Hermione non riusciva a togliersi dalla testa il bacio che Malfoy le aveva strappato all'improvviso senza darle tempo di respirare. Si domandava come mai aveva fatto quel gesto: era solo per dimostrarle di avere carattere, oppure ci stava prendendo gusto? Per fortuna c'erano le vacanze estive e lei si teneva impegnata andando in vacanza con i suoi genitori, facendo delle cene in famiglia e pianificando la sua prossima visita alla Tana, dai Weasley. Quell'anno ci sarebbero stati i mondiali di Quiddicht e non se li voleva perdere. Nessuno se li voleva perdere.
Era pronta a scommettere che Malfoy sarebbe stato in prima fila.
Malfoy... Malfoy... perché Draco era proprio un Malfoy?
Mentre rifletteva a questo riguardo, guardando fuori dalla finestra, affacciata al quartiere babbano in cui era nata e cresciuta, vide arrivare verso di lei un gufo. Si scostò di lato per farlo entrare nella sua stanza e, quando il pennuto si posò sullo schienale della sua sedia, la ragazzina prese la lettera che portava nel becco. Era sorpresa, perché non si aspettava di ricevere posta. Sarà stata da parte di Ron, oppure di Harry? Magari era la sua amica Sally che sentiva nostalgia di lei. La aprì e lesse il messaggio contenuto.
"Mio padre in questo periodo è molto impegnato al Ministero, mia madre va via per qualche giorno e io sono libero di fare quel che voglio. Ti vengo a prendere per andare da qualche parte. Rispondi solo con un sì o un no. Se sarà un sì, domattina riceverai una mia visita. D.M."
Hermione rimase a bocca aperta e si buttò sul letto senza riuscire a staccare gli occhi dalla pergamena. Le iniziali e il contenuto facevano inequivocabilmente pensare a Draco Malfoy.
Era una cosa seria o le voleva tendere una trappola?
Ripensò a quell'ultimo bacio e si passò le mani sulle labbra, come a ricreare la sensazione. Si sentiva battere intensamente il cuore e accaldare le guance.
Che cosa ti succede Hermione Jane Granger? Non ti starai mica innamorando...
La ragazzina si imbarazzò al suo stesso pensiero e si rannicchiò in sè stessa. Poteva evitare quella situazione, ma poteva anche buttarcisi dentro a testa alta e dimostrare a Draco che non si faceva intimorire nè far prendere in giro tanto facilmente.
Il gufo bubolò, impaziente di ripartire. Lei gli diede qualcosa da mangiare nell'attesa in cui avrebbe cercato di ottenere il permesso dai genitori. Scese le scale e andò in salotto. I coniugi stavano guardando un film in televisione e stavano per addormentarsi sul divano.
"Domani posso andare a trascorrere una giornata con un amico di scuola?" Domandò un poco imbarazzata.
"Ma non dovevi già andare da Ron fra una settimana?"
"Non è Ron, mamma... è un altro amico. Verrebbe a prendermi domani mattina e mi riporta in serata".
Sua madre e suo padre si guardarono per leggersi in faccia i reciproci pensieri e alla fine le dettero il permesso.
Hermione tornò in camera sua e imbustò una lettera con sopra scritto "Sì", poi la diede al gufo e lo fece volare via.
Quella notte ebbe difficoltà ad addormentarsi, si sentiva agitata per la giornata che la stava aspettando. Aveva fatto bene a rispondere affermativamente? Lo avrebbe presto scoperto.
Grattastinchi le si accoccolò sullo stomaco e cominciò a fare le fusa, pretendendo in cambio una grattatina sulla testa, come piaceva a lui. Hermione, nel buio, sorrise intenerita e coccolò il suo gatto.
"Secondo te come andrà a finire?" Gli chiese.
Il micio fece le fusa più sonoramente e le leccò la punta delle dita.
"Sei fiducioso, vedo. Tuttavia con Malfoy bisogna sempre stare sul chivalà".
STAI LEGGENDO
Dramione: chi odia, ama!
Fanfiction"Comunque anche adesso sto mangiando una cioccorana per colpa tua. Ma non perché mi hai fatto arrabbiare", concluse lei, facendogli un sorriso fintamente dolce. Il ragazzo divenne rosso in faccia.