Capitolo 5 | Vanessa

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''E quindi ti ritieni chiusa? Hai mai pensato di frequentare un corso di teatro? A Chloe, per esempio, ha aiutato molto.''-pensa ad alta voce, sorridendomi.

Ma smette di sorridere, appena vede la mia espressione che si fa sempre più cupa.

''Diciamo che questo difetto, è nato dopo una brutta esperienza che ho passato in famiglia.''-sussurro malinconicamente, guardando il marciapiede sul quale stiamo camminando.

''Qualunque cosa tu mi dirai, rimarrà tra noi due, d'accordo?-sussurra al mio orecchio accarezzandomi la testa.

''Mio padre tradii mia madre e andò via di casa, in parole povere. Non penso che tu voglia ascoltare tutti i dettagli, concludo solo col dirti che questa cosa è successa quando ero piccola e Asia mi ha aiutata parecchio. Se non fosse stato per lei, fidati, non sarei ancora qui!''-dico con gli occhi lucidi e alla vista di ciò, Giacomo si mette una mano davanti alla bocca.

Mi tira per un polso e con l'altra mano afferra la mia testa e la appoggia sul suo petto.

''Tua sorella è una donna molto forte e non dubitavo che anche la più piccola lo fosse. Quell'uomo è stato solo un pezzo di merda che vi ha rese più deboli, ma voi non dovete stare al suo gioco.''-mi sussurra all'orecchio, stringendomi molto forte a se. Sento le sue labbra appoggiarsi sulla mia nuca e al gesto, inizio ad avere più caldo di prima.

Una parte di me si vorrebbe staccare per placare la vergogna, ma l'altra parte dice che aveva bisogno di un abbraccio da ormai troppo tempo.

''Grazie per l'appoggio. Sono passati tanti anni dall'accaduto e io ed Asia, ogni giorno diventiamo più forti.''-gli sorrido con la vista sfuocata per le troppe lacrime.

''Non serve l'età per ritenerti una donna. Bensì, serve il carattere e ti posso assicurare che tu sei una vera donna. Avete sicuramente preso da vostra madre, ne sono certo.''-dice a voce alta con un gran sorriso.

''Ci tenevo a dirti, che siamo quasi arrivati al posto di cui ti avevo accennato.''-dice allegramente, iniziando ad allungare il passo.

''Non si tratta mica del Prato della Valle, vero?''-domando.

''Vanessa Arcuri, una ragazza astuta, ha appena indovinato.''-esclama ridendo, allungando le braccia in avanti, mostrandomi il paesaggio.

Le nostre risate vengono accompagnate dal piccolo ponte incurvato che attraversiamo e dai grandi alberi che accompagnano l'immenso prato verde e la ghiaia bianca.

''Ho sempre adorato questo posto. Quando eravamo piccole, io e Asia facevamo delle piccole gare lungo il prato. Ti va di farne una?''-domando con tono di sfida.

''Io sto già correndo. Inizia a correre, pigrona!''-urla iniziando a correre.

''Così non vale però!''-gli urlo alle spalle.

L'arrivo è alla grande fontana che si trova al centro di questo formidabile posto.

Giacomo è già arrivato e mi sta sorridendo con il fiatone. È ancora lontano da me e sicuramente starà pensando che sono lenta a correre.

 Ma è colpa mia se le mestruazioni sono arrivate stamattina? A stare in sua compagnia, non ho neanche fatto caso ai forti crampi alla pancia.

''Arrivata!''-urlo fermandomi.

''Complimenti signorina!''-mi prende in giro e gli do una veloce pacca sulla schiena.

''Non credi che quei due ragazzi in fondo, non stiano esagerando con i baci? Tra poco si mettono a farlo qui!''-mi sussurra all'orecchio ridendo come un cretino.

''Non manca tanto penso. Riusciamo a dirigerci verso la loro direzione, senza disturbarli?''-domando cercando di non ridere e Giacomo annuisce sorridendo.

''Piano, che con la ghiaia si fa casino.''-dico cercando di non farmi sentire dai due ragazzi, ormai vicinissimi a noi.

 Mi giro dietro verso Giacomo e mi accorgo che la sua espressione non è molto felice.

Ha gli occhi sbarrati e sembra confuso.

Mi giro verso i due ragazzi che ci stanno fissando da alcuni secondi, anche loro con occhi sbarrati.

La ragazza è in braccio a lui e appena vede Giacomo alle mie spalle, scende dalle sue gambe e si alza in piedi. È una bella ragazza, ha i capelli lunghi biondi e ha gli occhi verdi. Ha un piccolo piercing lucente sul naso. Indossa una maglietta nera molto corta e molto attillata, la quale mette ben in evidenza la sua pancia piatta. È imbarazzata quanto me.

Di lui non si può dire lo stesso. Ha i capelli molto scuri e gli occhi chiari a mandorla, con i quali riesco a riconoscere l'origine asiatica del ragazzo. Indossa dei semplici pantaloni verdi e corti fino al ginocchio con una canottiera bianca. 

L'ennesimo essere umano confuso in questa scena, che solo Giacomo e la ragazza riusciranno a spiegarci.

Si conosceranno già?

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