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Nathan con i suoi esercizi mi ha già fatto passare la voglia di andare in palestra. Lui mi ha assicurato che i risultati si inizieranno a vedere tra qualche settimana, quando avrò completato il mese di allenamento standard.
Lo spero proprio, se no ho speso soldi inutilmente. Tra l'altro sto valutando l'idea di andare a lavorare da qualche parte, a settembre inizierò il mio ultimo anno di High School e voglio pagarmi il college da sola. Sidney mi ha anticipato che a settembre inizierà a lavorare in un bar qua vicino.
Capisco la situazione di mia mamma, non si può permettere di pagare le rate del college ad entrambe...e ovviamente se Sidney pagasse con i suoi soldi mi sentirei un peso a non fare lo stesso.
"Summer!"la voce di Jacob mi distoglie dai miei pensieri.
"Ehi Jacob"dico sorridendo.
"Va bene Sun, per oggi basta, ci vediamo dopodomani"mi saluta Nathan allontanandosi.
"Come stai?"sorride Jacob.
Dopo aver discusso un po' ho un estremo bisogno di fare una doccia così mi allontano diretta agli spogliatoi.
Mentre esco dallo spogliatoio guardo alla mia destra dove c'è una grande vetrata con delle tende che oscurano l'esterno. Curiosamente mi avvicino attratta da due sagome e scosto delicatamente la tenda.
Non credo ai miei occhi appena riconosco chi sono quelle due persone.
Jacob e Niki si stanno baciando appassionatamente proprio davanti a me.
Ora è tutto più chiaro. Ecco perché Niki si comportava in modo strano ultimamente.
Jacob si accorge della mia presenza e di scatto si stacca da Niki, fissandomi.
"Ehm...eh...S-S-Summer..."
"Jacob"
"Lasciami spiegare"
"Ma no, non devi giustificarti, ci siamo lasciati, sei libero di fare ciò che vuoi"
"Si ma...ci sono un paio di cose che avrei dovuto dirti tempo fa"
"Scusami ma adesso devo proprio andare, ciao ragazzi, ci si vede"dico voltandomi incredula.
Devo ancora realizzare ciò che ho appena visto.
Jacob gay? Non è possibile...
"Ehi Summer! Aspetta!"
"Jacob sono in ritardo..."dico non fermandomi.
"Ti prego Sun, fermati un momento"mi supplica.
Mi giro e lui ha gli occhi rossi e lucidi.
"Stasera, sei libera?"
"Jacob..."non ho parole e vorrei solo andare da Ethan.
"Non è un appuntamento, solo un aperitivo...da amici...dai, lascia che ti spieghi tutto quello che sta succedendo."
Lo guardo perplessa. Il mio cuore mi dice di non accettare, ma seguo il consiglio del cervello e annuisco.
"Alle 7 da Sam"
Annuisco nuovamente ed esco.
Il tragitto palestra-casa mia non è molto lungo e lo faccio a piedi ma nonostante ciò non vedo l'ora di prendere la patente.
Ho già superato l'esame di teoria, mi manca solo la pratica e ho deciso che inizierò le guide quest'inverno durante le vacanze.
Faccio un bagno rilassante e come al solito perdo la cognizione del tempo e ciò mi costringe a prepararmi in fretta e furia.
Mi faccio accompagnare da mia sorella da Sam, un pub in centro, e noto subito Jacob seduti nelle poltroncine fuori.
Solo appena scendo dalla macchina e una goccia mi sfiora il naso mi rendo conto che sta piovigginando. La serata inizia molto bene, direi. Odio la pioggia.
Lo saluto con un cenno della mano e mi fa segno di entrare dentro.
Ci sediamo in un tavolino all'interno e ordiniamo un aperitivo, a dire la verità mi è passata la fame.
Ascolto tutte le spiegazioni di Jacob.
Come suo solito per dire una cosa semplicissima ci gira intorno un milione di volte e possibilmente non ti fa capire nulla.
In sostanza lui ha scoperto di essere gay quando è andato in vacanza con Niki e quest'ultimo ha provato a baciarlo e, a quanto ho capito, hanno fatto dell'altro.
Devo dire che in questo momento mi sento leggermente presa per in giro...la notte in cui l'ho lasciato...mi sono fatta tutti quei problemi che se avessi saputo questa cosa ci sarei rimasta molto meno male.
La porta del locale si apre facendo entrare una ventata di aria freddissima. Mi giro a guardare sentendo delle risate.
Da quella porta sono entrati e si sono appena seduti nel tavolo di fronte al nostro: Ethan, Tamara, Travis e Lucas.
Lancio un occhiata a Ethan e sento i suoi occhi puntati addosso a me e Jacob.
Distolgo lo sguardo e Jacob pronuncia una frase del tipo:"tutto ok?"a cui però non rispondo.
"Ci tenevo a chiarire questa situazione con te, Sun, perché nonostante tra noi sia finita voglio comunque mantenere il rapporto"mi guarda"e sinceramente non vorrei scioccarti troppo alla vista di Niki che mi bacia!"ridacchia.
Rido. Più che una risata è un ghigno nervoso, ma questi sono solo dettagli.
Continuo a guardare Ethan con la coda dell'occhio e quello che mi fa più arrabbiare è che Tamara da quando sono entrati sta facendo la gatta morta con lui. Tamara!
So quello che hanno fatto e mi da fastidio vederla strusciarsi tra le braccia di Ethan...anche se io e lui fino a prova contraria non siamo niente. Ecco. Questa è la parola che brucia di più dentro di me. Niente.
Io e Ethan non siamo niente. Questo è quello che fa più male. Forse mi sto illudendo, forse non saremo mai niente.
Il mio sguardo si blocca quando Tamara stampa un bacio sulla guancia di Ethan e lui le accarezza una ciocca di capelli. Ora mi si è bloccato completamente lo stomaco.
"SUMMER!"sento.
"SUMMER! FERMATI, TI PREGO!"urla Ethan ma non gli do ascolto.
Solo in quel momento mi accorgo ti stare correndo.
"Summer, per favore, ascoltami!"continua.
Pochi istanti dopo sento il mio braccio bloccato e mi volto bruscamente.
"Ascoltami, ti prego"sussurra lui.
Solo ora mi fermo a guardarlo. Ha gli occhi cupi e spenti. Non l'avevo mai visto così prima d'ora.
"Perché te ne sei andata così?"dice in tono pacato.
"Scusa?! Sarei dovuta restare lì ad assistere al tuo cinema con Tamara? Ma per piacere!"dico infastidita.
"Cinema?! Io e Tamara?! Allora cosa dovrei dire di te e Jacob? Seduti sul tavolo a ridere e scherzare insieme. Ma che carini!"adesso la sua espressione è infastidita, se non lo conoscessi così bene direi piuttosto infuriata.
"Io e Jacob eravamo lì da amici solo per discutere di una cosa importante. Non sono una sgualdrina come credi tu!"rispondo indispettita.
"Smettila di fare la finta tonta, Summer! Si vede benissimo che lui è ancora innamorato di te."
Mi scappa una risata.
"Innamorato di me? Ma cosa dici?! Tu non sai proprio niente!"
"La verità è che non mi aspettavo che fossi così stupida da non accorgertene. A volte sembri proprio in un mondo tutto tuo, dovresti aprire gli occhi ragazzina"quelle parole mi feriscono.
Tanto che riesco a malapena a trattenere le lacrime.
"JACOB È GAY, CAZZO! DOVRESTI SMETTERLA DI COMPORTARTI DA EGOISTA E LASCIARE DA PARTE IL TUO STUPIDO ORGOGLIO, ETHAN"
Solo adesso mi accorgo che Jacob è uscito dal pub ed è proprio davanti al portone che ci sta fissando sconvolto.
Mi spiace tantissimo e mi sento a disagio ma cerco di ignorare la presenza di Jacob.
Ethan rimane interdetto a fissarmi.
"Sai, mi aspettavo tutto da te, davvero di tutto, ma non questo. Vedermi con Jacob non ti autorizzava di certo a provarci con Tamara. Sai che ti dico? Hai ragione, sono io la stupida. Soprattutto perché ci speravo. Speravo di essere la persona che ti avrebbe cambiato e che magari in futuro saremmo potuti stare insieme, ma mi sbagliavo, mi sbagliavo eccome. Infondo lo sapevo che tra noi due non ci sarebbe potuto essere mai niente, ma ci speravo, è stato questo il mio errore"le lacrime non mi permettono di continuare il mio discorso.
Lui continua a fissarmi immobile.
In questo momento vorrei andarmene, evitando il suo sguardo, evitando una sua risposta. Ma è come se una forza mi tenesse ferma e non mi permettesse di spostarmi.
Abbasso la testa guardando l'asfalto bagnato e una lacrima scende dal mio viso arrivando nella grande pozzanghera sotto i miei piedi.
Lo supero dirigendomi verso Jacob ma mi blocca.
"Summer"
Lo guardo. Sembra distrutto, ma non sarebbe da Ethan Carter.
"Riesci a dirmi solo questo?! Con te è una causa persa, Ethan, lasciami andare che non ho tempo da perdere."
"No, ti prego, non andare. Mi dispiace, tanto. Non avrei voluto ferirti. Io...io...cazzo è cosi difficile da dire"volge il suo sguardo in basso.
"Te lo ripeto, non ho tempo da perdere"sbuffo e mi volto per andarmene.
"MI SONO INNAMORATO DI TE. SONO FOTTUTAMENTE INNAMORATO DI TE."a quelle parole mi manca il respiro.
"Non l'ho mai ammesso, dicevo a me stesso che non era vero e lo negavo anche ai miei amici. Ma ora ho capito, mi sono innamorato di te dal primo momento in cui ti ho visto in quella discoteca. La prima volta che ti ho vista, a casa di America, ho pensato che fossi una bella ragazza ma nulla di più...anche perché non sapevo nemmeno il tuo nome. Ma quella sera...eri così...a dir poco stupenda"sorrido al ricordo e anche lui fa lo stesso.
"Ti avevo notata fin da subito così decisi di venire a parlarti con una scusa, la prima che mi venne in mente. Eri così bella, indossavi un vestito argento che circondava perfettamente le tue curve...Più passava il tempo più sentivo qualcosa di strano in me, qualcosa che non avevo mai provato. La notte del mio compleanno è stata una delle sere più belle della mia vita, sai, all'inizio ho avuto paura. Non capivo perché con te era tutto diverso; le emozioni, i pensieri, le preoccupazioni, tutto. Solo ora ho capito il motivo di tutto ciò...tu mi hai cambiato, Summer, in meglio! Non credevo di conoscere il significato della parola <amore> prima di te."continua guardandomi come la cosa più bella che ha. "E so che adesso tu sei"non lo lascio finire. Gli salto addosso quasi sul punto di piangere e lo bacio. Lui ricambia il bacio appassionatamente.
Mi stacco e lo guardo sorridendo mentre una lacrima mi sfiora la guancia. Lui mi asciuga il viso con la mano e mi stringe la vita.

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