Capitolo 2 | Asia

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Sono veramente sfinita. A Berlino è stato tutto bellissimo: la città, le culture, i musei e lui. 

Lo conosco da così tanti anni, che non mi sarei mai aspettata una cosa simile. Cioè, dai, siamo sempre stati come fratelli, e ora?

Ho seriamente paura di come andrà questa storia, non voglio litigare con lui e tanto meno perderlo. Con lui è successo tutto troppo velocemente. Nel senso, io sono sempre stata una persona indecisa e non sono mai riuscita a decifrare i miei sentimenti per una persona qualsiasi. Ma con Mattia è stato diverso e ho capito subito qual'era la scelta giusta da prendere.

Ma oltre a lui, non smetto di pensare a mia sorella. 

Nonostante il tradimento di nostro padre, Vanessa si è ripresa e ammiro molto tutto ciò. È diventata una ragazza più forte e decisa. Ma ci sono momenti in cui non sta veramente bene e si può notare dal modo in cui si comporta con me e con nostra madre. Spesso mi ritrovo a pensare alle difficoltà, che deve affrontare a scuola. Ma so che non è solo questo il motivo del suo comportamento a casa. Non riesce a relazionarsi con le sue compagne di classe e questa cosa mi preoccupa parecchio. Capisco che l'abbandono di nostro padre,  ha segnato molto nel suo carattere, ma voglio che si apra di più con la gente. Quando ero a Berlino pensavo sempre 'spero che abbia conosciuto qualcuno durante la mia assenza', ma non è andata così. 

Ma voglio approfittare di questo momento, per iniziare a farle conoscere qualcuno. Dovrebbe essere lei ad aprirsi con la gente e non io che la spingo.

 Odio vederla da sola o con la mamma a casa. Spesso mi dispiace anche uscire con le mie amiche, tanto che do buca a loro, per stare con lei. 

Ma di preciso, quale sarà il mio piano? 

Giacomo, il fratello di Mattia, ha esattamente un anno in più di Vanessa e da come me ne parla Mattia, sembra un bravo ragazzo e voglio far sì che si conoscano.

*MESSAGGIO PER MATTIA*

''Posso chiamarti?''

Non faccio nemmeno in tempo ad appoggiare il telefono sul comodino che sento il telefono vibrare.

''Pronto? Mattia, ciao.''-dico titubante.

''Ciao Asia.''-saluta allegro.

''Ehm, allora, t-ti avevo chiamato per una cosa.''-balbetto.

''Sembra che tu non abbia mai parlato con me.''-ride e mi unisco anche io.

''Sei nervosa? Lo sai che puoi dirmi tutto senza timore tesoro.''-dice dolcemente. Sento una strana sensazione, come se lui non fosse a casa sua, bensì qui vicino a me.

''Non ce la faccio più con Vanessa.''-dico velocemente.

''Problemi a relazionarsi ancora?''-domanda incerto.

''Beh, pensi che in queste due ultime settimane sia cambiata?''-domando guardando il soffitto. Spero che Vanessa non entri in camera proprio in questo momento.

''Pensi che Giacomo possa essere il suo tipo?''-domando timorosa della risposta.

''Non proprio. N-nel senso, potrebbero essere amici credo, ma niente di più. Spero che tu non fraintenda.''-dice con meno allegria di prima.

''A me va bene lo stesso. Voglio che si conoscano, anche da semplici amici va bene. L'essenziale è che comunichi con uno della sua età.''-appunto.

''Va bene Asia.''-esclama Giacomo dall'altra parte e sorrido, anche se non può vedermi.

''Giacomo? Stavi ascoltando?''-domando ridendo.

''Sì, è dall'inizio che sono qui ad ascoltare. Menomale che non vi siete messi a fare i piccioncini, sennò mi buttavo giù dal balcone. La stanza che vedrai presto, per fare qualcosa con mio fratello. Dai, lo so che hai capito.''-mi prende in giro ridendo.

''Ma quanto sei simpatico? Comunque sarà un piacere per me farti conoscere mia sorella. Magari anche voi eh non scherzate.''-ribatto ridacchiando.

''Che tipo è Vanessa?''-domanda serio.

''E' una bella ragazza, è simpatica, forte, stronza ma allo stesso tempo dolce e sensibile. Ma giù le mani, dovete solo essere amici.''-lo canzono. 

''Mi piace, mi piace. Sono curioso e allora quando ci vediamo?''-chiede alzando la voce.

''Noi siamo quasi sempre libere, e voi?''-chiedo felice di ciò che ha appena detto Giacomo.

''Sabato?''-chiede Giacomo.

''Sì va bene. Sabato alle 16 in centro. Ma tuo fratello è morto? ''-chiedo ridendo.

''Sono sempre qui amore.''-urla Mattia.

''Mattia, devo seriamente buttarmi giù dal balcone?''-chiede Giacomo disperato.

''Allora dopo le tue misteriose domande su mia sorella, sei contento di uscire con lei?''-lo provoco.

''Non rompere sorellona.''-scherza Giacomo.

''Aspetta, sorellona?''-dico ridendo.

''Sì, se tratti bene mio fratello, a priori sei come una sorella per me. Sposatevi per favore, non voglio vedere altre ragazze oltre ad Asia, in casa mia. Con questo ho detto tutto e vado di là a studiare.''-conclude Giacomo.

''Vai a studiare che ti fa bene.''-lo prende in giro Mattia.

''Giacomo, se ci sei o meno, sappi che amo tanto tuo fratello.''-dico sghignazzando.

''Non c'è più, anche io ti amo piccola. Spero che non sia troppo precoce dirti già 'ti amo'.''-ride piano Mattia.

''No. Non è troppo presto. Se ci amiamo, ci amiamo e basta. Non conta il tempo della nostra relazione per dirci quanto ci vogliamo bene.''-dico arrossendo.

 Menomale che non può vedermi.


''Ora devo proprio andare. Grazie di tutto.''-gli dico frettolosamente.

''Grazie a te invece, a sabato.''-mi dice.

''Sabato? Usciamo sabato?''-domando ridendo.

''Ti sei già dimenticata di Vanessa? Sono così importante che ti dimentichi anche di lei, beh grazie. Però non penso che lei ne sia fiera.''-sghignazza.

''Giusto, mi ero proprio dimenticata. A sabato allora.''-dico e metto giù.

Mi butto sul divano, come un sacco di patate. Sono così stanca.


"Mattia, Aspettami!"-urlo al ragazzo davanti a me e lo bacio improvvisamente, facendolo girare verso di me e le porte alle nostre spalle si chiudono.

"Non sai da quanto aspettavo questo momento, piccola."-mi sussurra all'orecchio destro.

Eravamo appena entrati in una cabina del London Eye.

Il panorama era da togliere il fiato.

"E' bellissimo amore mio."-dico sottovoce.

"Come te."-mi dice. Mi mette le mani lungo i fianchi e inizia a baciarmi sul collo.

All'inizio è piacevole, ma poi inizia ad essere fastidioso.

"Amore, basta."-dico e in quel momento il London Eye, smette di girare.

"Non ora, tu hai voluto essere la mia fidanzata, e ora vedrai."-dice con aria di sfida e inizia a sbottonarmi i jeans con uno sguardo malizioso. Mi sento in trappola.

Mi sveglio e mi ritrovo nel mio soggiorno. Solito divano, solito tavolo, solito colore dei muri.

 Era tutto un sogno?

 Per sicurezza, controllo il telefono e vedo che sono soltanto le cinque del pomeriggio.

 E' un segno che ho fatto questo sogno?

 Ero veramente pronta ad avere un rapporto di totale fiducia, con Mattia?

Spero che tra Giacomo e Vanessa possa funzionare in un modo o nell'altro. 

Giacomo mi sembra un buon ragazzo per mia sorella, spesso tende ad essere troppo pervertito ma nonostante ciò mostra sempre un lato divertente di se.

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