Hermione aveva un segreto che non poteva rivelare a nessuno, nemmeno ai suoi migliori amici. Quando si era iscritta a tutti i corsi del terzo anno, Silente le aveva consegnato una giratempo, un piccolo strumento che le consentiva di tornare indietro nel tempo e seguire le lezioni che avrebbe avuto in contemporanea con le altre. Doveva seguire molte regole e non farsi scoprire mai da nessuno. Ron tuttavia faceva sempre troppe domande assumendo una espressione tra lo stupito e l'impaurito.
"Come fai a seguire quella materia, che è in contemporanea con Divinazione?"
"Ron non essere sciocco, mica posso essere in due posti contemporaneamente".
Oppure:
"Da dove sei spuntata? Non c'eri fino a un attimo fa".
"Non essere stupido, Ron, sono sempre stata qui".
Bugie su bugie per conservare il suo segreto. Per fortuna che le materie sovrapposte erano poche e lei riusciva ad essere abbastanza credibile.
A volte avrebbe voluto dire il suo segreto a qualcuno. Magari a Ginny o a Ron, ma i due Weasley probabilmente avrebbe spifferato la cosa ai quattro venti, perché era nella loro indole parlare un po' troppo. Magari Harry sarebbe stato un ottimo confidente, però aveva già tanti di quei pensieri che era meglio lasciarlo in pace. Sirius Black, il famigerato mangiamorte che era fuggito di prigione, per vendicarsi della morte di Voldermort era arrivato fin nei pressi della scuola in cerca di Harry Potter. Tutti gli studenti tremavano al pensiero di avere un assassino così vicino, ma Harry cercava di rimanere tranquillo e teneva per sé i timori. Hermione glielo leggeva in faccia. Era molto coraggioso, ma anche gentile e riflessivo.
Sarebbe stato davvero un fidanzato ideale per lei, al contrario di Ron che tremava come una foglia per ogni minima cosa e la sua massima aspirazione era farsi una bella mangiata a tavola masticando con la bocca aperta.
L'aritmanzia era una disciplina molto chiara che aveva solo pochissimi margini di incertezza.
Allora perché i calcoli dicevano che Malfoy sarebbe stato un buon fidanzato per lei?
La cosa la turbava parecchio.
Sally le aveva suggerito di dargli una seconda opportunità, perché era molto carino.
"Sì, certo, carino ma malefico, il peggiore di tutti", disse Hermione mentre era in bagno da sola.
Dal buco del lavandino uscì fuori Mirtilla Malcontenta e la guardò maliziosamente interessata.
"Di chi stai parlando?"
"Di Malfoy".
"Uh, il principe dei Serpeverde. Non lo trovi uno schianto?"
"Ha i capelli sempre perfetti, i lineamenti di suo padre, ma è perfido, il suo cuore è più amaro del veleno!"
Mirtilla le girò attorno ridacchiando: "Puoi sempre addolcirglielo tu, tesoro".
Hermione divenne rossa come un pomodoro per la rabbia e il ribrezzo.
"Perché dovrei sprecare il mio tempo per una cosa del genere?"
"Vedi, c'è un detto tra i fantasmi del castello che dice: chi odia ama e chi disprezza compra. Tu, mia cara, sembri odiarlo e disprezzarlo davvero molto, quindi lo ami alla follia".
Dette queste parole, la ragazza fantasma gridó e volò via, tuffandosi in un gabinetto e lanciando schizzi d'acqua ovunque.
"Non è vero! Lo odio e basta", replicò Hermione, ma Mirtilla ormai era scomparsa nei tubi delle condotture.
Si sciacquò la faccia e, ancora con le guance rosse, uscì nel corridoio per andare verso il salone per cenare.
Neanche a farlo apposta, Malfoy e i suoi amichetti giunsero insieme a lei.
"Cosa ti è successo, mezzosangue, stai cercando di diventare una pel di carota come Lenticchia?" Domandò Draco con uno spietato sorriso malefico.
Gli altri attorno a lui risero, mentre Hermione, già emotivamente scossa per conto suo, si asciugò una lacrima con il dorso della mano e poi gli disse: "Lo sapevi, Malfoy, che chi odia ama e chi disprezza compra? Tuo padre può permettersi il meglio, ma l'amore di una persona non te lo potrà mai comprare".
Detto questo, gli voltò le spalle e se ne andò a mangiare, lasciando tutto il gruppo dei Serpeverde interdetto.
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Dramione: chi odia, ama!
Fanfic"Comunque anche adesso sto mangiando una cioccorana per colpa tua. Ma non perché mi hai fatto arrabbiare", concluse lei, facendogli un sorriso fintamente dolce. Il ragazzo divenne rosso in faccia.