Capitolo 18: catturata

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Mi svegliai in una caverna, legata dalla testa ai piedi, e probabilmente con addosso un sigillo per inibire il chakra perché non riuscivo ad usarlo.
Mi guardai intorno, in cerca di indizi che mi indicassero dove potessi essere, e vidi un'enorme statua con una testa avente 9 occhi, dalla cui bocca usciva del chakra che andava ad agire su quello che riconobbi come il Kazekage.

Davanti a esso, due enormi mani uscivano dal terreno, e sopra ogni dito c'era qualcuno, ognuno con una cappa nera a nuvole rosse, anche se sembravano più degli ologrammi, a parte due di loro.

"Merda!"

"Finalmente ti sei svegliata!"

"Kurama! Tu ricordi cosa è successo? Dove siamo?" chiesi calma.

"No, so solo che ti hanno catturata quelli dell'Alba. Inoltre non puoi usare il chakra"

"Me ne ero accorta, grazie!" esclamai perdendo la calma.

"Ohi, non alzare il tono con me! Comunque, sono quei paletti a bloccare il tuo chakra."

"Quali paletti?" domandai confusa.

"Come quali paletti! Come fai a non sentirli, te li hanno infilzati addosso!" urlò esasperato Kurama.

Guardai il mio corpo, notando diversi pezzi di una specie di metallo forse, neri come la pece, che mi attraversavano il corpo: due per gamba, altrettanto per le braccia e quattro nell'addome.

Da lì non usciva nemmeno sangue, e quello già uscito era ormai secco. Essere stata legata mi aveva permesso di stare immobile, e avevo così perso poco sangue.

"Oh, quei paletti" mi sorpresi io.

Un tonfo improvviso mi fece voltare verso quelli dell'Alba; qualsiasi cosa stavano facendo prima, avevano finalmente terminato, e il Kazekage giaceva al suolo privo di vita.

"Kurama..."

"Hanno estratto il suo cercoterio. È morto" mi spiegò.

"Devo liberarmi subito! Dobbiamo andarcene di qui!" mi allarmai.

"Lo so, ma ho già provato a far scorrere il mio chakra e non ha funzionato"

"Oh no! E adesso cosa facciamo?"

«Guardate! La mocciosa si è svegliata finalmente!»

"Oh cazzo"

"Siamo fottuti."

"Kurama! Modera i termini!"

"Parla per te!"

«E buongiorno! A cosa devo la mia presenza qui?» improvvisai scherzosamente mentre loro mi venivano incontro. Capii che la mia intuizione era esatta: solo due di loro erano realmente lì, gli altri stavamo utilizzando qualche tecnica per apparire come ologrammi.

«Non hai accettato la nostra proposta, così abbiamo escogitato questo. Uhm» spiegò Deidara, lo stesso biondo che avevo precedentemente incontrato.

I componenti di Alba mi fissavano attentamente, come in attesa che facessi qualcosa di particolare, ma certo non potevo fare nulla legata com'ero!

«...e quindi?» dissi freddamente, aspettando una loro risposta.

«Vorremmo che tu ti unissi ad Alba, in cambio di protezione da Danzo, Orochimaru e chi altro possa essere interessato ad usarti.» specificò un ragazzo pieno di piercing e con degli occhi alquanto inquietanti.

«Avevo già dato una risposta. Ma suppongo che voi non mi lasciate altra scelta...» sospirai mettendomi seduta, sentendo un lieve dolore all'addome.

Naruto Shippuden: LA STORIA DI AKATSUKI NO  KEIKODove le storie prendono vita. Scoprilo ora