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Apro gli occhi appena mia mamma spalanca le finestre della camera facendo entrare un fascio di luce. Prendo il telefono e appena guardo la home di Instagram mi ricordo che oggi è il diciannovesimo compleanno di Ethan.
Non posso credere che il tempo sia passato così in fretta. Tra due settimane parto per Miami!
Mia zia ha la casa là e tutti gli anni io e mia sorella stiamo da lei qualche settimana quando è in ferie e mia mamma ci raggiunge nel weekend. A Miami abbiamo un sacco di amici, certo...vedendoli solo pochi giorni l'anno non abbiamo legato tanto ma nonostante ciò ci vogliamo bene. Anzi, è già dall'inizio dell'estate che Elise mi scrive:"quando venite?" "Vi stiamo aspettando" "ci mancate".
Stasera Ethan ha invitato un sacco di gente a casa sua, compresa la mia compagnia.
Ci saremo tutti, eccetto Gus che dice di non sopportarlo...per me è perché la sua ragazza l'ha lasciato per Ethan e poi è andata a ricercarlo. Fossi stata in lui non l'avrei perdonata, ma lui l'ha fatto e lei l'ha tradito di nuovo.
Scendo giù per fare colazione e vedo la valigia di mamma davanti alla porta.
Mi ero dimenticata che lei oggi parte per New York e manca per tutto il weekend.
La salutiamo e Sidney attacca la musica con la cassa Bluetooth.
Parte "Buscando huellas" di Major Lazer e iniziamo a ballare intorno al divano.
Mi piace un sacco questa canzone, soprattutto la parte di Sean Paul.

Scendo dalla macchina davanti al cancello dell'enorme villa di Ethan.
In realtà Travis mi ha raccontato che è di suo padre ma, siccome gestisce una grande multinazionale, abita a New York e ha case sparse per il mondo. Che fortuna avere un padre così...
Entriamo e mentre mia sorella va da Paul io raggiungo America che sta parlando con Noah e Travis.
"Hey Sun!"mi saluta Travis.
"Trav! Come va?"
"Tutto bene dai tu?"
"Bene bene grazie"dico.
Ethan si avvicina e mi saluta.
"Auguri cretino!"dico dopo che lui mi fa una battuta poco simpatica.
"Grazie ragazzina"si limita a dire."comunque ti sta davvero bene quel vestito"dice allontanandosi.
Ho deciso di indossare un semplice vestito bianco con il corpetto in pizzo e le scarpe col tacco argento di Sid.
Scorgo da lontano la folta chioma bionda di Tamara. Ha invitato pure lei allora.
La ignoro e continuo a parlare con Travis e con Ethan che a volte si avvicina portandomi dei cocktail o qualcosa da mangiare.
"Sei tu Summer?"mi chiede una voce femminile.
Mi giro.
"Si perché?"dico a Tamara.
"Perché l'altro giorno io e Ethan stavamo facendo sesso e al posto del mio nome gridava il tuo"dice.
Resto stupita e mi imbarazzo per le sue parole fin troppo dirette.
"Ehm...vabbè...conoscerà altre ragazze di nome Summer"sdrammatizzo.
La sua faccia è parecchio infastidita.
"Mm...nah! Sei tu!"dice andandosene sculettando.
Ma che!
Bah...che vuole dalla mia vita quella lì?!
Non dico niente a Ethan nonostante quando lei se ne va mi chiede cosa mi abbia detto.
Non voglio rovinare la serata di nessuno, figuriamoci se abbia voglia rovinarmi la mia!
Dopo un paio di drink mi impongo di non accettarne altri perché non voglio ubriacarmi e svenire come l'altra volta.

La festa è finita e siamo rimasti solo io, mia sorella e Paul...e Ethan ovviamente.
Discuto con Sid e lei mi dice che ha chiesto a Paul di dormire a casa nostra e lui ha accettato.
Capisco cosa mi vuole far capire, sarei la terza in comodo.
"Tranquilli, andate, io chiamo America e vado a dormire da lei"dico.
Loro ci salutano e se ne vanno.
"Comunque a me i letti non mancano"
Lo guardo stranita.
"Hai una camera tutta per te, tranquilla"continua Ethan.
Annuisco.
"Mi aiuti a pulire la piscina? Se la domestica di mio padre trova resti di canne mi manda al riformatorio"sorride.
Ma quanto è bello il suo sorriso.
Non l'avevo mai notato prima d'ora.
Andiamo in piscina e ci mettiamo un po' a togliere tutta la sporcizia dal pavimento quando ad un tratto mi spinge in acqua.
"MA SEI SCEMO?!"urlo infuriata.
"Eh daiii! Fattela una risata!"mi slaccio i tacchi e li butto fuori.
"Aiutami ad uscire"gli porgo la mano e quando mi appoggia la sua lo trascino dentro.
Lui mi tira per le gambe facendomi andare giù.
Stiamo un po' in acqua a prendere i mozziconi e quando usciamo il mio vestito bianco gocciola.
"Sei fradicia. Spogliati che è meglio"
L'alcol inizia a salirmi in testa.
Mi spoglio in modo provocante e lancio il vestito su una sdraio.
Lui non mi toglie gli occhi di dosso, lo guardo, è bellissimo. I suoi occhi azzurri sono chiarissimi e i suoi addominali...
Senza pensarci due volte gli salto addosso e lo bacio e lui indietreggia fino a cadere per terra.
Scoppio a ridere.
"Non ero io quella che doveva andare in palestra?"
Lui mi guarda. Non risponde ma riprende a baciarmi.
Mi prende per i fianchi e inizia a darmi dei piccoli baci sul collo. Ansimo.
La sua mano si ferma poco sotto il reggiseno e senza esitare lo toglie e lo lancia lontano.
Sento un brivido lungo tutto il corpo.
"Hai freddo?"mi chiede fermandosi.
"Ehm...no"mento. Voglio che vada avanti.
Mi sfila gli slip e si toglie i suoi boxer. Succede tutto così velocemente che non ho nemmeno avuto il tempo di pensare al freddo, al fatto che eravamo sdraiati sulle piastrelle bagnate e alla possibilità che qualche vicino potesse vederci.
Alla fine urla il mio nome e mi sembra di avere Tamara davanti che dice : " te l'avevo detto che eri tu".
Mi prende per i fianchi, lo guardo, ha gli occhi lucidi.
"Ho freddo"dico.
Lui mi prende in braccio e mi porta in casa.
Prende una felpa enorme dal suo armadio e io la indosso tremante.
Apre la porta e al centro della stanza c'è un letto a baldacchino bianco.
"Buonanotte ragazzina"dice baciandomi la fronte.
"Notte"chiudo la porta e mi butto sul letto.
Dentro di me ci sono talmente tante emozioni che non riesco a chiudere occhio.
La porta finestra sbatte contro il muro del balcone facendo una serie di rumori e vado fuori a chiuderla.
Quando esco alzo gli occhi e noto che c'è la luna piena.
Ho sempre amato la luna, fin da piccina.
Mi appoggio al muretto e la osservo scacciando tutti i pensieri negativi.
Sento dei passi e quando mi giro vedo che Ethan è uscito dalla finestra della sua camera che porta sullo stesso balcone.
Mi abbraccia da dietro stringendomi per i fianchi.
"Wow...è bellissima"dico.
"Sai...non è l'unica cosa wow che sto vedendo in questo momento"
Sorrido e lo guardo e lui mi bacia dolcemente.
"Ti ricordi quando ti dicevo che non eri bella, che dovevi andare in palestra, che il tuo fisico...insomma"
"si, mi ricordo" dico. Mi è rimasto talmente in presso nella testa che mi sono iscritta in palestra per zittire quelle parole.
"Non lo penso davvero. Lo dicevo per...non lo so neanche io. Provocarti, penso. Prenderti in giro."si gratta la testa e nonostante il buio riesco a vedere le sue guance rosse.
"Rendere le persone insicure è un bel modo di provare devo dire"dico infastidita.
"Scusami"abbassa lo sguardo e fa per entrare in camera.
Gli prendo il braccio e appena si gira a guardarmi lo bacio. So che non dovrei. So che è tutto sbagliato, che io sto con Jacob e dovrei fermarmi, ma è più forte di me.
"Sei bellissima, tutto di te è bellissimo, non permettere mai a nessuno di renderti insicura" mi sussurra all'orecchio.
Lo bacio di nuovo e lui mi prende in braccio e mi porta in camera sua.
"Non dovevo avere una camera tutta per me?" scherzo.
Eccola. Summer non è Summer se non rovina qualsiasi momento romantico.
"Se vuoi ti lascio sola"si stacca da me e si allontana.
"Non voglio" lo attiro a me.
Ci baciamo e restiamo abbracciati per un po', fino a quando io non crollo.

SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora