Prologo

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Le solite urla di tua madre ti svegliarono dal tuo sogno ma mentalmente la rigraziavi dato che esso era tormentato da incubi, anzi, dall'incubo, la tua mente ripeteva sempre la stessa scena di tanti anni fà quando tuo padre cercò di ucciderti, dall'ora, secondo lo psicologo, hai subito un brutto trauma e la tua sanità mentale andò a puttane ma invece di diventare pazza, come si aspettavano tutti, divenni più chiusa in te stessa e ciò attirò i bulli che stavano facendo la stessa cosa, distruggerti.

Le urla del tuo padrigno, insieme al pianto (fratello/sorella), che aveva si o no 5 mesi,  accompagnarono quelle di tua madre, dopo l'arresto di tuo padre, tua madre cercò il divorzio e si mise con un'altro, solo che continuavano a litigare sempre per lo stesso motivo, la droga, il tuo padrigno era un drogato e non ha intenzione di smettere, neanche quando è venuto al mondo (fratello/sorella), hai cercato di non farci caso, di convincerti che tutto andrà bene e che, come sempre, quelle urla sarebbero finite.
Ti sei cambiata dopo averti fatto una doccia calda e ti sei diretta verso la cucina, hai preso in braccio il bambino che era nella culla iniziando a dondolarlo per farlo calmare mentre preparavi del latte per egli, le urla non erano ancora cessate ma facevi finta che non ci fosse nessuno tranne tu e il pargoletto che avevi in braccio, hai iniziato a fargli bere il latte ed, dopo avergli fatto fare il ruttino, lo hai portato in camera sua posandolo nel box pieno di giocattoli, gli hai sorriso debolmente mentre giocava allegramente con i dadi fatti di gomma.

Le urla cessarono e al suo posto senti il rumore della porta che sbatte, sicuramente quella d'entrata, ed il rumore dell'acqua che proveniva dal bagno, sei uscita dalla stanza dirigendoti in cucina per fare colazione, dopo un pò arriva tua madre vestita con gli abiti da lavoro e ti salutò, hai fatto un piccolo sorriso anche a lei, non parlavi da quell'evento perché lui ti aveva detto che parlavi troppo e sembra che tu la voce non l'hai mai avuta fin dalla nascita. Anche lei inizia a mangiare la colazione che le hai preparato dicendoti di prenderti cura del bambino e di ricordarti che alle 20:00 avevi scuola ed che lei tornava proprio a quell'ora, dopo la nascita del piccoletto hai iniziato a frequentate la scuola notturna dato che dovevi prenderti cura sia di egli che della casa, tua madre era troppo occupata a lavoro e per il tuo padrigno era già tanto se buttava le carte e le birre vuote che aveva messo in mezzo.

Le otto di sera arriva subito, la porta di casa viene aperta mentre tu ti stavi mettendo la cartella in spalla, tua madre ha un viso triste ma ti assicura che và tutto bene ed ti augura una buona serata, prima di uscire prendi il telefono in modo che se avessi un'emergenza puoi messaggiare tua madre, pronta esci di casa dirigendoti verso la scuola.
Arrivi prima del professore di Storia ed ti siedi nella fila centrale vicino alla finestra, il tuo solito posto, inizi a sistemare tutto l'occorrente e appoggi lo zaino sulla sedia, mentre la classe si riempe arriva il professore che subito inizia a vedere chi interrogare, l'unica cosa positiva sul fatto che non puoi, anzi, non vuoi, parlare è che scampi sempre l'interrogazione ma sulle materie scritte devi dare il massimo per non essere bocciata.

Inizi a disegnare qualcosa sopra al libro per scacciare la noia ma la campanella ti distrae dal tuo lavoro, il professore esce ed ne entra la professoressa di arte mentre tu pensi che il tempo sia dalla sua parte, due ore di storia è noioso per fortuna che c'è arte a scacciare la noia, sei sempre stata brava con il disegno ma alcune volte ti capitava di visitare il posto che hai disegnato quasi come se i tuoi desideri venissero realizzati attraverso il disegno, ma questa volta il tema non è il paesaggio a paciere o il volto di una persona, questa volta il tema è "Horror".
Hai molte idee sull'horror ed inizi a disegnare un paesaggio che s'ispiri ad esso, disegni una città deserta circondata da neve e sangue ed, quasi alla fine di essa, si trovano due figure una alta e un'altra bassa, non disegni il loro tratti dato che l'hai disegnato mentre c'era una bufera ma si capisce che la figura alta ha qualcosa in mano, tipo una testa, e invece quella bassa ha un'oggeto che fà capire che è un'ascia.
La campanella suona di nuovo e tu ti riprendi dai tuoi pensieri, dove cercavi di capire perché hai disegnato ciò, però non ci fai caso e prendi l'occorrente per l'ora successiva.

La scuola è finita da un bel pò e tu stai correndo per scappare dai soliti bulletti che ti hanno preso di mira, entri dentro il bosco che stà fuori città ed inizi a salire sul monte alla fine di esso, pensi che li hai seminati, dato che non senti più le loro voci, ma non rallenti ed trovi una grotta dopo una lunga corsa, fai qualche passo ma poi ti ritrovi cadere verso il basso, chiudi gli occhi sperando che, dopo questa caduta, tutto sia finito, lo speri da profondo dell'anima...

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora