Salgo nella macchina di Sidney e scrivo ad Ethan che mi sta aspettando davanti alla scuola. Ha insistito per venire ad darmi il buongiorno e la colazione. Non potrei desiderare di meglio.
"Siamo in ritardo"dice calma mia sorella.
"Che novità"sentenzio.
"È colpa tua stavolta"
Le do ragione.
Appena arriviamo davanti alla scuola e Sid parcheggia io mi fiondo fuori dalla macchina e corro verso l'entrata. Appoggiata sul muretto dove di solito si mettevano Ethan e i suoi amici c'è solo Tamara. Mi avvicino a lei anche se controvoglia.
"Hai visto Ethan?"le chiedo seria senza degnarla di un saluto.
"A casa mia si saluta, e comunque si, l'ho visto"
"Dove è?"
"È andato via, cara...pensavi che sarebbe rimasto qui ad aspettarti mentre tu te la spassi con i suoi amici?! Ma per favore"ride di gusto e sculetta fino ad un gruppo di ragazzi tra cui riconosco Connor.
"Mentre tu te la spassi con i suoi amici"queste parole mi rimbombano nella testa.
Io che me la spasso con i suoi amici?!
Ma quando mai?!
E cosa vuole da me quella troia che sulla carta d'identità sulla data avrà scritto il numero di volte in cui...
"SUMMER! MA NON TI SEI PROPRIO FATTA VIVA!"la mia amica mi distoglie dai miei pensieri.
"Ehi America"dico sorridendo.
"Come va con Ethan? Quel ragazzo sta occupando tutte le tue giornate e non hai più tempo per me"dice con una faccetta triste stampata sul viso.
"Bene, grazie! Anche Noah con te non scherza!"ironizzo ma a quanto pare non sono ancora così convincente.
"Già! Ma che hai? Ti vedo pensierosa"
"Colpa di quella puttana"indico Tamara che mi sta guardando con la coda del l'occhio.
"Che ti ha detto?"
"Ma niente! Le solite cazzate da invidiosa!"
"L'hai detto pure tu! È una troia."
Annuisco ed entriamo in classe.I lunedì mi distruggono. Non ce la faccio più. Appena entro in casa lancio lo zaino sul divano e mi siedo a tavola divorando la bistecca.
Nel pomeriggio provo a chiamare Ethan ma mi chiude sempre. Quello che passa per la testa a quel ragazzo non riesco proprio a capirlo a volte. Penso che non lo sappia nemmeno lui. Si comporta da bipolare. Un momento prima ti dice:"ti amo" e un minuto dopo non ti chiude in faccia il telefono senza nemmeno farti parlare. Bah...
Sento il campanello. Vado ad aprire convinta di trovarmi mia madre dall'altra parte ma resto scioccata davanti a Ethan con un occhio nero.
Sgrano gli occhi. Non sto avendo le allucinazioni.
"Che hai fatto all'occhio?"cerco di fare la finta tonta ma non mi riesce bene. So benissimo che ha fatto a botte con qualcuno. È quello che succede sempre quando si tratta di Ethan Carter.
"Dimmelo tu siccome a quanto pare ci sono tante cose che devi ancora dirmi"il suo tono di voce è diverso dal solito. C'è tutto l'odio che ha dentro di lui.
"Non capisco"dico sincera.
"Vediamo se capisci meglio con questa davanti agli occhi"mi mostra una foto tenendo il suo iPhone a due centimetri dal mio naso.
Mi allontano un po'.
Nella foto siamo io e...TRAVIS?!
NUDI SUL TAVOLO DEL LABORATORIO DI CHIMICA DELLA PROFESSORESSA ERILYN.
NON CI POSSO CREDERE.
Sgrano gli occhi, ancora, e deglutisco. In realtà vorrei piangere.
Sembro una cretina.
"È un tavolo. Ma almeno so che sei ubriaca marcia"
"Summer stai un po' zitta"
"Sei bellissima"
"Oh quanto ho desiderato fare questo"
"Se continui a leccare vengo con tutti i boxer"
"OH SUMMER, STAI UN PO' FERMA CON QUELLA CAZZO DI LINGUA"
"Sei così esperta, cazzo"
"Stai ferma"
"Cazzo se sei meglio di Tamara!"
"SI! COSÌ"
"Dove hai imparato a fare queste cose?"
"Non mi dire che te le ha insegnate Ethan"
"Ti volevo così tanto"
"Dillo che non vedevi l'ora che entrassi dentro di te"
"GUARDAMI SUMMER, GUARDAMI CAZZO. NON SONO ETHAN!"
"Tieni a bada la lingua ora, ti devi rivestire"
"Mi senti?"
"Summer?"
Appena mi vengono in mente tutte quelle frasi dette da Travis mi sento male. Sto per vomitare. Le sue mani, sul mio corpo.
Mi viene la nausea solo a pensarci.
Guardo Ethan e poi la foto.
"Non so cosa..."
"E INVECE LO SAI BENISSIMO, SUMMER. LO SAI. SAI DI AVERMI TRADITO E L'UNICA COSA CHE FAI È FINGERE CHE NON SIA SUCCESSO NIENTE? HAI SBAGLIATO PERSONA!"adesso sta urlando. Non ho mai visto Ethan così arrabbiato.
"Ethan ma ti rendi conto di quello che dici?! TRAVIS, IL TUO MIGLIORE AMICO, MI HA FATTA UBRIACARE E POI SI È APPROFITTATO DI ME! È CON LUI CHE DEVI AVERCELA!!"
"Lui ha già avuto quello che si meritava. Ma sai che dico? Sto solo perdendo tempo! NON ME NE FREGA NIENTE DI TE. FIGURIAMOCI DELLE TUE GIUSTIFICAZIONI"
"Non me ne frega niente di te"ripeto dentro la mia testa.
Scoppio a piangere.
"Ethan...ti prego...perdonami. Ho iniziato a ricordarmi quello che è successo l'altra sera e...mi viene da vomitare solo a pensarci. Però non è colpa mia, se fossi stata cosciente non avrei fatto quelle cose. Lo sapevo, non dovevo andare a quella festa!"le lacrime mi scendono a dirotto.
"NON È COLPA TUA?! NON FARE LA SANTARELLINA CHE LA FAI GIÀ 365 GIORNI L'ANNO"ho paura. Ho paura di quello che potrebbe fare.
So che non riuscirebbe a farmi del male, ma in questo momento sto mettendo in dubbio la mia convinzione.
Rimango ferma a guardarlo. Non so cosa dire. Dirgli affermazioni come:"ti amo" o "io voglio solo te" adesso non servono. Lo sa. Sa che sono mortificata ma vuole solo farmi pesare la cosa è farmi sentire in colpa.
"Sai che ti dico, Summer? Io non ti ho mai amata. Erano tutte menzogne. Le solite cazzate che si dicono. Credevo che ci potesse essere qualcosa in futuro ma mi sbagliavo. L'ho fatto solo per portarti a letto, se è questo che vuoi sapere. Ebbene sì, Ethan Carter, il ragazzo che credevi che ti amasse...quello diverso...che TU pensavi di aver cambiato non l'ha mai fatto. Sono sempre stato lo stesso. Solo che adesso so una cosa in più. Riguarda te. Ti lamenti tanto di Tamara ma sei peggio di lei"dice andando via.
Queste parole sono quelle che fanno più male.
Mi ha detto che Tamara è meglio di me.
Lo rincorro per un pezzo ma lui sale in macchina e esce dal vialetto.
"Ethan..."piagnucolo sconfitta.
Rientro in casa e mi asciugo le lacrime con un fazzoletto ma questo non serve a non permettere alle altre di uscire.
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Summer
RomanceSummer Jones, conosciuta dagli amici come Sun, ha sedici anni e vive in Florida. Ama la sua gemella Sidney, i suoi amici, le feste e l'estate. Mai nome migliore poteva essere azzeccato da sua mamma che ha dovuto crescere due figlie da sola dopo la s...