ed inizia ad appoggiarmi i suoi genitali sopra i miei. Inizio a sentire le sue protuberanze. Continua a strusciarsi.
Inizia a baciarmi il collo, io lo sposto in modo da salire io sopra di lui.
Inizio a leccargli, mordergli e baciare il collo e il lobo dell'orecchio, lo sento gemere sotto di me, voglio farlo impazzire.
«Mi fai impazzire» dice Christopher, quasi senza voce.
Mi fa segno di togliergli i pantaloni.
Io invece continuo a strusciarmi su di lui baciandogli il collo.
Mi sposto, mi tolgo i leggins nei e li lancio giù dal letto, insieme alle scarpe, lui toglie le sue.
Gli risalgo sopra e inizio a strusciarmi sopra, io con le mutande e lui ancora coi pantaloni.
Glieli slaccio e inizio a toccarglielo, poi inizio a baciarlo dal collo in giù, mi diverto troppo.
Arrivo giù e gli tolto tutto.
E lui mi leva maglietta e reggiseno.
Vado giù e inizio a leccargli in mezzo alle gambe, poi tono verso la pancia, poi di nuovo giù verso le gambe, ora inizio a leccargli i testicoli, molto delicatamente, poi lo prendo in bocca e inizio a lavorarlo per bene.
«Basta, ti prego. Facciamolo.» mi dice lui quasi urlando.
Lui si infila il preservativo.
Io torno su di lui a strusciarmi, lui mi sposta le mutande e di botto me lo mette dentro.
Nemmeno il tempo di pensarci e già sto godendo un sacco.
Lui inizia a muoversi su e giù, dandomi delle spinte dal basso.
«Oh siiii..» urlo io.
«Voglio scoparti cazzo.» dice lui urlando.
«Scopami.. Scopami.» dico.
Poi gli prendo la mano e mi faccio sculacciare.
«Dai sculacciami, oh sì, così, ti prego.» gli dico gemendo.
Lui mi sculaccia e viene. Lasciandomi all'inizio del piacere.
Io mi sposto..

«Posso farti venire?» mi chiede.
"Strano. Non fa come tutti quelli che pensano solo per se?"
«Beh direi.. No?»
«Vado un secondo in bagno.» dice lui.
Si sposta nell'altra stanza, sento il rumore del preservativo levarsi e aprire l'acqua.
Dopo qualche minuto torna.

«Eccomi. Sono tutto tuo.» mi dice Christopher.
«Sono pronta» gli dico maliziosa.
Lui mi afferra le gambe e mi spinge più giù, facendomi sdraiare completamente.
Sento le sue mani accarezzarmi l'interno cosce, sento la sua bocca e le sue labbra iniziare a darmi dei baci umidi all'estremità della mia vagina.
Mi bacia e mi lecca, mi bacia e mi lecca sempre più vicino alla mia intimità.
Già inizio a tremare e gemere.
Anche lui ci sa fare.
«Voglio che vieni per me» mi dice fissandomi.
Lui continua a leccarmi proprio lì.
Va su e giù con la lingua e poi inizia a toccarmi con un dito, finchè non me lo infila dentro.
Ed inizio ad urlare dal piacere, un piacere indescrivibile.
«Te la lecco tutta» mi dice lui.
Il che mi eccita ancora di più. Io gli accarezzo dolcemente la testa sotto di me.
«Vieniii» mi urla.
«Siiii..» e mi lascio andare a un orgasmo di solo piacere.

Spogliami ora! (#Wattys2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora