Cap.21

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"Tempo fa, una persona mi ha detto una frase che, da quel momento, porto sempre con me: <<Quello che gli altri dicono della tua persona, dice molto su di loro e niente su di te.>>"

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Guardi lo scheletro che sta ridendo inquietantemente, poi rivolgi lo sguardo al povero sfortunato che è caduto nelle sue grinfie, un'altro umano, pensi indifferente, in quel periodo stà attirando molti umani, sia maschi che femmine, per prendere le loro anime, adesso siete nella superficie di Underfresh, dove tutti sono vestiti con colori stravaganti, quasi come se si fossero fermati agli anni '80, distogli lo sguardo per guardare il cielo, è nuvoloso, non ti sopprenderesti se piovesse, quando non senti più la risata abbassi lo sguardo, il ragazzo è morto, lo senti sbuffare, un'altro che non è durato come aspettava, chissà dove porta i corpi, ogni qualvolta che uccide un'umano porta i corpi non sai dove, forse nel tuo universo, non sembravano cavarsela quando eri arrivata tu, poi ti viene spontaneo una domanda, perché? Perché dovrebbe dare 'rifornimento' a quei cannibali? Storci il naso, forse era meglio non pensarci, Nightmare ti informa che questo lavoro è finito, puoi andare tranquillamente alla casa, scuoti il capo, vuoi farti un giro, alza le spalle disinteressato per poi scomparire assieme al corpo, esci dal vicolo, guardi tutti quelli che sono in giro, fortuna che solo i giovani sono vestiti in quella stravagante moda, gli adulti e gli anziani sono vestiti come i nonni della tua 'epoca',  guardi le vetrine, ciò che ti capita per prima è un Minimarket, cerchi di ricordare se c'è qualcosa nella dispensa, sbuffi, hai quasi finito le scorte, entri nel negozio per poi cercare qualcosa da mangiare, prendi la cioccolata e te la giri fra le mani, Cross ne andava pazzo, sospiri, ormai quel che fatto è fatto, riposi la cioccolata nel suo scaffale per poi ricercare qualcosa, finito il tutto paghi e ritorni a girare per le strade, con le mani nella tasca della felpa.

Guardi i tuoi jeans, ormai non puoi farci niente, si nota la cucitura, devi andare in un universo i cui vestiti sono decenti, entri in un'altro vicolo, pensi ad un eventuale universo, ti ricordi di Underfell, i vestiti lì sono troppo aderenti, proprio come Underlust, poi pensi a Underswamp, alzi le spalle, perché non farci un giro, con uno schiocco ti ritrovi nella superficie dell'universo, qui invece c'è il sole, ti meravigli sempre del cambiamento dei diversi AU, guardi come umani e mostri sono in pace ed armonia, sbuffi scocciata, ti scontri con qualcuno subito dopo, alzi lo sguardo per poi storcere il naso, il maggiore dei fratelli Skeleton è davanti a te, non è Blueberry se te lo stai chiedendo, è Orange, o semplicemente Papyrus!Swamp, ti chiede scusa, gli sorridi, non vuoi avere problemi, per poi andare via, fortuna che non ti ha vista mentre assumevi la prima espressione, o forse ti aveva visto ma aveva fatto finta di nulla, sospiri annoiata, guardi le vetrine per poi entrare in uno dei negozi, guardi i jeans che ti si parano davanti, ne prendi uno classico scuro, quasi nero, lo compri.

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Aveva notato come si era comportata quell'umana, non l'aveva mai vista in giro, forse una turista, chi lo sà, la guarda entrare in un negozio di vestiti per poi uscirne con una busta in mano, era davvero strana, prima lo guarda schifata poi gli sorride come accettare le sue scuse, che bizzarra, pensò prima di continuare la sua camminata verso la sua casa condivisa con suo fratello minore, accese una sigaretta ma non ebbe tempo di aspirare la nicotina che la sputò subito, cosa ci faceva lui qui? 

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Provi il jeans che ti calza a pennello, è veramente comodo, guardi il vecchio jeans, devi fare qualcosa per ciò, la cucitura si nota, è nera, fa contrasto con le cicatrici che hai sulle gambe che sono sul bianco, ti stendi sul letto, non potevi rimanere un minuto di più nei diversi universi, se ti vedeva qualcuno dei Sans eri nei guai, non che non avessi voglia di ucciderli ma una eventuale lotta ci impiagava molti sforzi, sei senza forze in questi giorni e non capisci neanche il perché, non riesci ad evocare Gaster per capire cosa vi stava succedendo, chiudi gli occhi, per quanto potevi dormire la stanchezza c'era sempre.
Fai uscire la tua anima per guardarla, è piuttosto pallida, la riponi nel petto, devi capire, ti alzi dal letto per poi uscire dalla stanza e ti dirigi verso quella di Nightmare, la apri lentamente mentre tieni la mano aggrappata alla maglia, all'altezza del petto, lo vedi fare delle fiale che, come contenuto, hanno le anime prese dagli umani in quei giorni, si gira verso di te.

"Non credevo che  sarebbe accaduto così in fretta."

Lo guardi stranita, egli si avvicina a te, riempe una siringa, non hai forze di muoverti, quando è vicino a te senti un dolore al braccio destro, chiudi gli occhi.
'Ti guardi intorno, scorgi una figura in lontananza, è Gaster, ciò vuol dire che... Sei nella tua anima? Ti avvicini a lui, che ti dava le spalle fin a quando non sei a qualche passo da lui, lo guardi stranita.
Sospira per poi farti un cenno con la mano in modo che tu potessi seguirlo, arrivate in una zona più luminosa, che finì subito dopo, ti giri per guardare quella zona, guardi lo scheletro che sta continuando a camminare, lo segui con passo svelto, a quanto pare ció che ti deve far vedere è molto lontano, un'altra zona luminosa, cosa dovrebbero rappresentare? Ti scontri contro qualcosa, alzi lo sguardo, incrociando quello di Gaster, egli ti indicò qualcosa davanti a voi, lo affianchi per poi sbarrare gli occhi, chi sarebbe quella figura accovacciata?
Troppe domande, pensi, guardi lo scheletro, è con le braccia incrociate.

"È da quando sono arrivato che l'ho travata così, sta diffondendo una strana aura, ho provato a parlarci, ma non mi risponde, sembra quasi che è sorda."

Annuisci, cammini verso quella figura che scopri essere una ragazza, ti abbassi alla sua altezze, alza lo sguardo per poi riabbassarlo, unisci le labbra in una linea retta, non sai che fare, la figura ti procede.

"Finalmente mi hai notata."

Assumi un'espressione confusa, ella alzò di nuovo lo sguardi, vedi che dai suoi occhi, che scopri essere chiari, molto chiari, delle lacrime scendono lentamente, poi sorrise triste, di slancio vieni circondata dalle sue braccia, cosa? 
Ricambi l'abbraccio titubante, da quando era lì, tutta sola, nella tua anima? Perché non ha voluto farsi notare? Forse aspettava che fossi tu a fare la prima mossa ma non sapevi della sua esistenza, fino adesso.
Quando si staccò fece un sorriso felice, asciugandosi le lacrime, era vestita come eri tu, solo che l'aspetto era un pò diverso dal tuo, aveva dei capelli biondi, quasi sul bianco, e gli occhi celesti, tendenti al ghiaccio.

"È da tanto che non ci vediamo, (T/N), da quando quello scheletro ti ha fatto perdere la memoria ti sei dimenticata anche di me, io sono Arkangel, la tua vita passata."

Aspettate un momento, COSA?!'

Angolo ⓜⓔⓔ

Eh si, voglio lasciarvi nel dubbio, sorpresi vero? Heheh, chissà cosa uscirà fuori da questa storia della 'vita passata', forse qualcosa di nuovo, chi lo sà.
Beh, detto questo, vi saluto e vi lascio in compagnia della cara e dolce suspance.

Bay bay!!!

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora