Capitolo 14: coma

246 19 0
                                    

I tre ninja membri dell'Alba si diressero correndo al piccolo villaggio, entrando nella casa di moda Angel, dove ad aspettarli all'ingresso si trovava Yoshi, ancora scosso dai precedenti avvenimenti.

<<Ah, siete arrivati! Presto portala dentro>> li accolse, rivolgendosi in seguito a Itachi, che ancora teneva tra le sue salde braccia un'incosciente Tsukiko.

I tre entrarono, venendo guidati da Yoshi alla stanza della ragazza per poi lasciarli lì ad aspettare nel mentre lui andava a recuperare il necessario per curarla.

Itachi appoggiò delicatamente Tsukiko sul letto, notando che non stava respirando; avvisò il suo compagno biondo di avvisare subito Yoshi, per poi   dire all'immortale di cercare un panno, una bacinella e dell'acqua.
Il corvino non perse tempo, e mantenendo la calma le tappò il naso per poi congiungere le proprie labbra con quelle della ragazza nella speranza di farle riprendere a respirare.

Trascorse i seguenti minuti a cercare di tenerla in vita, mentre anche il cuore aveva iniziato a battere lentamente. Non poteva permettersi di perderla, per l'Akatsuki era una risorsa troppo preziosa; non capiva come potesse essersi ridotta in quello stato, lei, non una kunoichi qualsiasi, ma il temuto Demone Oscuro di Konoha. E quella sostanza cos'era? Probabilmente veleno, ma ancora non gli era chiaro come gli fosse saltato in mente di iniettarle quella pericolosa e fatale sostanza. Dopo avrebbe certamente chiesto spiegazioni al suo amico.

A un certo punto Deidara entrò di corsa nella stanza seguito a ruota da Yoshi, che trainava un carrello con sopra diverse apparecchiature mediche e la cassetta del primo soccorso. Itachi si staccò di colpo dalla ragazza mettendosi in disparte, lasciando avvicinare l'uomo alla ragazza.

Osservando le attrezzature mediche, saltarono subito all'occhio dell'utilizzatore dello sharingan il respiratore e il defibrillatore, chiaro segno che era preparato per un'evenienza simile.

<<Ci penso io ora. Spostatevi, ho bisogno di spazio>> disse serio Yoshi, iniziando una breve e veloce serie di esami. Dapprima controllò il battito, constatando con sollievo che era ancora viva, dopodiché posizionò il respiratore affianco al letto, collegando un tubo alla sua cavità orale e facendolo scorrere nella trachea fino ai polmoni, per poi inserire un ago nel suo braccio, a livello del gomito, dove si trovava la vena, e collegando una flebo ad una sacca piena d'acqua, che entrava quindi in circolo.

Nuovamente misurò il battito cardiaco, e sul suo volto si disegnò un'espressione di panico. Prese mano al defibrillatore, sfregò le piastre e rilasciò una potente scarica nel petto di Tsukiko; lei sobbalzò appena la scossa la attraversò, e così accadde per le successive 3 volte, dopo le quali Yoshi misurò nuovamente il battito e si rilassò, vedendo che il cuore aveva ripreso a funzionare.

I tre membri dell'Alba durante questi minuti erano rimasti in disparte nell'angolo della stanza, a osservare scioccati questa serie di operazioni, sorprendendosi della facilità con cui l'uomo le aveva svolte, e senza sbattere ciglio tra l'altro, come fosse una banale operazione di routine. Solo Itachi era rimasto impassibile alla scena, rimanendo sorpreso solo interiormente, mentre i suoi compagni sudavano freddo per la tensione.

<<Aspettate qui, torno subito>> disse Yoshi, dopo essersi accertato che anche l'elettrocardiogramma fosse collegato.

Appena la porta si chiuse, nella stanza rimase un assordante silenzio, rotto solo dal bip incessante dell'apparecchiatura; l'aria si era fatta pesante, e i tre non trovavano parole per descivere lo sgomento che provavano, se non delle imprecazioni buttate lì per l'ansia.

Naruto Shippuden: LA STORIA DI AKATSUKI NO  KEIKODove le storie prendono vita. Scoprilo ora