"Quel Malfoy proprio non lo sopporto", borbottò Ron dopo una lezione di storia della magia, "Ha risposto al posto mio alla domanda del professore e si è guadagnato dei punti per i Serpeverde".
"Questo perché, al contrario di te, lui studia", disse Hermione.
"Non lo starai difendendo, vero?" Si allarmò il suo amico.
"No, dico solo le cose come stanno. Nonostante sia antipatico e maligno, meglio avere lui come compagno per una ricerca che te, che non ti applichi sulla materia", rispose la ragazzina.
"A volte sei senza pietà, lo sai?"
"Andiamo Ronald, accetta la realtà".
"Harry, tu che ne pensi?"
Ma Harry non stava seguendo la conversazione, era troppo impegnato a pensare a come fare a fronteggiare Sirius Black.
Si diressero verso la sala grande per mangiare. Hermione si mise a conversare con delle sue amiche lasciando i due migliori amici mangiare con Neville e altri ragazzini, parlando di Quidditch. Nel pomeriggio andò in biblioteca a studiare, godendo del profumo delle pagine dei libri e del confortevole e avvolgente silenzio del luogo. Ci rimase per qualche ora, poi si mise il mantello, si strinse la sciarpa attorno al collo e uscì fuori prima che facesse buio. La neve copriva tutto quanto. Nel cortile della scuola era tutta pestata, ma lungo il lago nero era quasi intonsa. Hermione si beava mentre affondava i piedi nella neve fresca sentendola croccare sotto le suole. Camminò per un poco ma presto sentì freddo e si accorse che stava ricominciando a nevicare. Decise di rientrare ma vide Draco e Lucius Malfoy davanti al portone principale.
Si nascose dietro al primo nascondiglio che trovò e ascoltò cosa stavano dicendo: a quanto pare il Ministero aveva deciso di accogliere la denuncia fatta contro Fierobecco.
A Hermione montò la rabbia e strinse i pugni per cercare di frenarsi e non uscire dal suo nascondiglio per dirne quattro ai due Malfoy. Poco dopo Lucius si smaterializzò e Draco, ignaro di essere osservato, si diresse verso il lago nero, con in faccia un ghigno soddisfatto. Lei lo lasciò andare e poi uscì dal nascondiglio per seguirlo. Cominciava a nevicare più fitto e i fiocchi le si incastravano sui ricci castani. Draco aveva invece un cappello in testa, così la sua perfetta capigliatura bionda era protetta.
"Ehi Malfoy", lo chiamò a voce alta.
Lui si girò di scatto, allarmato, poi vide che era lei e si rilassò, assumendo un'aria di superiorità.
"Che ci fai qui, Granger?"
"Facevo un giro, ma si è messo a nevicare, così stavo tornando indietro. Credo stia per arrivare una bufera".
Lui guardò verso l'alto per un attimo e poi domandò: "Non ti farai spaventare da quattro fiocchi di neve, sangue marcio?"
"No, dico soltanto che è meglio rientrare".
"E allora vai, cosa vuoi da me?"
Hermione si morse la lingua pur di non ricadere nei soliti insulti.
"Niente", disse infine.
Si voltò e ritornò al castello.
Come mai era stata così stupida? Lo aveva seguito per chiedergli di lasciare perdere la faccenda di Fierobecco e invece aveva finito col preoccuparsi della sua incolumità per colpa della tempesta di neve in arrivo.
Si scosse i ricci per togliere la neve che si era annidata in essi e andò a cena. Harry e Ron la aspettavano con i piatti già pieni di cibo.
"Stanotte farà freddo, ragazzi, sta per arrivare una bufera", disse lei con un sorriso solare.
"Spero il vento non sia troppo forte. L'ululato che produce passando attraverso gli spifferi dei serramenti non mi lascerà dormire", disse il rosso.
"Almeno dormirò io, senza te che russi", lo prese in giro Harry e poi chiese all'amica, "Cosa ci facevi fuori?"
"Oh, niente, avevo voglia di una boccata d'aria", rispose lei senza accennare a Malfoy. Non voleva rovinarsi l'umore parlando di lui.
Il biondo Serpeverde entrò in sala un quarto d'ora più tardi, anche lui con un po' di neve che gli sporcava il mantello nero.
Almeno non si era congelato là fuori.
Hermione cercò di non fare certi pensieri su Malfoy per preservare la sua salute e preferì divertirsi con i suoi amici.
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Dramione: chi odia, ama!
Fanfic"Comunque anche adesso sto mangiando una cioccorana per colpa tua. Ma non perché mi hai fatto arrabbiare", concluse lei, facendogli un sorriso fintamente dolce. Il ragazzo divenne rosso in faccia.