Odio o Amore?

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Draco non poteva fare a meno di incrociare Hermione: si vedevano a lezione, si avvistavano nei corridoi, sul campo di Quidditch lei era sempre insieme alla sua squadra per supportarla, in biblioteca non mancava mai e a tavola, durante i pasti, i suoi occhioni da cerbiatto spiccavano su tutto e tutti... Ehm, cioè, no, la si notava per la sua sudicia presenza come sanguemarcio.

Già, sudicia sanguemarcio.

Se solo suo padre lo avesse saputo.

Suo padre NON doveva saperlo. Nessuno lo doveva sapere.

E se lo avesse detto lei a qualcuno? No... A quell'ora lo avrebbe già preso in giro tutta la scuola.

Stupida sanguemarcio.

Anche lei ne era rimasta disgustata? Anche lei se ne vergognava?

In lui si agitavano dei sentimenti contrastanti. La odiava per le sue origini non magiche e, da sempre, a casa Malfoy, quelli come lei erano considerati meno dei vermi da schiacciare con le scarpe. La odiava perché era una Grifondoro e ne andava orgogliosa, almeno quanto lui era orgoglioso dei Serpeverde. La odiava perché era sempre la prima della classe, aveva costantemente la risposta pronta e sapeva di essere eccezionalmente intelligente.

Perché era nata sanguemarcio?

Se fosse stata di sangue puro, forse...

Sospirò e se ne andò in biblioteca per fare una relazione di storia della magia. Studiare assieme a Tiger e Goile era tempo sprecato, vista la loro scarsissima capacità intellettiva. Appoggiò la sua roba su un tavolo per occupare il posto e poi andò a cercare i libri tra le file degli scaffali. Arrivato nella sezione giusta, vide che qualcuno stava già prendendo il libro che voleva lui.

Granger!

"Ehi, quel libro serve a me", disse con aria autoritaria.

La ragazzina lo guardò con aria di sfida e strinse al petto il tomo in suo possesso.

"Sono arrivata prima io, dovrai aspettare che abbia finito la mia ricerca".

"Un Malfoy non aspetta i comodi di una sanguemarcio".

"Una sanguemarcio se ne frega di cosa vuole un Malfoy".

I due si guardarono terribilmente arrabbiati e tra di loro volarono scintille di sfida e di odio. Dimezzarono la distanza e poi la azzerarono quasi del tutto. Quasi naso a naso si ruggirono in faccia a vicenda.

"Dammi il libro".
"Mai".
"Non fare storie, sanguemarcio".
"Non rompere le zucche, damerino arrogante".
"Damerino... Damerino arrogante? Come osi chiamarmi così? Se lo viene a sapere mio padre..."
"Diglielo pure, così coglierò l'occasione per dirgli che TU hai baciato una sanguemarcio".

Draco si paralizzò mentre Hermione gli rideva cinicamente in faccia. Decise di darle il benvenuto servito ripagandola con la sua stessa moneta.

Si lisciò i capelli con la mano destra e cercando di fare uno sguardo seducente disse: "Ammettilo, ti è piaciuto l'altro giorno nel cortile. Già... Avere l'onore di ricevere un bacio da Draco Malfoy non è da tutti i giorni. Scommetto che non ti sei più lavata la guancia sinistra per conservare il ricordo".

Hermione divenne rossa come un pomodoro e le si rizzarono quasi i capelli in testa per la rabbia e l'imbarazzo. Come faceva a sapere Draco che, in fondo in fondo in fondo, le era piaciuto? Aveva tirato a indovinare o glielo aveva letto in faccia?

Sbottò, stringendo i pugni, in faccia al ragazzo biondo: "L'ho lavata e disinfettata, per tua informazione. E poi, capirai, per un bacio a stampo che mi hai dato, non è il caso di vantarsi così tanto. Anche i bambini di tre anni baciano così".

"Tu non hai idea di cosa sono capace a fare io", ringhiò Draco.

"Ah sì? Vediamo allora", lo sfidò lei.

Mezzo secondo dopo si rese conto di aver parlato troppo.

Dramione: chi odia, ama!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora