Brighton

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Il mattino seguente, Hermione era agitata e passeggiava su e giù per la sua stanza non sapendo quando e come Draco sarebbe arrivato. Sua madre le girava in mezzo ai piedi chiedendole se aveva tutto, se sapeva dove andava e se aveva abbastanza soldi in tasca.

"Insomma mamma, te ne vuoi andare?" Disse alla fine lei, "Non mi ha detto dove mi porta, è una sorpresa. Ho preso tutto e ho dei soldi con me. Ci vediamo stasera, va bene?"

"Sì, va bene, va bene. Solo che è la prima colta che esci con un ragazzo".

"Ma cosa dici? Sono sempre stata con Harry e Ron".

"Però questo tuo amico è un'altra persona e trovo emozionante che ti stai innamorando di qualcuno".

"Ma non sono innamorata di nessuno," Strillò esasperata Hermione, "Solo perché ci vediamo per una giornata durante l'estate, non significa che dobbiamo fidanzarci. Ora, ti prego, lasciami in pace, che devo partire".

La donna alzò le mani in segno di resa e scese le scale. Con un sospiro di frustrazione, Hermione chiuse la porta e si sedette alla scrivania, in attesa che accadesse qualcosa. 

Cinque minuti dopo, un CRACK nella stanza annunciò l'arrivo di un elfo domestico, brutto, piccolo, con addosso uno straccio unto e puzzolente. La ragazzina lo guardò sorpresa e attese che dicesse qualcosa. Con una voce gracchiante, lugubre e priva di ogni gioia di vivere, la creatura si presentò: "Sono Sbroont, mi manda il padroncino Malfoy. La porterò nel luogo del vostro appuntamento".

Lei era contraria al fatto che i maghi schiavizzassero gli elfi, però si rese conto che in quel frangente non poteva farci niente. Dobby era stato liberato con un inganno che Harry aveva teso a Lucius Malfoy, però nessuno poteva impedire a quest'ultimo di prendersene un altro.

"Va bene, Sbroont, possiamo andare".

"Il padroncino vuole suggerirle di prendersi nella borsa anche un costume da bagno e un asciugamano", Continuò l'elfo.

"E perché?"

"La porterò in una località di mare".

Hermione rimase piacevolmente colpita dall'idea di Draco e in pochi minuti indossò un costume da bagno e prese le ciabatte, l'asciugamano, gli occhiali da sole e la crema solare.

"Ho tutto, se non c'è altro".

"No, non c'è altro".

"In questo caso, sarei lieta se mi facessi la cortesia di portarmi da lui".

L'elfo domestico la prese per mano e in mezzo secondo si smaterializzarono entrambi, comparendo su una spiaggia. Guardando in lontananza, Hermione notò che le spiagge erano tutte di sabbia, la quale variava dal color beige a quello rossiccio. Il mare limpido e calmo era pieno di bagnanti e sulla passeggiata pedonale si affacciavano tantissimi bar, negozi e locali. 

Sbroont  la guidò fino a una spiaggia un poco riparata dalle altre. I babbani non si rendevano conto che c'era un muro invisibile che li costringeva a deviare la direzione ogni volta che accidentalmente andavano verso quell'angolo di territorio. Lei invece lo attraversò senza problemi e si ritrovò in un lido con la sabbia dorata, gli ombrelloni fatti a forma di neri cappelli a punta e un bar gestito da un paio di streghe abbronzate e vestite con abiti leggeri e succinti. I bambini dei maghi giocavano con le scope giocattolo sul bagnasciuga, qualcuno si faceva una nuotata, altri costruivano castelli di sabbia animati facendo magie con le bacchette.

Draco se ne stava sdraiato su uno sdraio, con addosso uno slip verde e grigio, sorseggiando un cocktail alla frutta. La sua pelle pallida faceva un contrasto molto vivido con il nero dell'ombrellone. Hermione gli guardò quasi ipnotizzata il fisico magro e slanciato, che trasmetteva la sensazione di essere forte nonostante le apparenze. Lui si sollevò gli occhiali da sole e le sorrise.

"Ehi, cosa ci fai impalata lì? C'è uno sdraio per te, se lo vuoi".

La ragazzina sorrise, non sapendo se si sentiva più sorpresa o più imbarazzata. Lo raggiunse e posò lo zainetto sul suo sdraio.

"Dove mi hai fatto portare, Malfoy? Che posto è questo?"

"Un ciao andava meglio, sai? Comunque siamo a Brighton, sulla costa sud dell'Inghilterra. Ho preferito venire in un posto dove nessuno ci conosce, per non avere scocciature".

"Oh, certo, il paparino non lo deve sapere..." Lo prese in giro lei.

Lui la guardò freddamente e aggiunse solo: "E non lo saprà mai. Vuoi sederti accanto a me o ti faccio portare a casa?"

"Visto che sono qui, credo ci rimarrò", Affermò Hermione, "Non ho mai avuto occasione di stare in una spiaggia non babbana".

Draco sbruffò con disprezzo, ma fu abbastanza gentile da non fare brutte considerazioni a riguardo.

"Sbroont, lasciaci soli, torna a prenderci questo pomeriggio alle 6".

"Sì, padroncino", rispose l'elfo domestico, smaterializzandosi.

"Bene, ora siamo soli", Disse Hermione.

"Togliti quei vestiti, Granger. Stiamo su una spiaggia".




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