Cap.22

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"I serpeverde... Sono coraggiosi ma non stupidi. Sanno essere buoni, solo non con chiunque. Sono inteliggenti senza vantarsene."

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'Guardi la ragazza scioccata, la tua... Vita passata? Scuoti il capo non riuscendo a capire, ti alzi dal tuo posto per poi prenderti le mani fra i capelli mentre vai avanti e indietro, la guardi per avere la conferma, ella annuisce stranita dalla tua espressione spaventata.

"Cosa intendi dire con ciò?"

Chiede Gaster che è stato zitto per tutto il lasso di tempo, guardi la ragazza che è completamente diversa da te.

"Ecco. Ora vi spiego. Iniziò tutto circa 100 anni fà... "

'Una ragazzina era inseguita da due uomini, incarricati di prenderla e portarla in un posto buio per via del suo evventuale reato, il furto, ella faceva parte di una famiglia composta da soli bambini e, non potendo lavorare alla loro età, ai grandi tocca rubare qualcosa per sfamare le bocche di tutti, entra nei vicoli che conosce a memoria per poi prendere strade divise, in modo da non farsi prendere, ce l'aveva sempre fatta e ce l'avrebbe fatta anche ora, si fermò quando vide un macchina accostare davanti all'uscita della via, guardò dietro di lei, quei uomini la stavano raggiundendo, ed era in trappola, venne presa per poi esser messa all'interno dell'aiuto che sgusciò via velocemente, si guardò intorno, stringendo la presa sullo zaino a tracolla che aveva 'trovato' qualche anno fà, la macchina aveva dei comodi posti, i vestri erano neri ma si poteva vedere chiaramente l'esterno, forse l'interno no.

"Giusto in tempo."

Sospirò una voce a lei sconosciuta, guardò incuriosita chi era nei posto avanti a lei, erano due ragazzi, forse più grandi di lei di qualche anno, erano entrambi albini, uno era alto, quasi arrivando al 'tetto' del mobile, mentre l'altro era più basso, ma comunque più alto di te, il più alto, quello che supponevo ti avesse salvato, si girò verso di te, sorridendoti felice, aveva due occhi azzurri, quasi ghiaccio, si presentò come Papyrus, ma poteva chiamarlo Pap, mentre l'altro ragazzo è suo fratello Sans, ti presenti timidamente, dando a loro il nome con cui ti chiamano comunemente gli altri, "Mi chiamano (T/N)." , hai risposto alla sua domanda, tenendo lo sguardo basso, lo vedi fare una faccia confusa.

"Ti chiamano?"

Annuisci silenziosamente, il fratello avvisa che sono quasi arrivati, ma dove?  Ti guardi intorno, è un posto lontano dalla città, ricoperto da un bosco che si divide in modo da far passare l'auto, dopo un pò scorgi una villa su una collina, sgrani gli occhi, è la villa dei nobili, inizi a tremare visibilmente, il ragazzo ti rassicura dicendo che non c'è niente da temere, annuisci ancora scossa, quando scendete dall'auto subito ti risiedi, guardi il pavimento, è fatto di sassolini, che ti hanno fatto male, stringi le labbra in una linea retta, vieni sollevata da qualcuno, guardi il ragazzo, fratello dell'altro, mentre ti trasporta verso l'entrata, venite accolti da molte cameriere che vanno avanti e indietro, alcune ti notano per poi fare una faccia disgustata, già non sei di un bell'aspetto, rivolgi lo sguardo al suolo, vedi delle scarpe davanti a te, alzi lo sguardo, una ragazza ti sta sorridendo per poi indicarti di seguirla, guardi i due ragazzi che annuiscono sicuri, segui la ragazza, ti porta in un bagno molto grande, anzi, non hai mai visto come sono strutturati in realtà, ma non credi che tutti lo abbiano di queste dimensioni.

Dopo aver finito il tutto sembri un'altra persona, sgrani gli occhi per poi sbattere le palpebre un paio di volte, si, sei tu quella nello specchio, la ragazza ti conduce verso un'altra stanza, dove si trova un grande tavolo a cui sono seduti diverse persone che, appena fai un passo verso la loro direzione, ti guardano quasi come se fossi un pasto succulento.

"Cosa ce ne facciamo di una ragazzina? Sicuramente non saprà fare nulla!"

Dice un'uomo nel lato sinistro del tavolo mentre sbatte un pugno sulla superficie di quest'ultimo, decidi di rimanere zitta, per non pegiorare la situazione, nella stanza inizia a sovraccaticarsi di brusii, l'uomo posto al centro come capo tavola si alza, facendo così tutti rimangono zitti.

"Ho incaricato ai migliori di andarmi a prendere qualcuno che abbia qualità, sicuramente non mi avranno deluso."

Di cosa stavano parlando? L'uomo inizia ad avvicinarsi a te per poi abbasarsi alla tua altezza, vi presentate, la scenata è quella di prima, è così che ti chiamano nel tuo gruppo e, se anche vorrai farlo, non puoi cambiare nome, ormai sei abituata a questo e ti piace, ormai è diventato tuo, fà parte di te, il tuo nome dice tutto di te quanto niente.

"Dì un pò (T/N), hai mai ucciso qualcuno?"

Guardi le altre persona, staranno scherzando, speri, scuoti il capo, non protesti mai farlo, il brusio s'inalza di nuovo, l'uomo ti sorride incoraggiante.

"Sai fare qualche cosa in particolare?"

Annuisci, prendi la borsa tirandone fuori vari oggetti che, secondo le tue condizioni, non potresti mai avere, l'uomo allarga il suo viso, lo sapeva, quei due non l'avevano mai deluso, avevano trovato ciò che cercava, avrebbe dovuto farle imparare qualcosina, ma saprà già gli argomenti base, dopotutto è cresciuta rubando, ripensò ai due fratelli, serviva qualcuno di nuovo nella lora squadra, decise di affidare a loro la ragazzina.
Quando rivedi i due fratelli li corri incontro per poi sorridere felice, quello alto ricambiò, mentre l'altro rimase del tutto indifferente, lei non era altro che un'altro incarico da svolgere, poi, quando avrà imparato il tutto, poteva anche andarsene, per lui non c'era problema, ma per suo fratello si, lui si legava troppo alle persone, perciò lo avvisa sempre di non legarsi troppo perché prima poi elle se ne andrò, infatti, aveva avuto sempre ragione.

Iniziarono gli allenamenti e gli studi, sei risultata molto sveglia per la tua età, sei dovuta crescere troppo in fretta, in questo momento stai leggendo ciò che ti ha assegnato Sans, lui lo trovi abbastanza antipatico, poi, quando siete in missione, lo trovi inquietante, si diverte ad uccidere, qualche volta l'hai trovato mentre mangiava la carne delle sue vittime, invece, Papyrus, suo fratello è molto più gentile ma riguardo al lavoro risultava più serio di quanto poteva risultare, senti la porta aprirsi, alzi lo sguardo, devi condividere la stanza con i due fratelli, non c'è nessun problema, nel tuo vecchio gruppo c'erano più maschi che femmine, il problema è l'età, loro sono bambini, questi sono ragazzi o, forse, ma anche probabilmente, sono giovani adulti, il fratello maggiore, che hai scoperto essere quello basso, si butta sul letto sospirando stancamente mentre l'altro chiude la porta per poi entrare in bagno che, anche esso, condividete, guardi il ragazzo albino che sembra stia dormendo, alzi gli occhi al cielo, come sempre daltronde, il fratello esce dalla stanza dopo un pò per poi iniziar a svegliare il fratello.

"Allora io vado Sans, mi raccomando, occupati di (T/N)"

Il fratello alza la mano per poi scuoterla mentre dice 'si, si', ritorna a dormire dopo un pò... "

Angolo ⓜⓔⓔ

Okay. Forse ora mi odierete per aver lasciato la parte incompleta, ma, capitemi, scrivere una cosa che forse è durata mesi o anni ce ne vuole, perciò ho deciso di dividere la storia in capitoli, per poi riprendere con la vera di storia.
Detto questo vi auguro buona serata...

Bay bay!!!

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora