Cap.20

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"Ho cercato di odiarti, mettendo in risalto tutti i tuoi difetti, il dolore che mi hai causato, tutto ciò che di peggiore si riconduceva in te.
Poi mi sono girata, ti ho visto e ho capito che a dimenticarti non sono capace."

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La tua stanza in quella casa è tutta sotto sopra, non c'era qualsiasi oggetti che non era buttato in qualche parte della stanza, ti siedi sul letto, con il capo basso e le mani fra i capelli, le lacrime non decidono di fermarsi, come i tuoi pensieri che sono concentrati sempre su quella frase, poi ti veniva in mente il suo sguardo, sembrava triste, disperato, ma come ti potevi fidare di uno come lui, sicuramente era tutto una finta ed poi perché ci sei rimasta così male? 
Forse, pensando lui, come un tuo amico d'infanzia, ti faceva male, eppure c'era qualcosa che non quadrava, qualcosa che non riuscivi a collegare nel puzzle che avevi costruito nella tua mente.
Vedi tutto mettersi in ordine, gli oggetti sono contornati da una strana aura blu, alzi lo sguardo, lo scheletro ti guarda con un sorriso malevolo, se fossi stata quella di una volta ti sarebbe venuta paura di lui ed invece ora, guardati, sei cambiata, in poschissimo tempo, ma sei cambiata, forse qualche parte di te prima c'è ancora solo che è sommersa dalle emozioni non buone che stai provando in questo momento.   

Ti porge la mano, l'afferri titubante, ti guardi intorno, riesci a riconoscere le macchie di sangue che costituiscono la neve, Horror!Tale, guardi lo scheletro che ti sta sorridendo, cammina tranquillo verso Snowdin, lo segui con mille domande che ti frullano per la mente, guardi tutti gli abitanti del posto che si allontanano appena vedono lo scheletro mentre a te riservano sguardi arrabbiati o creepy, sei indifferente, arrivate alla casa di Sans, sai chiaramente che devi aspettare fuori, quindi inizi a girovagare per l'Underground, arrivi al campo degli Echo-flower in poco tempo, noti una figura gialla tra quei fiori blu, ti avvicini con passo veloce, si, è proprio lui, in questo momento ha l'occhio chiuso, sembra che stia dormendo, ti siedi affianco a lui e guardi il paesaggio circostante, è davvero silenzioso, un posto tranquillo se non fosse per le 'persone' che vi abitano, vedi il fiore aprir di poco l'occhio per poi sgranchirsi le foglie, appena ti nota si nasconde sotto terra, quando si decide di risalire lo saluti con la mano e con un sorriso, è da tanto che non vi vedevate.

"(T/N)!"

Le sue radici ti circondano ed il suo 'viso' si appoggia al tuo, ricambi la specie di abbraccio del fiore mentre chiudi un occhio, i petali sono abbastanza fastidiosi, quando vi lasciate iniziate a parlare, cioè, lui parla mentre tu ascolti, dalla tua 'scomparsa' molte cose sono cambiate, ad esempio il carattere di Sans, che è diventato più pigro del solito, il fratello cerca di nascondere le proprie emozioni cucinando e assumendo un sorriso, ma si nota che è giù di morale, mamma capra, o Toriel, si è rinchiusa in casa, nessuna l'ha più vista da quando è ritornata nelle rovine, poi ci sono la scienziata reale, la donna-pesce ed quella specie di re, che fà uccidere i bambini umani che cadono li, sembrano indifferenti a tutto ciò, tranne la scienziata, lei si era affezzionata a te sin da subito, assumi un'espressione triste, tanti problemi ed un unica colpa, sospiri.

Non parlate per un bel pò, il silenzio, però, viene sovrastato dalle voci ricopiate dagli fiori, sposti lo sguardo dal lago quando senti dei passi veloci che si dirigono verso di voi, ti alzi, non dopo aver salutato il fiore che, capendo la situazione, se ne và attraverso il terreno, sembra tipo un teletrasporto ora che ci fai caso, lo scheletro si presenta davanti a te, ha il respiro affannoso, senti altri passi, la figura di Nightmare arriva dopo lo scheletro.

"Odio dirlo, ma vi concedo 5 minuti, niente di più, capito Horror?"

Vedi lo scheletro annuire per poi incasinarsi su cosa deve dire, dopotutto cinque minuti non sono tanti e trovare le parole gli è risultato più difficile di quanto pensasse, incroci le braccia, lo vedi sospirare per poi fare una cosa che non ti saresti mai aspettata da un tipo come lui, ti sta abbracciando, in un modo impacciato, ma lo stà facendo, ricambi titubante, guardi l'altro scheletro che ha spostato lo sguardi mentre borbotta qualcosa, vi lasciate dall'abbracci, non dopo aver sentito da lui, forse era la tua immaginazione, un 'scusa', cammini verso l'altro scheletro con cui hai fatto il patto, riguardi lo scheletro prima di ritornare alla casa.

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Non si sarebbe aspettati di fare uan cosa del genere, soprattutto con un'umano, aveva dato tutto all'istinto ed egli gli aveva consigliato ciò, contavano più i fatti che le parole, non ha potuto dire un 'discorso' ma almeno è riuscito a dire ciò per cui era corso da lui, doveva essere sincero, appena aveva visto Nightmare pensava ad uno scontro ma era rimasto stupito quando gli disse di chiederle subito scusa, come biasimarlo, il suo più grande compare lo aveva tradito, meglio non fare lo stesso errore, ma lo scheletro se ne era andato per amore, un motivo c'era, poi pensò alla parola, amore, che significato poteva avere quella parola per un tipo come lui, sicuramente è una stupidagine, ma siamo certi che non sia entrato nei primi sintomi di questa 'malattia'? 
Si sedette sull'erba, con il capo appoggiato sulla mano, che, al contempo, essa era appogiata, tramite il braccio, sulla gamba destra, non poteva provare un sentimento così inutile, lui era Horror!Sans, il mostro che mangiava gli umani, che non provava niente per quella razza se non odio e colui che si divertiva a far soffrire la propria preda, si auto convinse che non era 'malato', che non provava niente per l'umana se non il desiderio di ucciderla con le sue stesse mani e, per farlo, doveva toglierla dalle grinfie di Nightmare, poi le avrebbe insegnato chi comanda, se quelle ferite non sono bastate, farà in modo di infliggergli altre, più profonde e più estese, in modo che rimanga ferma per un bel pò.

Avrebbe fatto in modo di distruggere quel muro di sicurezza che si era creata, doveva ritornare come prima, non c'era divertimento con prede che non cedono, si alzò per poi dirigersi verso casa, doveva informare i suoi compagni, dovevano ideare un piano al più presto, adesso quella ragazzina doveva temerlo, lo scheletro riconosciuto come Horror era ritornato ed avrebbe fatto di tutto pur di riprendersi la sua preda, sua e di nessun altro, neanche di quello scheletro melmoso.

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora