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Siamo sedute nel primo banco della chiesa da circa mezz'ora e non c'è traccia né della zia Jennifer né di William, il suo futuro sposo.
Mia mamma è fissata con la puntualità, ma questa volta si è accorta di aver esagerato siccome la cerimonia inizia alle 9:30.
Abbiamo impiegato un'ora per prepararci, e per questo ringrazio Sid...senza di lei a quest'ora avrei fatto le corse per arrivare in orario.
Indosso un vestito argento lungo con lo spacco all'altezza della coscia sinistra che mi slancia un sacco (parole di mia mamma) e i miei tacchi bianchi. Per l'occasione mi sono arricciata i capelli con la piastra, lo faccio raramente perché avendo i capelli lisci non ho bisogno di usare la piastra;a differenza di mia sorella che al contrario se li è piastrati lisci.
Vabbè, comunque non siamo come le sorelle Owens: Tiara, totalmente riccia, vorrebbe i capelli lisci; Erin, più liscia dell'olio, si fa sempre i boccoli. Questo lo trovo uno scherzo della natura.
Sidney invece indossa un vestito corto color verde petrolio che sinceramente non mi fa impazzire, ma devo ammettere che a lei sta benissimo.
Mia mamma farà la testimone a mia zia e per l'occasione indossa un vestito lungo viola stile sirena e per la seconda volta in tutta la sua vita ha un paio di scarpe con il tacco. (La prima volta era al nostro battesimo).
La chiesa inizia a riempirsi e arriva William, seguito da Jennifer. È bellissima. Il suo vestito è lunghissimo, tant'è che ci sono due bambini che sostengono il suo strascico, e con dei dettagli in pizzo. Cammina mostrando il suo sorriso perfetto e quando il prete inizia la cerimonia noto sul volto di mia mamma un espressione felice e commossa.
Mentre si scambiano le promesse immagino io e Ethan, sullo stesso altare, a scambiarci le promesse. Lui che mi guarda con i suoi occhi azzurro cielo, io che sorrido realizzata.
Le parole del prete:"ora puoi baciare la sposa" mi portano di nuovo alla realtà.
Appena fuori dalla chiesa raggiungo Sidney che sta parlando con la zia Elisabeth.
Ci fermiamo un po' a discutere con lei fino a quando ci rendiamo conto che sono spariti tutti. Saliamo in macchina e li raggiungiamo al ristorante.
"Sun, guarda quel ragazzo alla tua destra. Continua a fissarti"mi sussurra Sid.
Antisgamo quale sono mi giro immediatamente e i suoi occhi incontrano i miei per un millesimo di secondo, prima che lui si giri imbarazzato.
Ridacchio guardando mia sorella.
Come primo ci portano un piatto di lasagne all'italiana, che ho scoperto essere il piatto preferito di Paul.
Prendo il telefono e lo accendo dopo un intera mattinata e trovo le 4 chiamate di Ethan e i mille messaggi di America.
Leggo velocemente i messaggi scartando il pericolo che sia morto qualcuno, (America manda quaranta mila messaggi solo quando è successo qualcosa di importante), considerando che l'ultima volta che è accaduto aveva lasciato definitivamente Owen, il suo ex.
Provo a chiamare Ethan ma l'odiosa voce mi avverte che non ho più minuti quindi lascio il telefono nella pochette.
Solo alla fine del dolce sento il telefono vibrare in continuazione e alla terza chiamata decido di rispondere nonostante la cheesecake mi piaccia da impazzire.
«Pronto?»dico con la bocca ancora piena.
«ERA ORA! Che fine hai fatto?!»la voce di Ethan è parecchio irritata ma non voglio rovinarmi un giorno così bello per colpa sua.
«Saranno affari miei?»rispondo acida, fin troppo. Alla fine lui si è preoccupato per me e io gli rispondo male...
«Affari tuoi?! È per questo che te ne sei andata senza dirmi niente?! E si può sapere perché non mi rispondi al telef»gli riattacco in faccia.
Mi dispiace, penso, ma non voglio rovinare il primo ballo di mia zia e mio zio litigando con Ethan.
E non è una buona scusa per litigare.
Se non gli rispondo al telefono vuol dire che non posso. Dovrebbe capirlo.
Poi...lui può andare ovunque voglia e non dirmi niente mentre io devo essere sempre controllata? Ma anche no!
La parte razionale di me mi obbliga a scrivergli un messaggio e così faccio.
Semplice e diretta:«Scusami, sono al matrimonio di mia zia e ho finito i minuti, mi dispiace se non ti ho avvertito» e alla fine un emoji addolcisce un po' il messaggio.
Lui ci mette un po' a rispondermi con un:«ti chiamo dopo»
Sorrido notando che non si è arrabbiato con me per avergli risposto male.

I tacchi cominciano a farmi male e mi rassicuro notando che anche mia mamma è nella mia stessa situazione. E dalla faccia stanca pure Sidney non vede l'ora di arrivare a casa.
Attraversiamo la piazza e saliamo in macchina con mia zia che ci porta a fare l'aperitivo "nel bar più lussuoso di Orlando", come dice lei.

In effetti l'aperitivo non è male...ma credo che ci faranno pagare pure il lampadario di cristallo posizionato sopra il nostro tavolino.
E non mi sbagliavo.
"Salato come le pizzette"dice mia zia guardando lo scontrino.
Appena usciamo dal locale scoppiamo in una sonora risata che segue l'esclamazione di mia zia:"mi sa che la prossima volta vi porto da Tom!"
Tom è il fidanzato della zia dei tempi delle scuole medie ed è da quando ha aperto un bar che supplica ad andarci. Ovviamente si sono lasciati tantissimi anni fa e sono rimasti in contatto ma la zia dice che non vuole approfittarsi di lui siccome gli ha detto che non gli farebbe pagare nemmeno un dollaro.
Le ho già detto che non sono d'accordo con lei...cioè...se un mio ex volesse offrirmi qualcosa di sua spontanea volontà eccome se accetterei!
Mentre provo ad addormentarmi controllo venti (o più) volte le notifiche. Ethan non si è fatto sentire e non vorrei che mi chiamasse mentre dormo così sto sveglia ad aspettare ma invano. Alla fine resisto alla tentazione di scrivergli e crollo con il telefono in mano.

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